La trilogia Mistborn di Brandon Sanderson è stata recentemente opzionata da una compagnia cinematografica piuttosto giovane, la Paloppa Pictures.

La serie è composta da L’ultimo impero (2006), Il pozzo dell’Ascensione (2007, la traduzione è prevista per questa primavera) e The Hero of Ages (2008). Quest’ultimo romanzo, che ha debuttato nella classifica del New York Times al 21° posto, è al momento il romanzo di Sanderson che ha riscosso il maggiore successo.

Certo, la celebrità arrivata sullo lo scrittore di Lincoln alla fine del 2007 non era dovuta tanto ai suoi meriti quanto dall’essere stato designato da Harriet McDougal come colui che avrebbe terminato La Ruota del Tempo dopo la prematura scomparsa di Robert Jordan. E il primo romanzo pubblicato da Sanderson dopo l’annuncio di Harriet era stato proprio Mistborn. The Hero of Ages, ma la traduzione del primo volume della trilogia ha permesso anche a noi di apprezzare l’abilità dello scrittore. La fama non è arrivata per i suoi meriti, ma è comunque meritata.

L’intera trilogia, ripubblicata in cofanetto in contemporanea all’uscita di The Gathering Storm, dodicesimo romanzo della Ruota del Tempo, è diventata, secondo i dati di Nielsen Bookscan, uno dei cofanetti di maggiore successo.

Paloppa Pictures è diretta da Christopher Geary, Rob Micai e Marc Bryant. Geary, che ha incontrato per la prima volta Sanderson nel 2008, ha dichiarato di aver contattato lo scrittore perché sentiva che la storia che stava leggendo era perfetta per essere trasferita sul grande schermo.

Dal canto suo Sanderson afferma di essere stato colpito dal grande interesse mostrato da Geary per Mistborn, e di aver accettato la sua proposta perché dalle prime pagine della sceneggiatura presentategli da Paloppa erano evidenti tanto la comprensione del libro e della sua storia quanto la capacità di adattarlo a un diverso mezzo espressivo.

Quanto al fatto che si tratta di una casa di produzione piccola, proprio le ridotte dimensioni dello staff dirigenziale consentono di avere impegnato nel progetto qualcuno che è realmente interessato a ciò che sta realizzando, cosa che non avviene in altre compagnie hollywoodiane “senza volto”.