È apparsa di recente un’intervista sul cartaceo USA Today al produttore George Lucas, creatore di vere e proprie icone della cultura popolare, su tutti la plurimiliardaria saga di Guerre Stellari e l’archeologo avventuriero Indiana Jones. E proprio del quarto capitolo della saga di Indy ha parlato il famoso cineasta. Film che, lo ricordiamo, i fan stanno aspettando da diciotto anni (L’Ultima Crociata è dell’89); periodo durante il quale l’uscita della pellicola è stata più volte annunciata e smentita, con una sceneggiatura riscritta innumerevoli volte.

Come vi abbiamo annunciato (notizie/6935/) pare proprio che questa sia la volta buona, e le riprese del film dovrebbero iniziare a giugno. Il regista sarà come per i primi tre film Steven Spielberg e sotto il cappellaccio dell’archeologo ci sarà ancora una volta Harrison Ford, ormai sessantaquattrenne.

Benché sia indubbio che l’attore sia in gran forma per la sua età, e forse qualcuna delle fan lo trova più fascinoso che mai, resta il fatto che riesce un tantino difficile vederlo divincolarsi fra una trappola da tempio sperduto nella foresta e qualche nazista fanatico di occultismo, come faceva un tempo.

Proprio in merito alla questione ha parlato Lucas. Il cineasta ha ricordato che non è proprio il buon Ford a correre in ogni film. Di solito monta un cavallo, guida una moto o un’auto. Gli inseguimenti di Indy contengono molta più suspense che velocità. Come la scena d’apertura dei Predatori dell’Arca Perduta: non è che Ford corra veloce; a tenere lo spettatore col fiato sospeso è la palla di pietra che insegue il nostro eroe. Si parla di uno degli incipit più famosi della storia del cinema, e pare che il film si terrà su questo piano.

Ricordiamo che George Lucas è stato il regista dell’Attacco dei Cloni, pellicola dove abbiamo visto la famosissima versione futuribile di una sorta di Gandhi, saggio e non violento, mettersi a saltare come una pallina verde impazzita con tanto si spada laser alla mano. Paliamo del maestro jedi Yoda, nella saga di Star Wars, ovviamente.  

Ricordiamo anche che il regista di Indiana Jones 4 non sarà Lucas ma Spielberg, benché è risaputo che il papà di Guerre Stellari abbai avuto grossa voce in capitolo nella realizzazione dei primi tre film d Indy.

Per quello che riguarda il cast pare che ci siano orami poche speranze nel rivedere Sean Connery nei panni del padre del protagonista (notizie/5961/). Secondo Lucas “sarà difficile”.

E ancora non è chiarito del tutto se davvero ci sarà Shia LaBeouf (Transformers) nei panni del figlio di Indy (/notizie/7171/; notizie/7253/). La cosa era sta annunciata da Variety, poi in parte smentita dall’attore. Forse si tratta di una faccenda di contratti non ancora ben definiti.

Mentre sono confermate la presenza di Ray Winstone (notizie/7362/) e soprattutto di Cate Blanchett, che Lucas ci rivela essere stata voluta dallo stesso Spielberg. Una scelta che il buon George ha approvato con entusiasmo (notizie/7296/). Sarà la bionda al fianco del protagonista.  

La sceneggiatura è di David Koepp (Zathura), mentre il titolo provvisorio è Indiana Jones and the City of Gods (La Città degli Dèi), più accreditato di quello che girava qualche tempo fa: Indiana Jones and the Ravages of Time.