Dopo anni di oblio, Fritz Leiber torna nelle nostre librerie con la sua opera prima, Il complotto delle mogli.

Il merito di aver ristampato questo romanzo, già pubblicato nei primi anni ’70 e ancora nel 1990 dall’editrice Nord con il titolo Ombre del male, va alle Edizioni BD.

Fondata nel 1995, la casa editrice, che inizialmente si dedicava solo ai fumetti, due anni fa ha deciso di allargare i suoi orizzonti anche alla narrativa. Ed ecco comparire fra i primi titoli della nuova collana il romanzo d’esordio del talentuoso autore statunitense, capace di passare con estrema disinvoltura dalla fantascienza alla fantasy, senza trascurare puntate nel genere horror.

Fritz Leiber, nato a Chicago nel 1910, era figlio di due attori shakesperiani, e la passione per il teatro sarebbe rimasta con lui per tutta la vita. Se il protagonista di Circumluna chiama Texas è un attore, non va dimenticato che Leiber stesso recitò in alcuni film, compreso quel The Great Garrick, girato nel 1937, in cui compariva anche suo padre.

L’esordio nella narrativa è del 1939, con il racconto Two Sought Adventure pubblicato su Unknown, all’epoca la più importante rivista dedicata alla fantasy.

Con questo racconto nascevano non solo i due personaggi che avrebbero dato a Leiber la celebrità mondiale, Fafhrd e il Gray Mouser, ma anche un nuovo genere, lo Sword & Sorcery, o spada e magia, genere con cui da allora si sarebbero cimentati innumerevoli autori.

La serie è dedicata a un’insolita coppia di eroi, ispirati il primo all’autore stesso e il secondo al suo amico Harry Otto Fisher.

Fra le altre sue opere possiamo ricordare Il verde millennio, scritto nel 1953, Il grande tempo, opera che nel 1961 gli valse un premio Hugo, Novilunio, del 1964 (altro Hugo), e il drammatico Nostra Signora delle Tenebre, pubblicato nel 1977, al termine di un triennio nel quale, sconvolto dalla morte della moglie, era divenuto alcolista.

Superato il difficile periodo, a Leiber vennero assegnati il World Fantasy Award proprio per quest’ultimo romanzo, e nel 1981 il Grand Master, assegnatogli dall’associazione Science Fiction and Fantasy Writers of America.

Uno degli intenti di Leiber, che avrebbe ripresentato i suoi personaggi in innumerevoli racconti realizzati nell’arco di cinquant’anni, era quello di allontanarsi dall’immagine di eroe fortissimo, quasi soprannaturale, creata da Robert E. Howard con il suo Conan il barbaro e dal Tarzan di Edgar Rice Burroughs.

Così, se Fafhard è un alto e nordico barbaro, Gray Mouser è un ladro ed ex apprendista mago dal carattere mercuriale. Entrambi spregiudicati, trascorrono parecchio tempo a bere, andare a donne, azzuffarsi, rubare e scommettere, e raramente sono schizzinosi riguardo a chi decida di pagarli per servirsi delle loro spade. Ma soprattutto sono uomini e non macchiette appena abbozzate, e amano una buona avventura.

Leiber è morto nel settembre del 1992.

Nel 1943 Leiber pubblicava il suo primo romanzo, Conjure Wife, ora riproposto con il titolo Il complotto delle mogli.

La vicenda, ambientata in un comunissimo campus universitario, vede come protagonista Norman Saylor, un docente che un giorno scopre strani oggetti nel guardaroba della moglie. Boccette dal contenuto misterioso, amuleti, ciocche di capelli, tutta una serie di cose che una mente razionale come la sua non può assolutamente capire né approvare.

Da quel momento, inizialmente in modo dubbioso, il professore è costretto a confrontarsi con una profonda spaccatura nel genere umano, che separa il mondo rigoroso degli uomini da quello arcano delle donne. Sì, perché ogni donna è una strega, che in maniera occulta trama contro le altre per aiutare il proprio marito, o il proprio figlio.

Dal romanzo sono stati realizzati ben tre adattamenti cinematografici, Weird Woman, diretto da Reginald Le Borg nel 1944, Burn, Witch, Burn!, realizzato da Sidney Hayers nel 1962, e infine Witches’ Brew, del 1980, per la regia di Richard Shorr e Herbert Strock.

Il complotto delle mogli di Fritz Leiber (Conjure Wife, 1943), Edizioni BD, pag. 224, Euro 15,00.