Spettacolare.

Se Deadpool si è meritato il massimo dei voti per la fedeltà nell’aver trascritto sul grande schermo un personaggio nella sua interezza, X-Men: Apocalisse va oltre e riporta al cinema i drammi di un’intera comunità e del trio di protagonisti principali: i giovani Charles Xavier (James McAvoy), Erik Lehnsherr (Michael Fassbender) e Raven/Mystica (Jennifer Lawrence).

Fonte: Empire.com
Fonte: Empire.com

Il film, il terzo della saga ma il sesto se inserito nel contesto più ampio, va a chiudere le trame lasciate in sospeso con X-Men: Giorni di un Futuro Passato. Lo fa con una maestria che le altre saghe supereroistiche Marvel/Disney e DC/Warner Bros. non hanno mai dimostrato, soprattutto nella scelta degli antagonisti. Apocalisse è la nemesi che gli Avengers avrebbero dovuto avere con Ultron ma, secondo il giudizio di chi scrive, con pessimi risultati di quest’ultimo; per la filmografia DC/Warner Bros. non c’è ancora nemmeno stato un vero e proprio cattivo “apocalittico”. Magneto, per contro, non è solo la perfetta nemesi di Charles Xavier, ma va oltre. È al tempo stesso il suo migliore amico e rivale nel battersi per la stessa causa con metodi opposti. Tra i due non c’è mai un rapporto di vero e proprio odio, come dimostrato più volte, anche nella prima trilogia.

Non solo. Con questa pellicola il regista e produttore Bryan Singer si ricollega tanto a X-Men (2000) quanto a X-Men le Origini: Wolverine (2009), con alcuni rimandi che dovrete scoprire da soli, guardando il film!

L’ambientazione è semplicemente perfetta. Subito si apre con l’antico Egitto, luogo di provenienza di Apocalisse (Oscar Isaac). La sua magnificenza riempie lo schermo: grandi piramidi, splendore e oro ovunque e, soprattutto, fedele riproduzione degli abiti e degli usi dell’epoca, seppur conditi con l’ “intrusione" del primo mutante.

Ma è negli anni Ottanta che si svolge il film. Capigliature, abiti, modi di fare sono riproposti alla perfezione e vi sono inseriti molti altri easter egg che spetta a voi cogliere!

Ed è proprio nel 1983 che la storia si svolge: dieci anni dopo i fatti narrati in X-Men: Giorni di un Futuro Passato, Magneto è in fuga dalle accuse mosse dal governo degli Stati Uniti e si rifugia in Europa fino all’arrivo di Apocalisse. Mystica, dal canto suo, non ha messo radici e ha continuato a viaggiare per il mondo. Charles Xavier ha aperto la Scuola per Giovani Dotati ed è alle prese con gli studenti. Riparte da qui X-Men: Apocalisse, intrecciando le storie di vari mutanti con la fine del mondo ordita dal mutante più forte di tutti, En Sabah Nur!

I personaggi principali di X-Men: Apocalisse restano, come nel capitolo precedente, i giovani Xavier, Mystica e Magneto interpretati rispettivamente dai fantastici McAvoy, Lawrence e Fassbender. Il loro modo di caratterizzare i personaggi rende il film molto emozionante, tanto quanto la recitazione di Oscar Isaac nel ruolo di Apocalisse, nemesi degli X-Men. In particolare, Michael Fassbender è riuscito a dare una profondità tale a Magneto da eguagliare, e per certi versi superare, il suo predecessore Ian McKellen.

Non dimentichiamoci, però, del resto del cast. Olivia Munn (Psylocke) svetta come nuovo sex symbol dell'Universo X-Men e dimostra tutta la sua bravura nella spada e nel caratterizzare la bella e spietata ninja telecineta. Frattanto, Sophie Turner nel ruolo di una giovane e impacciata Jean Grey alle prese con un potere troppo grande, merita il giusto riconoscimento: ottima mimica facciale e splendida recitazione. La relazione padre-figlio con Evan Peters (Quicksilver) è sviluppata molto bene e il personaggio inserisce quella comicità che manca al film, come già ha fatto nel capitolo precedente. Nessun possibile paragone con il Pietro Maximoff (Aaron Taylor-Johnson) di Avenger: Age of Ultron.

Infine, last but not least, Hugh Jackman nel cameo di Wolverine porta sul grande schermo un nuovo aspetto del mutante artigliato che non avevamo ancora visto, ma che gli X-fan apprezzeranno moltissimo. Meglio non aggiungere altro a riguardo, però!

Oscar Isaac è Apocalisse
Oscar Isaac è Apocalisse

Come in ogni film supereroistico, il lavoro di make-up e post-produzione è imponente e si fa sentire. Nei film precedenti erano già stati raggiunti ottimi risultati con Jennifer Lawrence interamente truccata di blu nei panni di Mystica e Nicholas Hoult in versione animalesca come Bestia, qui riproposti. Ora, invece, prendiamo in esame alcuni dei make-up e dei lavori di post-produzione più evidenti e nuovi di questa pellicola. Oscar Isaac è interamente blu e indossa un’armatura imponente, composta da venti pezzi. Non solo: il reparto trucco ha dovuto applicargli varie protesi sulla faccia per nascondere i suoi tratti genuini e farlo somigliare maggiormente ai disegni dei fumetti di Louise Simonson e Jackson Guice, mentre in post-produzione la voce è stata alterata con microfoni aggiuntivi posti vicino alle guance. Probabilmente la fedele riproduzione del lavoro di Simonson e Guice è impossibile, ma Singer ha ricreato un cattivo Marvel in modo sbalorditivo.

Anche Kodi Smit-McPhee nel ruolo del giovane Nightcrawler è interamente blu, con protesi per affilare il volto, molto felino, e una coda. Oltre al trucco, anche gli abiti riprendono il modo di vestire della versione adulta del personaggio di X-Men 2 (2003), ma con un doveroso rimando agli anni Ottanta. Anche in questo caso, il risultato è molto fedele al fumetto.

Ma è il due volte vincitore del premio Oscar John Dykstra (Migliori Effetti Visivi nel 1978 per Star Wars IV e nel 2005 per Spider Man 2)  il vero supereroe di questo film, ovvero il supervisore degli effetti visivi. La sua esperienza, nonché bravura, ha giocato un ruolo chiave. I poteri, creati al computer, sono inseriti perfettamente nelle riprese a tal punto da sembrare reali.

Avendo assistito all’anteprima stampa in 2D e in lingua originale, chi vi scrive non ha alcuna informazione sul 3D. Tuttavia, gli effetti visivi rendono già molto bene in due dimensioni, perciò mi sento fiducioso nel dare speranza alla terza dimensione. Stesso discorso per il doppiaggio, ma dai trailer finora usciti non sembra che dovremo preoccuparci molto.

Cinque stelle, dunque, a una pellicola che vi strapperà un sorriso e una lacrima, carica al tempo stesso di sentimento ed emozioni forti.

La fine del mondo è vicina. Sarete pronti ad affrontare l’Apocalisse?