Vedere le illustrazioni di Paolo Barbieri è senza dubbio una grande emozione. Lo si nota anche dalla copertina di Fantasy Cats in cui un gatto nero incontra una ballerina fatta di foglie. La natura incontra gli animali fantastici – come i draghi – nel lavoro di Barbieri.

Dal 2011 l’artista è un ospite fisso di Lucca Comics & Games – anno in cui è stata presentata anche una mostra sul suo lavoro – e da allora non ha mai smesso di pubblicare libri illustrati che propongono visioni magnifiche. Il 2017 è stato particolarmente fortunato e i libri sono ben due: Draghi e altri animali e Fantasy Cats. A Lucca, il 2 Novembre, Paolo Barbieri ha raccontato la sua esperienza di illustratore e ha parlato di questi nuovi progetti in un incontro in sala Ingellis, moderato da Alessandro Stanchi.

Ai suoi primi passi nella illustrazione, Barbieri racconta di aver provato diversi metodi di pittura e di come la crescita artistica lo abbia aiutato a uscire dal suo guscio.

Sono molto curioso, ha affermato Barbieri, la possibilità di sperimentare anche la pittura con le mani, per strada in mezzo alle persone, mi ha aiutato a superare la mia grande timidezza.

Arte e personalità si fondono e crescono insieme.

Gli esordi e il successo

Le mie illustrazioni parlano di me. Questo mi ha aiutato a mettere qualità [in tutti i miei lavori] e preparato a quel momento in cui il fantasy è esploso. Ci mettevo il mio mondo, che poi ho scoperto essere uno stile riconoscibile. Sono diventato un autore, ovvero con uno stile riconoscibile.

Il fantasy è entrato a pieno titolo come un genere a sé stante dopo che, nel 2001, è uscito il film La Compagnia dell’Anello secondo l’illustratore. Quel momento ha reso palese che il fantasy non fosse più un genere per pochi.

Questo ha anche segnato un momento cruciale per le case editrici che hanno capito per la prima volta il potenziale dei libri e delle illustrazioni fantastiche, iniziando a pubblicare sempre di più questo genere.

Io sono stato fortunato a lavorare sulle copertine del Mondo Emerso. Erano già 10 anni che lavoravo nel settore, ma il libro ha venduto molto ed è nato interesse verso il mio lavoro, le mie illustrazioni, le mie visioni.

Tutti gli ospiti dei Comics 2017 concordano sul fatto che la storia sia la chiave che permette di attirare l’attenzione del pubblico, e quindi anche il successo. Per Barbieri il fantasy non fa eccezione, diventando un genere apprezzato dal grande pubblico grazie a storie avvincenti e ben congeniate.

Per l’illustratore è così anche quando lavora, parte da una storia da raccontare che poi riassume in una sola immagine.

Ogni illustrazione per me è la creazione di un piccolo film, un poster che racconti una storia. Credo ne La Bella e la Bestia, dietro la bestia c’è un cuore. Il senso della fiaba è che la Bella non si innamora di una bestia bella, ma di ciò che la bestia nasconde al suo interno. Io lavoro nello stesso modo. È per questo che non mi sono neppure mai posto limiti di età come target nelle mie illustrazioni. Cerco da sempre di far capire che il mostro ha un’anima. Un’anima buona che vive anche all’interno delle persone e della natura: l’idea che vive nelle opere di Miyazaki.

I cattivi non sono tali per definizione, ma hanno una storia alle spalle che li ha resi la nemesi di un eroe. Proprio come spesso succede, una delle fasi più interessanti è scoprire la trasformazione del buono nella bestia degli avvenimenti raccontati.

L’incontro con la natura

Paolo Barbieri nelle sue opere è passato da una sorta di antropocentrismo a una sorta di animismo, dall’uomo alla natura. Ha inserito infatti nei suoi ultimi libri un incontro tra creature fantastiche con il nostro mondo e un collegamento con la natura. In Fantasy Cats, l’autore ha voluto esplorare l’universo semplice quanto affascinante dei felini e creare un mondo fantasy per legare una serie di illustrazioni di gatti. In Draghi e Altri Animali per esempio ritrae queste creature mitologiche insieme ad animali reali, come se appartenessero allo stesso mondo. 

Uso i draghi come scusa per mostrare il nostro mondo. I draghi possono essere l’anima degli altri animali rappresentati nel libro o, in un altro mondo, i draghi e gli animali potrebbero camminare insieme.

Ci sono molti livelli di lettura nelle sue illustrazioni. Barbieri ha preso come esempio un’illustrazione del suo nuovo Fantasy Cats per spiegare il concetto. C’è l’illustrazione di un gatto che insegue un topo, ma non rappresenta solo questo: il topo corre su due zampe, quasi antropomorfo, e il gatto si trova in una sorta di ruota come quella di un criceto, ma in stile steampunk.

Parlando dei suoi soggetti, Barbieri afferma che non ne ha uno preferito: i vari soggetti si alternano nella sua testa, e vari  come mondi e idee che possono esseregli di ispirazione per un artista come Barbieri. Creature fantastiche che guardano al nostro modo in una luce diversa, nuova, inusuale, attraverso la natura.

Alla conclusione dell’incontro, l’artista ha voluto rivolgere un grazie particolare a tutti i suoi fan: sono loro che hanno garantito il mio successo con il passaparola. Spero che tutti capiscano che l’illustrazione è una realtà importante in Italia. Che gli illustratori ci sono.