La fonte originaria dell'ipotesi è il blog di Gian Paolo Serino, che però non vi linkiamo in quanto l'antivirus ce lo segnala come pericoloso, dunque googlatelo a vostro rischio e pericolo, oppure apprendete l'antefatto attraverso questa fonte, secondaria ma molto attiva sul caso:

eliaspallanzanivive.wordpress.com/2012/06/09/tutto-il-faccendone-aka-per-chi-non-ne-avesse-abbastanza/

Per chi non lo sapesse, Loredana Lipperini è una giornalista di Repubblica nonché saggista con alcuni volumi all'attivo; Lara Manni si è invece affacciata prima sul sito di fan fiction EFP e poi, alla vigilia della pubblicazione, su aNobii, nel gruppo FantasyItalia, presentandosi come una riservatissima autrice trentenne la cui fan fiction - composta a oggi dalla trilogia Esbat, Sopdet e Tanit -  era stata notata da un importante agente italiano, che le aveva procurato il contratto con Feltrinelli.

Pù precisamente, ecco la descrizione dell'iter editoriale a opera della stessa Manni, attraverso l'intervista pubblicata sul blog di Andrea Patassini a questo link:

patassa.wordpress.com/2009/06/30/dalla-fan-fiction-alla-libreria-intervista-a-lara-manni

"Ho iniziato per puro caso. Meglio, per gioco. Meglio ancora, nell’ambito di una gara scherzosa tra fan writer: un torneo a eliminazione nel quale si chiedeva a ognuno di duellare “a parole” con un altro. La prima short fic, scritta nel 2006, era ironica e aveva per protagonista un albero di magnolia. Ma mi sono talmente divertita che ho continuato. E dopo qualche mese Esbat, che era nata come breve divertissement, è diventata una storia lunga, e una storia molto seria. Quanto alla pubblicazione, credo che ormai l’iter sia abbastanza noto. Un lettore della fan fiction l’ha segnalata a una persona che lavora con l’editoria, che mi ha messo in contatto sia con l’agente che con l’editore, consigliandomi su diversi punti. Subito dopo, ho avuto altri suggerimenti preziosi sull’editing, prima di cominciare quello ufficiale. Ecco tutto".

Il  misterioso lettore pare avere un nome, Angelo Scotto, come la Manni riporta in questa sezione del suo blog:

laramanni.wordpress.com/cosa-e-esbat/ringraziament/

A giudicare dai risultati di Google, Scotto parrebbe - a meno di omonimie - un dottore di ricerca dell'Università di Pavia, attivista politico e ambientalista, nonché blogger e autore di una recensione e un articolo di approfondimento su Esbat, entrambi ripresi sulla rassegna stampa del sito di Feltrinelli:

www.feltrinellieditore.it/SpecialiLibriInterna?id_spec=1197

Dallo stesso link ai ringraziamenti sul sito della Manni, si evince anche che l'agente è Roberto Santachiara, uno dei più noti agenti italiani, che ha o ha avuto, nel proprio portfolio, autori come Lucarelli e Saviano, nonché la rappresentanza di Stephen King nel nostro Paese. E, sempre da quanto scriveva la Manni sul forum di EFP, dove ella  appariva col nick di Rosencrantzlara, Santachiara  è  anche l'agente di Loredana Lipperini:

i.imgur.com/aWM60.png

Dallo stesso link si evince che "la persona che lavora nell'editoria", di cui al quote precedente, è "una sua [di Scotto - NdR] amica giornalista" e quindi, se questa giornalista è la Lipperini, la possibile triangolazione sarebbe Lara Manni/EFP > EFP/Angelo Scotto > Lipperini/Santachiara

Nel thread su anobii (www.anobii.com/forum_thread?topicId=49445#new_thread) dedicato al proprio esordio, Lara Manni precisava ancora:

"Approfitto per dire una cosa: ci sono tante persone che hanno visto nascere la storia quando era una fan fiction e che l'hanno seguita capitolo dopo capitolo (due anni fa, di già). Ecco: per chi scrive, avere immediatamente, ogni settimana, commenti e suggerimenti da chi legge, è un'esperienza che definire preziosa è riduttivo. Significa che si può lavorare da subito sui punti deboli, rendersi conto "in presa diretta" delle incongruenze o della poca credibilità di un'azione. E' un vero e proprio pre-editing collettivo, ecco".

Sull'onda di simili affermazioni e di questo successo, molti autori di fan fiction hanno creduto possibile lo sbarco in libreria e, a dire la verità, non avevano nemmeno tutti i torti: infatti, proprio alcuni autori iscritti a EFP hanno avuto la possibilità, l'anno scorso, di esordire con un'antologia di racconti originali Niente è come prima grazie al neonato UR Editore. In proposito, abbiamo interpellato l'ufficio stampa di quest'ultimo per capire la genesi di questa operazione editoriale e la risposta è stata la seguente:

"Conoscevamo il sito [EFP - NdR] ma solo quando abbiamo deciso la mission della casa editrice c'è venuto spontaneo pensare ai ragazzi come potenziali autori.

Noi volevamo essere una casa editrice diversa, e cercare di rompere il muro dell'editoria che non ascolta le richieste di lettura che provengono dal pubblico e così abbiamo aperto la casa editrice con questo progetto per dare un segnale sin da subito distintivo: essere una casa editrice vicina alle esigenze dei lettori e offrire ai veri lettori/scrittori italiani in erba un'opportunità di visibilità che l'editoria attuale raramente concede.

Il problema era individuare lo scrittore nel mare magnum del sito, ma poi ci siamo resi conto che pubblicando un'antologia avremmo offerto a più ragazzi di farsi vedere, con la speranza magari di farsi notare anche da altre case editrici".  

