Con il romanzo La nave del destino (Ship of Destiny, 2000) della scrittrice americana Robin Hobb si conclude finalmente, dopo un'attesa piuttosto lunga, la trilogia dei Mercanti di Borgomago.

I primi due volumi della trilogia, per la loro mole, sono stati divisi in due tomi e la serie, Liveship Traders è così composta:

1. Ship of Magic (1998)            - La nave della magia

                                                - La nave in fuga

2. The Mad Ship (1999)            - La nave dei pirati

                                                - La nave della pazzia

3. Ship of Destiny (2000)         - La nave del destino

Robin Hobb in pochissimo tempo si è conquistata anche in Italia un grande numero di ammiratori; scrive un fantasy pseudo-medievale che piace moltissimo, una magia particolare, draghi e molto altro che avvince il lettore con personaggi vivi, ben descritti e trame sempre avvincenti.

In questa trilogia è molto interessante l’idea di navi viventi, costruite con legno senziente, che creano con il pilota dei legami simbiotici.

L’autrice descrive e rende viva la città di Borgomago, un grande centro di scambi mercantili, lontana però dai Sei Ducati che abbiamo conosciuto nelle splendide trilogie dei Lungavista e dell’Uomo Ambrato.

La città è famosa per le sue navi, ricavate da un legno magico, in grado di sviluppare una forma di autoconsapevolezza.

E’ la storia della famiglia dei Vestrit la cui unica possibilità per tornare alla prosperità è la Vivacia, una nave vivente che allevano da tre generazioni. Dopo la morte del vecchio capitano Vestrit, la Vivacia rappresenta per Althea Vestrit la legittima eredità che ingiustamente le verrà negata e che cercherà di rivendicare a qualunque costo; per Wintrow, il giovane nipote del capitano Vestrit, strappato ai suoi studi religiosi e costretto a servire a bordo della nave, è invece una condanna. Per Kyle Haven, il padre di Wintrow, non è altro che uno strumento per risollevare le sorti della sua famiglia e dimostrare il proprio potere. Intanto, nelle Isole dei Pirati, lo spietato capitano Kennit medita di impadronirsi di una nave vivente e piegarla ai suoi voleri.

Da qui parte tutta la bellissima storia delle navi viventi e dei suoi piloti.

L’autrice:

Robin Hobb è lo pseudonimo di Margaret Lindholm, è nata in California nel 1952. Ha pubblicato anche romanzi di fantascienza e tra il 1983 e il 1992 le sue opere erano pubblicate sotto lo pseudonimo di Megan Lindholm.

E’ molto popolare nel campo della narrativa fantasy per tre saghe: La Trilogia del Lungavista, La trilogia dell’uomo ambrato e la presente The Liveship Traders. Paragonata a J.R.R. Tolkien e a Ursula Le Guin, Robin Hobb ha antecedenti letterari ben più remoti. Nel mondo dei Sei Ducati de L'apprendista assassino, Assassino di corte e Il viaggio dell'assassino non si trovano tanto creature e popoli fantastici, quanto gli echi di un Medioevo concreto e riconoscibile in cui anche i poteri magici affondano le loro radici nella natura e nel folklore. Oltre alle tracce di miti nordici e celtici e del romanzo cavalleresco, vi si ritrovano il tema del romanzo di formazione, nel processo di maturazione di un ragazzo che attraverso le difficoltà prende coscienza di se stesso, e le reminiscenze di epoche storiche in cui il male è rappresentato da invasori venuti dal mare. I suoi re e cortigiani richiamano l'universo drammatico di Shakespeare: la lotta fra il Bene e il Male è intrisa di un'alta moralità, e ciascun personaggio, pur originale e spesso imprevedibile, è segnato fin dal nome da un destino fatidico. I continui sviluppi della trama e le traversie del giovane protagonista sorprenderanno i lettori, coinvolgendoli intimamente nelle affascinanti vicende della Trilogia dei Lungavista.

Recentemente l’autrice ha dato vita a una nuova serie: Rain Wild Chronicles (The Dragon Keeper pubblicato nel 2009 e Dragon Haven previsto per il 2010).

la “quarta”:

Ancora una volta le tre generazioni di don­ne dei Vestrit sono il fulcro intorno al qua­le si sviluppano le vicende di Borgomago. Ronica, la matriarca, combatte da sola con­tro le accuse di tradimento rivolte alla sua famiglia, e al tempo stesso cerca di riunire i Vecchi e Nuovi Mercanti nella lotta contro la minaccia rappresentata da Chalced. Sua figlia, Althea, a bordo del vascello vivente Paragon, ignara di quanto sta avvenendo in patria, naviga insieme all'equipaggio del capitano Brashen in cerca della Vivacia, la nave che da sempre appartiene alla sua famiglia, adesso nelle mani dello spietato pirata Kennit. Malta, infine, è alla deriva lun­go le desolate rive del Fiume delle Giungle della Pioggia e per sopravvivere è costret­ta ad assecondare le pretese del Satrapo di Jamaillia, di cui inspiegabilmente non si hanno più notizie ma che, grazie all'abilità della giovane e determinata Mercante, è pronto a diventare, nelle mani di Kennit, un'arma di ricatto e una pedina fonda­mentale nei nuovi equilibri di potere. Un'altra avvincente tappa del ciclo dei Mercanti di Borgomago, in cui le vicende della famiglia Vestrit si intrecciano al futu­ro dei sapienti serpenti-draghi, intrappola­ti nella loro forma acquatica e depositari di un'antica memoria che rischia di scompa­rire per sempre.

Robin Hobb, La nave del destino (Ship of Destiny, 2000)

Traduzione Paola Bruna Cartoceti, Fanucci Editore, collana Immaginario fantasy, pagg. 622, euro 25,00

ISBN 978-88-347-1469-0