Arkham, 1975: Il padre di Jonathan Davis è scomparso. Le sue tracce portano in Germania, alla foresta svevo-francone dove era di stanza dopo la Seconda Guerra Mondiale. Jonathan si propone di trovarlo e riportarlo a casa, ma in mezzo al bosco scopre un oscuro mistero del passato...

Molte buone idee, stimolate dalla mancanza di denaro, in questo medio metraggio mistery thriller, girato tra primavera e l'estate 2008 in varie località della foresta svevo-francone, in Germania. La storia è liberamente ispirata al racconto Il colore venuto dallo spazio di H.P. Lovecraft.

Il film cerca di restituire le atmosfere letterarie basandosi più sull'evocazione e la suspense. L'orrore evocato e non mostrato.

Come molte produzioni a basso costo, il film beneficia parecchio dell'uso del bianco e nero, che è usato anche con suggestivi effetti narrativi, che riescono ad afferrare l'attenzione dello spettatore sin dalle prime sequenze.

Tutto sembra più inquietante in bianco nero, l'inverno appare più desolato, il buio più fitto, il senso di desolazione più devastante.

Spostata, per evidenti ragioni di budget l'azione dal New England alla Germania, luogo di residenza della produzione, anche l'adattamento all'epoca moderna funziona. Il respiro della vicenda inoltre risulta ampio, cominciando da prima della II Guerra Mondiale, e trovando il suo epilogo negli anni '70.

Per restituire il senso del raccontato, la vicenda inizia nel 1975, per poi essere ricostruita mediante flashback. Dopo l'aggancio accattivante, denso di simbolismi, la vicenda scorre lentamente ma inesorabilmente. La tensione si accumula gradualmente, basandosi per lo più sull'attesa della rivelazione del mistero.

All'efficacia del risultato finale concorrono anche gli ottimi effetti speciali, che non sfigurano affatto nei confronti di produzioni fantastiche di stampo televisivo, come Sanctuary o Torchwood.

Che il regista Huan Vu abbia fatto i compiti, evocando ora La notte dei morti viventi di Romero, ora L'Esorcista di Friedkin, è altresì chiaro.

Pur tuttavia Vu evita accuratamente di percorrere il sentiero dello splatter, come dell'exploitation e dello Sci-Fi pulp, rimanendo molto fedele, fin quasi alla fine, al principio di svelare e mostrare il meno possibile.

Non ne perde il risultato finale, che si avvale anche di un buon cast, nel quale figurano vari professionisti, a partire dal protagonista Ingo Heise, da Micheal Kausch (l'anziano Armin Pierske) che all'ottimo Marco Leibnitz (Pierske giovane). Senza tacere della splendida prestazione di Mara Schneider, che interpreta la signora Gärtener.

Il film non è distribuito in Italia, ma è disponibile sul sito ufficiale (www.die-farbe.com), nei formati DVD e Blu-ray. 

Il disco contiene i sottotitoli in varie lingue, alcuni teaser trailer e video sulla lavorazione. 

Il regista

Huan Vu è nato il 19 gennaio 1982, a Stoccarda, in Germania. I suoi genitori emigrarono dal Vietnam negli anni '70, con un visto per studenti e ottennero il permesso di soggiorno dopo la caduta di Saigon e la fine della guerra del Vietnam. Nel 1995, la famiglia ha adottato la cittadinanza tedesca.

Dal 2003 fino al 2007, Huan Vu ha lavorato come produttore, sceneggiatore e regista a Warhammer 40.000 Damnatus, una fan fiction ambientata nell'universo del popolare gioco, realizzata senza scopo di lucro.

La prima e unica del suo genere, poiché la sua distribuzione fu bloccata dai detentori del marchio, la Games Workshop, a causa di un conflitto tra la normativa inglese e tedesca sul copyright.

Le riprese di Die Farbe sono iniziate nel 2008. Il film è stato completato alla fine del 2010.

Il racconto originale

Il colore venuto dallo spazio (The Colour Out of Space) è un racconto horror fantascientifico dello scrittore americano Howard Phillips Lovecraft che appartiene al cosiddetto Ciclo di Cthulhu. Scritto nel marzo 1927, fu pubblicato per la prima volta nel settembre dello stesso anno sulla rivista Amazing Stories. È considerato uno dei suoi racconti più celebri e meglio riusciti.

E' stato oggetto di altri due adattamenti cinematografici:

- La morte dall'occhio di cristallo (Die, Monster, Die!, 1965) di Daniel Heller;

- La fattoria maledetta (The Curse, 1987) di David Keith.

(Fonte Wikipedia)

Valutazione tecnica

Ottima qualità video e audio

Extra

Teaser - 1 min

Trailer - 2 min

Featurette "Making Of" - 22 min

Featurette "Effects & Concepts" - 7 min

Featurette "Science Horror" - 7 min