Malgrado la sua posizione di assoluto rilevo nell'ambito della narrativa fantastica – fantasy o fantascienza non fa differenza – in Italia leggere opere di Ursula K. Le Guin non è facilissimo. Opere fondamentali come La mano sinistra delle tenebre sono uscite dal commercio nel disinteresse di chi ne deteneva i diritti, altre, come La soglia o Città delle illusioni, sono sparite nel nulla così come l'editore che le pubblicava, altre ancora sono state lentamente dimenticate, fatte sparire dal continuo incalzare di un'editoria che propone ormai 60.000 volumi ogni anno ma sembra faticare a far rimanere i libri sugli scaffali delle librerie per un periodo di tempo più lungo di una manciata di mesi. Restano I reietti dell'altro pianeta, Il pianeta dell'esilio e La saga di Terramare, mentre opere come Agata e la pietra nera, Gattivolanti e qualcun'altra risultano in commercio ma probabilmente sono reperibili solo su richiesta. Ora le cose potrebbero cambiare, con Mondadori che sta dimostrando un rinnovato interesse nei confronti dell'autrice. In febbraio – dopo la morte della scrittrice, avvenuta il 22 gennaio, ma la pubblicazione era già stata programmata da tempo – La saga di Terramare, già disponibile in un volume dalla copertina morbida, è stata ristampata nella più prestigiosa collana I Draghi. La saga sarà ripubblicata nel 2019 in un'edizione illustrata da Charles Vess. Intanto, come strenna natalizia, nelle librerie è arrivato Ritrovato e perduto, raccolta della narrativa breve firmata da Le Guin.

Popolazioni in grado di usare misteriosi poteri magici, mondi paralleli nati nella notte dei tempi, astronavi in preda al fanatismo religioso… I soggetti toccati dalla scrittrice sono tanti, tutti narrati con quella voce unica che ha reso Le Guin un'autrice stimata per le sue capacità, al di fuori di qualsiasi genere.

Il sommario

Più grande, più lento di qualsiasi impero (Vaster than Empires and More Slow, 1971, Ciclo Hainish)

Buffalo Gals, won't you come out tonight !Buffalo Gals, Won’t You Come Out Tonight, 1987)

Herne (Hernes, 1991)

Una questione di Seggri (The Matter of Seggri, 1994, Ciclo Hainish)

Una storia alternativa o un pescatore del Mare Interno (Another Story or a Fisherman of the Inland Sea, 1994, Ciclo Hainish)

Il Giorno del Perdono (Forgiveness Day, 1994, Ciclo Hainish)

Un Uomo del Popolo (A Man of the People, 1994, Ciclo Hainish)

Liberazione di una donna (A Woman’s Liberation, 1994, Ciclo Hainish) 

Musica Antica e le schiave (Old Music and the Slave Women, 1999, Ciclo Hainish)

Il trovatore (The Finder, 2001, Terramare)

Nell'Alta Palude (On the High Marsh, (2001, Terramare)

Libellula (Dragonfly, 1997, Terramare)

Paradisi perduti (Paradises Lost, 2002, Ciclo Hainish)

Alcuni di questi racconti erano già stati pubblicati in antologie tradotte anche in italiano ma, con l'eccezione delle tre storie ambientate nell'arcipelago di Terramare, sono di difficile reperibilità. 

Di Paradisi perduti, in passato pubblicato da Delos Books come volume autonomo, abbiamo pubblicato la recensione:

Paradisi perduti

Paradisi perduti

Articolo di Martina Frammartino Lunedì, 20 maggio 2013

Leggi

La traduzione del volume è di Teresa Albanese, a eccezione dei racconti Il trovatore, Nell'Alta Palude e Libellula, tradotti da Pietro Anselmi.

L'autrice

Figlia dell’antropologo Alfred Kroeber e dell’antropologa e scrittrice Theodora Krachaw, Ursula è nata a Berkeley, in California, il 21 ottobre 1929, ultima di quattro figli. L’ambiente familiare è stato determinante non solo nel sottolineare l’importanza della lettura ma anche nel portarla a contatto con problemi di tipo sociale, con modelli di società diversi da quello americano, e con realtà opposte da un punto di vista scientifico e tecnologico.

