Fable 2 è ambientato 500 anni dopo il primo capitolo. Il gioco presenterà ai giocatori in una storia epica con un innovativo gioco in tempo reale, con svariate possibilità di esplorazione, dato l'enorme numero di dungeon, catacombe e caverne del mondo di Albion.

Il giocatore potrà scegliere di vivere una vera e propria vita alternativa, in assoluta libertà. Potrà scegliere se giocare come uomo o donna, sposarsi, avere bambini e vivere la vita secondo i propri desideri.

I luoghi sono gli stessi del precendente. ma molto cambiati, visti i  500 anni passati dalla storia del primo gioco. Si potrà esplorare liberamente ogni luogo sia interno che esterno e  comprare qualsiasi edificio del gioco, dalla capanna al castello. Le scelte dei giocatori influiranno modificheranno gli stessi.

Un nuovo sistema di combattimento permetterà ai giocatori di diventare maestri delle varie armi del gioco, quelle da mischia, da lancio e le magie. Il controllo sarà semplice e immediato, per  riuscire a meglio approfondire la conoscenza delle varie combinazioni e delle modalità di miscelare le varie abilità per fare più danno possibile.

Compagno di avventure del giocatore sarà un fidato cane, che difenderà il personaggio, gli darà le informazioni come una bussola e sarà il suo amico del cuore. Il giocatore dovrà dargli da mangiare ed accudirlo.

Verrà introdotta nel gioco una modalità cooperativa per poter giocare in due persone.

L'uscita del gioco è prevista per ottobre 2008.

Ma non è finita qui. Peter Molyneux, lead designer di Lionhead, ha rivelato a Gametrailers che sono in preparazione altri 3 episodi.

"È una grande storia che va raccontata con diversi giochi," ha dichiarato.

"Sono quindi stati pianificati Fable 3, 4, 5. Già in Fable 2 il giocatore potrà riconoscere elementi riconoscibili nel primo Fable, e così sarà per gli altri giochi, che quindi racconteranno una epica saga fantasy, per la soddisfazione dei giocatori."

Lionhead ha in preparazione un altro progetto, Tripla A, che ancora non è stato annunciato ufficialmente. Molyneux lo ha definito "il risultato di un esperimento che è andato molto bene."