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I draghi – Parte V: rettili dell'altro mondo
Nelle culture più lontane dalla nostra, nelle zone più remote della Terra, i draghi sono lì, rettiliformi e terribili, a volte vera rappresentazione del Bene, altre forieri di distruzione. Ma sempre guardati con grande rispetto
LeggiIl Gioco dei Giochi: Dungeons&Dragons – parte seconda
Continua il racconto di quello che è stato “il gioco più diffuso che sia mai stato ideato”. Concezione, Meriti, Ambientazioni
LeggiFrancesco Falconi
Chiacchierata con l'autore di Estasia, nuovo libro fantasy in uscita per Armando Curcio
LeggiUno Sguardo nel Buio: La Rappresentazione dell’Avventura Fantastica
Storia editoriale e recensione dell’affascinante gioco di ruolo tedesco pubblicato dalla EL alla fine degli anni ‘80
LeggiBrian e Wendy Froud
Una chiacchierata con una coppia di artisti che condivide la passione per l'arte, il disegno e la magia
LeggiLa Quintessenza di Darkover – 6. Il Futuro di Darkover
Passato, presente e futuro. Le origini di un genere letterario, le sue tante correnti, i grandi traguardi e le sue prossime espressioni: passando per Darkover, e oltre…
LeggiI draghi – Parte II: figli del Celeste Impero
Per arrivare là dove l'animale fantastico per eccellenza s'intreccia con la vita di tutti giorni e la storia, tanto da essere parte integrante dell'immaginario di ogni uomo, basta volgere lo sguardo a Oriente
LeggiIan Miller
Diviso tra editoria e cinema, l'affermato illustratore inglese dotato dell'immaginazione di un bambino e del gusto per il grottesco è un personaggio tutto da scoprire
LeggiLa Quintessenza di Darkover – 5. Volumi Smarriti
I volumi smarriti della Saga di Darkover: romanzi dimenticati, nascosti e perduti; ultime frontiere di un mondo fatto di carta e d’inchiostro
LeggiAmleto
E’ il re dell’empireo teatrale; sta al palcoscenico come Madame Bovary sta al romanzo, come Rossella O’Hara sta al cinema, come Topolino sta ai cartoons e frà Martino alla canzone. Possiamo dire che non si può immaginare che ne sarebbe stato della drammaturgia, se Shakespeare non l’avesse inventato; se non ci fosse stato quell’ “essere o non essere” citato spesso e spessissimo a sproposito
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