La scrittrice ha raccontato di aver scritto il suo primo fantasy all’età di nove anni, e di aver inviato per la prima volta un racconto di fantascienza a una rivista, Astounding Science Fiction, due anni più tardi. Nel 1951 ha conseguito il Bachelor of Arts in letteratura rinascimentale francese e italiana presso Il Radcliffe College e nel 1952 il Masters of Arts in letteratura francese e italiana presso la Columbia University. L’incontro nel 1953 con lo storico Charles Le Guin e il matrimonio celebratosi a Parigi pochi mesi più tardi l’hanno portata a interrompere gli studi e a iniziare a lavorare come segretaria e insegnante di francese. Nel corso degli anni è diventata mamma di tre bambini: Elisabeth (nata nel 1957), Caroline (1959) e Theodore (1964).

Nonostante il tempo per la scrittura fosse poco, ricavato nei momenti liberi fra gli impegni familiari e quelli lavorativi, fra la fine degli anni ’50 e l’inizio degli anni ’60 Le Guin ha scritto cinque romanzi, tutti respinti dagli editori, e diverse poesie. Per pubblicare un romanzo ha dovuto aspettare fino al 1966. Il mondo di Rocannon è la prima storia di quella saga fantascientifica che sarebbe diventata nota come Ciclo dell’Ecumene. Del ciclo fanno parte Il pianeta dell’esilio (1966), Città delle illusioni (1967), La mano sinistra delle tenebre (1969, vincitore dei premi Hugo e Nebula), I reietti dell’altro pianeta (1974, vincitore dei premi Nebula, Hugo e Locus), Il mondo della foresta (1976, vincitore del premio Hugo), La salvezza di Aka (2000, vincitore del premio Locus) e numerosi racconti.

Parallelamente alle storie fantascientifiche la scrittrice ha portato avanti la saga fantasy di Terramare. Al primo romanzo, Il mago di Terramare (1968), hanno fatto seguito Le tombe di Atuan (1971) e Il signore dei draghi (1972). Le Guin è tornata nel mondo di Terramare nel 1990 con L’isola del drago e poi nel 2001 con I venti di Terramare.

Al di fuori dei mondi dell’Ecumene e di Terramare l’autrice ha scritto numerose poesie, come quelle comprese in Orsinian Tales (1976), romanzi come La falce dei cieli (1971, vincitore del premio Locus), La soglia (1980), L’occhio dell’airone (1982), I doni (2004, i seguiti Voices e Powers – quest’ultimo vincitore di un premio Nebula – non sono stati tradotti in italiano) e Lavinia (2011, vincitore del premio Locus), raccolte di racconti come I dodici punti cardinali (1975), La rosa dei venti (1982, vincitrice del premio Locus) e Su altri piani (2003, vincitrice del premio Locus) e storie per bambini come Agata e la pietra nera (1976, vincitore del premio Locus) o la serie dei Gattivolanti, il cui primo romanzo è del 1988.

Un altro fondamentale aspetto della sua attività è stato quello di critica e saggista, ma in Italia è arrivato solo Il linguaggio della notte (1979, rivisto nel 1982, finalista al premio Hugo), libro ormai fuori catalogo, ma sono molti i volumi che raccolgono l’attività saggistica di Le Guin. Fra questi ricordiamo Dancing at the Edge of the World (1989, finalista al premio Hugo), The Wave in the Mind (2004, vincitore del premio Locus), Cheek by Jowl (2009, vincitore del premio Locus), Words Are My Matter: Writings About Life and Books (2016, vincitore del premio Hugo) e No Time to Spare(2017).

Numerosissimi i riconoscimenti ricevuti dall’autrice nel corso della sua lunga carriera, dai premi per opere di genere come Hugo, Locus e Nebula a premi per l’intera carriera come la nomina a Guest of Honor alla World Science Fiction Convention del 1975 e il Gandalf Award dello stesso anno o il World Fantasy Award for Life Achievement del 1995 e l’ingresso nella Fantasy Hall of Fame nel 2001. Nel 2014 Le Guin è stata insignita della Medal for Distinguished Contribution to American Letters dalla National Book Foundation, un premio che lei ha voluto spiritualmente condividere con tutti gli scrittori di genere troppo spesso posti al margine dalla letteratura “importante”.

Ursula Le Guin è morta il 22 gennaio 2018.

Ursula K. Le Guin, Ritrovato e perduto (The Found and the Lost – The Collected Novellas of Ursula K. Le Guin, 2016)

Traduzione di Teresa Albanese e Pietro Anselmi

Mondadori – Oscar Fantastica – Pag. 741 – 20,00 €