Katherine Howe ha esordito con grande successo con il romanzo Le figlie del libro perduto (The Physick Book of Deliverance Dane, 2009).

L'edizione italiana del volume sarà in libreria il 28 gennaio. Fino al 29 gennaio l'autrice sarà in giro per l'Italia a presentarlo. Vi annunciamo che pubblicheremo nei prossimi giorni una intervista che ci gentilmente rilasciato.

La scrittrice, laureata in Storia a Harvard, è una discendente di due donne che a Salem subirono il famoso processo alle streghe alla fine del diciassettesino secolo: Elizabeth Howe ed Elizabeth Proctor.

Forte di questa discendenza, e grazie ai suoi studi, ha scritto un romanzo che cerca di coniugare fantasy, thriller, una delicata storia d’amore, una storia di alchimia e una storia di streghe del passato e streghe moderne. Ma il lettore non pensi che si troverà a leggere di streghe che volano su scope, cattive e perfide, tutt’altro; le streghe descritte dalla Howe sono donne, coraggiose e forti che sapevano curare malanni con erbe, preghiere e qualcosa di buono che avevano nel loro animo, il tutto narrato in una forma che cerca di avvincere e incantare il lettore.

La protagonista, Connie Goodwin è una dottoranda presso l’Università di Harvard che deve effettuare uno studio sui processi per stregoneria che si svolsero a Salem alla fine del 1600.

Questo impegno dovrebbe prenderle l'intera estate ma sua madre, donna che ha sempre vissuto fuori degli schemi, una hippies un poco svanita, le chiede di occuparsi della vecchia casa di famiglia fuori città, una casa abitata sino alla morte da sua nonna  che Connie proprio non ricorda.

La ragazza, trova la casa in uno stato di profondo abbandono. Il giardino è diventato una piccola foresta con tanti tipi di piante medicinale (anche una mandragola) e dentro tanti vasi di vetro pieni di erbe. Trova anche libri vecchissimi e una antica Bibbia da cui cade una chiave e in un scompartimento rinviene un biglietto con scritto un nome: Deliverance Dane. Una sua antenata.

Affascinata dai ritrovamenti e dalla scoperta che forse esiste un libro segreto delle donne della famiglia, inizia una sua personale ricerca, incoraggiata anche dal suo professore che probabilmente ha un interesse personale in tutto ciò. Nel contempo conosce Sam, un ragazzo che lavora nel paese effettuando restauri. Tra i due nasce una delicata e bella storia d’amore.

Quando finalmente riesce a trovare il libro, Sam cade da un tetto e mentre è in ospedale con una gamba rotta subisce improvvise e atipiche crisi epilettiche, che i dottori non riescono a curare e che sicuramente lo porteranno alla morte. Connie scopre che al suo ragazzo è stato fatto un “malocchio” e solo con l’aiuto del libro e della sua magia potrà salvarlo e rimandare indietro il malocchio contro chi lo ha provocato.

L’autrice:

Katherine Howe, laureata in Storia a Harvard, è effettivamente la discendente di Elizabeth Howe ed Elizabeth Proctor, due donne che subirono il processo per stregoneria a Salem alla fine del diciassettesimo secolo

La “quarta”:

Connie Goodwin, giovane e brillante dottoranda all'Università di Harvard, è impegnata in una ricerca sui processi di Salem, nel New England, che alla fine del diciassettesimo secolo videro più di centocinquanta persone accusate di stregoneria. Ma durante l'estate è costretta a trasferirsi fuori città per sistemare e vendere la vecchia casa di famiglia. All'inizio contrariata, Connie scopre che l'antica dimora contiene strani e preziosi tesori: non ultima, una Bibbia da cui cade una chiave dal fusto cavo, al cui interno è nascosto un pezzetto di carta ingiallita con su scritto Deliverance Dane. Un nome legato non solo ai processi su cui Connie sta indagando, ma anche alla sua famiglia, a un segreto custodito da generazioni di donne e tramandato attraverso un libro proibito: un Libro delle Ombre, depositario di un sapere arcano e sovrannaturale, ormai perduto. Ma un filo rosso lega quel passato oscuro e terribile al presente: e mentre Connie, tormentata dalle visioni, cerca disperatamente di risolvere il mistero, qualcun altro è in cerca del libro perduto, e per ottenerlo è disposto a tutto, anche a ricorrere a una maledizione da cui non c'è scampo... Thriller, fantasy e romanzo storico a un tempo, il libro d'esordio di Katherine Howe affonda le radici nella famiglia stessa dell'autrice, discendente di due donne che subirono i processi di Salem. Una lettura che inebria e rende giustizia a un'illuminante concezione della magia, salvifica e curativa, che si opponeva alla superstizione feroce e all'odio per tutti saperi legati alla natura.

Katherine Howe, Le figlie del libro perduto (The Physick Book of Deliverance Dane, 2009)

Traduzione Valentina Daniele, Salani Editore, pagg. 415, euro 18,60

ISBN 978-88-6256-054-2