Nuovi mutanti celebri in X-Men Origins: Wolverine, pellicola tutta dedicata all’irsuto supereroe canadese già interpretato da Hugh Jackman nelle prime tre pellicole dedicate ai mutanti di casa Marvel. Si tratta di qualcosa di più di semplici voci, e ormai entrambi i nomi (più il primo che il secondo) sono dati quasi per certi da un po' in tutti i news magazine online a stelle e strisce. Ma andiamo con ordine.

Gambit

Pupille rosse e sclera nera; ciuffo ribelle e sorriso truffaldino; impermeabile e sigaretta alla bocca; accento francese. Il tutto unito a una bellezza cajun virile e mozzafiato, un passato tutto da scoprire e incredibili poteri mutanti. Professione: ladro.

Più o meno così si è presentato diciotto anni fa, quattro in meno per i lettori italiani sul numero 44 degli Incredibili X-Men, uno dei personaggi dei fumetti più amati, l’ultracool Gambit, col suo impermeabile e le fattezze alla Brad Pitt, la capacità da-mutante-più-in di lanciare carte da gioco (e qualsiasi altro oggetto) cariche d’energia, e muoversi tra raggi laser e proiettili con disinvoltura da ballerino. E non ci ha messo molto a diventare un idolo dei fan.

Taylor Kitsch
Taylor Kitsch
Molti lo volevano nelle tre versioni di celluloide degli X-Men, ma alla fine non si è mai riusciti ad incastrarlo nella sceneggiatura; giusto in una citazione in X-Men 2, dove compare solo il suo vero nome, Remy LeBeau.

Eppure, fin dal suo esordio, il personaggio ideato graficamente da Jim Lee (anche se la prima storia in cui appare è disegnata da Joe Jaaska) e partorito dalla fertile mente di Chris Claremont ha incontrato il favore dei fumettofili. Proprio come voleva X-Chris, che nelle sue intenzioni originali l’aveva ideato come idolo delle folle precostruito, pensato per essere reso simpatico ai personaggi di china come al pubblico, solo per poi rivelarsi un completo malvagio doppiogiochista. Così, giusto per scuotere un po’ il pubblico; che però si è affezionato troppo, e ha finito indirizzare gli sceneggiatori verso la figura di un Gambit malvagio pentito.

Il bel Gambit, che sulle pagine di china non ha nessuna difficoltà a superare tutti i suoi compagni X-Men nel saper conquistare una fanciulla, contende da anni la palma di mutante più ambito dal cuore delle lettrici. Al cinema avrà il volto di, attore ventisettenne noto soprattutto per la serie TV Friday Night Lights, visto anche in The Covenant e Snakes on a Plane. Jim Lee disegnava Gambit tanto simile a Brad Pitt; vedremo se l’imberbe Kitsch, idolo delle adolescenti, sarà all’altezza del personaggio, che cognome dell’attore proprio non ha niente a che fare. Se proprio non verrà snaturata la continuity interna dei film, i Gambit di celluloide non dovrebbe avere niente a che fare con la bella Rogur (Anna Paquin), con la quale ha avuto una lunga storia d'amore nei fumetti.  

Deadpool

Un po’ Kitsch è invece Deadpool, irriverente, scanzonato e totalmente folle mercenario -killer del Marvel Universe. Ideato da  Fabian Nicieza e Rob Liefield nel ‘94, il nostro logorroico antieroe è stato capace, nel corso degli anni,  di tirar fuori la vena comica di tanti autori, farcendo i suoi dialoghi di citazioni più o meno colte, doppi sensi e humor nero.

Ryan Reynolds
Ryan Reynolds
Se per la storia del cosmo Marvel ha un ruolo non proprio di primo piano (è un ex candidato di quel progetto Arma X che ha dato lo scheletro d’adamantio indistruttibile a Wolverine), Deadpool occupa un posto di rilievo nel cuore dei lettori. Dotato di capacità rigenerati come quelle dell’artigliato X-Men, ha la rarissima caratteristica di aver rotto il quarto muro, ovvero è uno di quei personaggi a tratti consapevoli di essere un fumetto; un’arma in più usata per strappare altri sorrisi agli spettatori, naturalmente.

Nel film, dietro la maschera che dovrebbe nascondere un volto sfigurato, ci sarà Ryan Reynolds, attore dal curriculum quasi ventennale visto in Blade: Trinity. Molto probabile che venga lasciata da parte la vena umoristica del personaggio, ma non si sa mai.

X-Men Origins: Wolverine sarà nella sale il primo maggio 2009, con Lynn Collins (Number 23) nel ruolo di Volpe d’Argento, Liev Schreiber (Scream) in quello del violento Sabretooth e Danny Huston che fa da burattinaio di geni mutanti col nome di William Stryker. Tutti diretti da Gavin Hood (Rendition).