Lo scorso martedì 27 maggio, alle ore 18, presso il Museo Diocesano di Milano (Piazza Sant’Eustorgio, 3) è stata presentata la rivista La vita in movimento, con i saluti iniziali di Andrea Gibelli, presidente FNM, e di Nadia Righi, direttrice del Museo. A seguire, si è tenuto un talk moderato dalla giornalista Sonia Bedeschi, presentatrice della serata, dedicato al progetto editoriale e al ruolo degli house organ nella cultura d’impresa contemporanea, con la partecipazione di docenti ed esperti che curano o collaborano con la rivista: il direttore responsabile Simone Carriero; la direttrice artistica e del progetto grafico Zala Vrbek; Giampaolo Nuvolati, docente di Sociologia Urbana dell'Università degli Studi;  Luca Montani, direttore Relazioni Esterne e Comunicazione FNM.

Nadia Righi ha poi chiuso l'incontro illustrando ai presenti la mostra temporanea in corso al Museo Diocesano, dedicata alla fotografa Dorothea Lange.

La rivista

Il Gruppo FNM ha avviato un progetto editoriale con la pubblicazione della rivista La vita in movimento, che si propone come spazio di riflessione su temi legati alla mobilità, ma anche a questioni culturali, sociali e scientifiche. L’iniziativa si inserisce in una più ampia strategia aziendale volta ad affiancare all’attività industriale anche la produzione e diffusione di contenuti.

La rivista è registrata al Tribunale di Milano come supplemento della testata Paralleli (numero 49 del 21 febbraio 2014) e si articola in due sezioni principali: una monografica, che approfondisce un tema specifico in ciascun numero, e una serie di rubriche fisse. I contributi provengono da studiosi, professionisti e rappresentanti del mondo accademico e culturale.

Sonia Bedeschi, Giampaolo Nuvolati, Zala Vrbek, Simone Carriero e Luca Montani
Sonia Bedeschi, Giampaolo Nuvolati, Zala Vrbek, Simone Carriero e Luca Montani

Il debutto, nell’agosto 2024, è dedicato al fumetto nelle imprese, con un viaggio tra Diabolik, Linus e “Il club del tramezzino”, raccontando il fumetto come linguaggio innovativo di comunicazione aziendale. Il secondo numero, pubblicato a dicembre 2024, esplora i “Luoghi – non luoghi”, con focus su stazioni e infrastrutture ferroviarie, attraverso le lenti di sociologia, urbanistica, cinema e arte. Infine, il numero di marzo 2025 affronta il tema delle “energie del cambiamento”, declinando il concetto di energia in chiave ambientale, sociale, sportiva e culturale.

La vita in movimento - N.1
La vita in movimento - N.1

Tra le rubriche fisse, spiccano “Cultura d’impresa” di Giorgio Bigatti, “Modelli matematici” curata da Alfio Quarteroni, la satira di Enrico Bertolino e Germano Lanzoni, e una riflessione sull’intelligenza artificiale affidata a una pluralità di voci. Non mancano sezioni dedicate agli eventi del Gruppo, all’eredità culturale, all’arte in movimento (in collaborazione con il Museo Diocesano), e persino una rubrica di letture per ragazzi.

Stampata in circa 4.000 copie e distribuita durante eventi, nelle sedi FNM e presso stakeholder pubblici e privati, La vita in movimento è ora disponibile anche online all’indirizzo: https://www.fnmgroup.it/rivista/.

La mostra su Dorothea Lange

È stata inaugurata il 15 maggio scorso, e sarà aperta fino al 19 ottobre 2025,  la mostra Dorothea Lange, curata da Walter Guadagnini e Monica Poggi, per il Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano, in collaborazione con CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia di Torino. L’esposizione, che raccoglie 140 fotografie, celebra i 130 anni dalla nascita della celebre fotografa statunitense.

Il percorso espositivo ripercorre l’attività della Lange dagli anni Trenta agli anni Quaranta, quando abbandona il ritratto per documentare le trasformazioni sociali ed economiche dell’America, a partire dalla Grande Depressione. Di particolare rilievo è il viaggio del 1935 con l’economista Paul S. Taylor (poi suo marito), durante il quale Lange fotografa le difficili condizioni dei lavoratori agricoli nel periodo del Dust Bowl. È in questo contesto che nasce Migrant Mother, diventata un’immagine simbolo della povertà e della resilienza.

Migrant Mother - Dorothea Lange
Migrant Mother - Dorothea Lange

Lange aderisce al programma governativo della Farm Security Administration, volto a documentare le condizioni dei più vulnerabili durante il New Deal, e realizza migliaia di scatti, spesso accompagnati da didascalie dettagliate con storie personali.

Un secondo nucleo della mostra è dedicato agli anni della Seconda Guerra Mondiale e alla documentazione dell’internamento forzato dei cittadini americani di origine giapponese dopo l’attacco a Pearl Harbor. Anche in questo caso, Lange lavora per il governo, pur criticandone le politiche, e ritrae l’impatto umano delle misure discriminatorie. 

La mostra evidenzia la capacità della fotografa di unire sguardo documentario e sensibilità ritrattistica, restituendo la dimensione umana di eventi storici e sollevando interrogativi ancora attuali su povertà, migrazioni, crisi ambientali e diritti civili.

Per gli orari di aperture e biglietti è possibile consultare il sito chiostrisanteustorgio.it.