L’assenza di Sibilla Cooman (Emma Thompson) dal cast di Harry Potter e il Principe Mezzosangue era nota già ai fan della saga potteriana da qualche mese.

Non così le motivazioni della rinuncia, da parte della quarantanovenne attrice inglese, a indossare i panni della trasognata insegnante di Divinazione, nata dalla fantasia di J.K. Rowling.

La Thompson ha rivelato, nel corso di un’intervista all’emittente televisiva Mtv, che la scelta di abbandonare il cast della sesta trasposizione cinematografica ispirata alla saga potteriana è dipesa unicamente dalla sua volontà: al Principe e alle due pellicole previste per l’adattamento di Harry Potter e i Doni della Morte, l’attrice ha preferito il sequel di Nanny McPhee, uscito nel 2006.

Più precisamente secondo l’attrice “Quelle di Harry Potter sono grandi produzioni a cui non sono emotivamente legata”, mentre “Nanny McPhee è qualcosa che ho scritto. C’è arte in questi film, sono come fatti a mano, mi sono molto vicini. Sono gli unici di cui mi importa veramente”.

Dovendo scegliere quale delle due pellicole interpretare, la Thompson ha dunque dichiarato “Farò la mia Nanny McPhee il prossimo anno. Significa molto di più per me”.

L’attrice, che ha collaborato anche alla stesura della sceneggiatura della pellicola, ha aggiunto che “Il titolo di lavorazione è Nanny McPhee e il Big Bang” e “In realtà non è un sequel, ma una nuova storia”.

Il personaggio di Nanny McPhee, in italiano Tata Matilda, è ispirato all’omonima serie scritta dall’autrice inglese Christianna Brand, che ha per protagonista una Tata, Matilda appunto, che con il modello ‘classico’ di governante alla Mary Poppins poco o nulla ha a che spartire: di aspetto repellente e piena di verruche, Tata Matilda è in possesso di misteriosi poteri magici che le consentono di tenere a bada i sette fratelli Brown affidati alle sue cure.