L'idea di essere pescati in Rete non è dunque così peregrina come moltissimi lettori-complottisti tendono a pensare e del resto ci sono anche esempi più noti della Manni o dei ragazzi di EFP, come quello della blogger Pulsatilla e la sua Ballata delle Prugne Secche, caso editoriale di qualche anno fa.

Ma torniamo alla questione principale: a fronte dei rilievi di Serino, da parte due delle autrici non è comparsa alcuna smentita: la Lipperini ha continuato, come se nulla fosse, a parlare di editoria, di battaglie femministe, di recensioni e dei vari argomenti che è solita trattare nel suo spazio. Dalla data dell'articolo di Serino, invece, il blog della Manni ha misteriosamente interrotto i post che scriveva giornalmente e la sparizione ha lasciato sconcertati i suoi più appassionati lettori.

Se, comunque, sino ad ora la faccenda era una diceria non suffragata da alcuna prova (l'unico elemento di rilievo era un mero indizio, ossia il fatto che entrambe le autrici si collegano – secondo gli 'accusatori' - da un account della RAI di Roma), e quindi FantasyMagazine non ha ritenuto di dover riportare la querelle, alcuni giorni fa è emerso in Rete un elemento apparentemente oggettivo, il bollino SIAE di Esbat a nome di 'Lipperini Lor', come si evince da questa immagine.

i48.tinypic.com/18c293.jpg

A questo elemento si assomma questa intervista a Lara Manni, minuto 13.30, in cui l'autrice risponde con voce sintetica, una scelta definibile come minimo bizzarra, se non addirittura fonte di comicità involontaria.

www.radio.rai.it/radio1/nudoecrudo/view.cfm?Q_EV_ID=290595

A questo punto non si trattava più di gossip ma di vera e propria notizia, che FM non ha potuto, dunque, ignorare. Pertanto ci siamo attivati contattando gli uffici stampa dei due editori di Lara Manni, Feltrinelli, che ha pubblicato Esbat, e Fazi, che ha pubblicato i due seguiti Sopdet e Tanit, per capire se – al di là della possibile esistenza di vincoli contrattuali che impedissero a questi editori di pronunciarsi in favore di un'ammmissione o meno – essi volessero comunque rilasciare qualche dichiarazione, visto che è evidente che le due autrici, non avendone rilasciate sinora, non ne avevano affatto l'intenzione.

Crearsi un alter ego può essere un espediente letterario e di marketing - peraltro non nuovo - che può avere i suoi pro e i suoi contro, ma la valutazione del loro bilanciamento riguarda un autore e il suo editore, ed è pertanto una scelta che non mettiamo in discussione; tuttavia, principalmente per via del bollino, ora sono molti i lettori che adesso desiderano sapere con chi si sono interfacciati e se 'il grande sogno dello scrittore di fan fiction' è destinato a restare tale.

Orbene l'ufficio stampa Fazi ci ha risposto quanto segue:

"La casa editrice ha lavorato con Lara Manni sempre per il tramite del suo agente Roberto Santachiara. Il contratto per la pubblicazione di Sopdet e Tanit, per ragioni legate al desiderio di riservatezza  dell'autrice, è infatti firmato con la sua Agenzia. Per quanto riguarda il nostro lavoro di ufficio stampa, coerentemente con la sua scelta di riservatezza, abbiamo contattato Lara Manni sempre e solo via email".

L'ufficio stampa di Feltrinelli ci ha invece comunicato che alle nostre domande avrebbe risposto direttamente l'agente di Lara Manni, Roberto Santachiara. Tuttavia, per un disguido dello stesso ufficio stampa, la mail è giunta all'agente con ritardo e dunque, a tutt'oggi, nessuna dichiarazione ci è arrivata, dal suddetto, in tempo per essere riportata in questo articolo. Restiamo comunque a disposizione di Santachiara qualora volesse farcene pervenire una nei prossimi giorni. In tal caso provvederemo a pubblicare una seconda notizia, linkandola al presente articolo in modo da completarlo.

Dunque, in base agli indizi e ai rilievi oggettivi che vi abbiamo evidenziato, le opzioni in campo ci paiono solo tre:

1. Lipperini e Manni sono la stessa persona, risultanza che deriva dal bollino SIAE;

2. Lipperini e Manni non sono la stessa persona, risultanza che deriverebbe dal diverso approccio, e quindi dai diversi tratti psicologici  mostrati dalle due ed evidenziati da molti frequentatori della Rete; in questo caso però il bollino SIAE dovrebbe spiegarsi in altro modo rispetto al punto 1, ma nessuna spiegazione logica ci viene in mente sotto questo profilo.

3. Lipperini e Manni non sono la stessa persona: in base alla risultanza del bollino SIAE, la Lipperini ha scritto quantomeno Esbat, ma non è la persona che ha scritto sul blog di Lara Manni, presentandosi come tale, o su Anobii, su EFP e tanti altri spazi Internet in questi anni; il che spiegherebbe le diversità menzionate al punto 2.

Intanto che ciascun lettore sceglierà -  per dirla alla Mike Bongiorno dei gloriosi tempi di Rischiatutto - la busta n.1, n.2 o n.3, traendo le proprie valutazioni secondo la propria esperienza e il proprio sentire,  sarà interessante capire se la carriera di Lara Manni termina qui e se i suoi libri e quelli della Lipperini, sull'onda di questa storia, perderanno credito e lettori oppure ne guadagneranno. Che poi, alla fine, editorialmente parlando, è l'unica cosa che rileva.

NOTA - Si ringraziano gli utenti aNobii che hanno postato - nella discussione del gruppo FantasyItalia vertente attorno a questo tema - alcuni dei link che abbiamo utilizzato per la redazione del presente articolo.