Per i fan d'oltreoceano l'attesa è quasi finita: Il Principe Caspian, atteso secondo film tratto dal ciclo di Narnia di C.S.Lewis, è in arrivo nei cinema americani per il prossimo 16 maggio. In Italia dovremo aspettare fino al 20 agosto, in una delle solite programmazioni di fine estate che ci caratterizzano. In attesa di poter vedere il film, ci accontentiamo delle prime impressioni rilasciate da Variety.

Secondo la storica rivista di spettacolo, il risultato ottenuto dalla produzione, dal regista e dagli attori è molto buono. Esattamente come ci si aspettava, Caspian è un film più adulto e oscuro de Il Leone la Strega e l'Armadio. I personaggi dei quattro fratelli Pevensie sono più approfonditi e caratterizzati rispetto al primo film, anche grazie al fatto che i quattro attori protagonsti sono un po' più adulti, cosa che porta immediatamente una maggior tridimensionalità ai personaggi. Buona anche l'impressione offerta dallo stesso Caspian, al secolo Ben Barnes, nuova aggiunta al cast, impegnato nel non facile compito di rendere credibile un ragazzo impegnato nel tentativo di reiprendersi il proprio trono e la propria vita.

Variety ha anche avuto parole lusinghiere per il nostro Sergio Castellitto, che nel film interpeta Miraz, zio di Caspian e usurpatore del trono. Secondo la rivista americana: "l'attore italiano Castellitto interpreta una figura diabolica che lascia un'impressione di implacabililità pur senza mai scadere in una recitazione sopra le righe."

Aver spostato l'azione 1.300 anni nel futuro, rispetto al primo film, ha lasciato mano libera a regista e produzione per mostrare l'evoluzione di Narnia sia come società che come luogo, consentendo la creazione di scenografie e ambienti ancora più grandiosi che nel primo film. Non a caso, rispetto al Leone, La Strega e L'Armadio, questa seconda produzione sfrutta ancora di più gli effetti visuali e gli scenari mozzafiato offerti da Nuova Zelanda, Polonia, Repubblica Ceca e Slovenia. Le battaglie sono più vicine a quelle dei film storici che a mirabolanti invenzioni fantasy, con molti duelli di spada tra i personaggi protagonisti.

Tornano alla guida il regista Andrew Adamson e gli sceneggiatori Christopher Markus e Stephen McFeely, a cui è toccato il compito di adattare il libro di Lewis per lo schermo senza attirarsi le ire dei fan dell'autore. Tra i pochi cambiamenti effettuati spicca il cambiamento apportato al personaggio di Susan, qui più indipendente e decisa rispetto al ritratto offerto da Lewis nel libro.