Per la "vecchia guardia" degli anni ‘80-90 italiani, c'è un nome che risuona come un cazzotto nel petto: Kenshiro. E quest'anno, a Lucca Comics & Games, il cuore di ogni fan è tornato a pulsare al ritmo dell'Hokuto Shinken grazie alla spettacolare mostra dedicata a Tetsuo Hara, il geniale disegnatore di Hokuto no Ken (Ken il Guerriero).

Varcata la soglia della suggestiva Chiesa dei Servi, non ci si trova davanti  solo ad una galleria d'arte, ma ad  un vero e proprio pellegrinaggio nei ricordi  di chi è cresciuto con le epiche trasmissioni televisive, magari con un doppiaggio che… beh, diciamo è sempre stato un po’ "creativo", per poter rievocare pomeriggi interi passati ad urlare "ATATATA!" davanti alla TV.

Foto di Alessandra Torcasso
Foto di Alessandra Torcasso

Il Tratto chirurgico e il bianco della precisione

L'esposizione, intitolata suggestivamente Tetsuo Hara – Come un fulmine dal cielo ha al suo interno 100 opere, tra dipinti e tavole manga, che ripercorrono l'evoluzione artistica del sensei.

Ci si perde a contemplare la minuzia con cui Hara ha sempre reso i muscoli, i lineamenti del dolore e l'esplosione dei corpi. Ogni tavola è una testimonianza di dedizione al disegno, ben oltre la violenza che l'ha reso famoso.Il dettaglio che più mi ha commosso da fan è l’uso quasi eroico del bianchetto. Sulle tavole originali, si può notare l'uso abbondante, del bianchetto che ho scoperto serviva non solo a correggere errori ma spesso usato per creare effetti di luce come riflessi metallici sulle lame o lampi di luce sui visi, aggiungendo profondità e drammaticità.

I tesori in mostra

Tra le oltre 100 opere, il visitatore può apprezzare anche diversi pezzi da collezione che si è portato dietro negli anni il successo di Ken: dalle prime apparizioni sulla storica rivista Shonen Jump a i videogiochi per le console che hanno fatto la storia.La mostra include anche opere da altre serie meno note in Italia ma fondamentali per la carriera di Hara, come Hana no Keiji, che mostrano la sua versatilità e la sua ricerca storica e calligrafica, pur mantenendo sempre un'epica muscolosità.

Non solo Nostalgia, ma eredità

La mostra non è solo un tuffo nel passato, ma è un riconoscimento dell'eredità artistica di Hara, l'evento imperdibile che ogni nerd con un po' di ruggine addosso attendeva.

Vedere l'originale della sequenza di un colpo mortale è un'esperienza quasi mistica per chi ha imparato il giapponese grazie a Hokuto, un mito che non morirà mai. 

Pezzo pregiato della mostra è il dipinto Il Salvatore nell’Arena, tela a olio di circa 70×60 cm.

La mostra monografica è la prima al mondo interamente dedicata alle principali serie di Tetsuo Hara, ed è aperta fino al 2 novembre 2025.