Stella Mellei è una donna che, come tante altre, possiede una vita indipendente, tranquilla, scandita dall'abitudine.

Non ha molti ricordi del proprio passato e non prevede di avere sorprese per il futuro: tutto questo fino al giorno in cui la nonna materna Alissa muore lasciandole in eredità una vecchia casa di campagna.

Ritrovare i luoghi che l’hanno vista bambina e nei quali non ha più fatto ritorno da anni, innesca una catena di incontri apparentemente normali, capaci tuttavia di far riemergere particolari dimenticati e sconvolgenti realtà del passato.

Cosa vogliono veramente da Stella le due figure maschili che si trova accanto, la gente del paese e la casa stessa?

Dopo l’esperienza di Io, Virginia Chiara Guidarini è ritornata al Paranormal Romance con Alchemia.

Un romanzo di questo tipo più che cavalcare un’onda narrativa alla moda, ricalca uno schema consueto, sempre e comunque apprezzato da una ricca fetta di pubblico.

Le caratteristiche di genere ci sono tutte, la casa con sinistre presenze, la protagonista che ricompone il proprio passato, il dramma d’amore più classico: lei, lui, l’altro.

Non mancano nemmeno strane pozioni segrete ed enigmi da risolvere dove, come al solito, la protagonista è sempre l’ultima (ma proprio l’ultima) a sapere; anche rispetto al lettore, si potrebbe dire, ma questo non sarebbe del tutto giusto.

Infatti, la trama mostra un guizzo d’originalità che scavalca la solita storia di presenza luminosa/presenza oscura/protagonista femminile contesa nel mezzo, rivelando qualcosa di diverso soprattutto riguardo alla scelta conclusiva: una volta tanto la Predestinata segue una terza via abbastanza ribelle, cosa di cui noi lettori di tanti finali telefonati rendiamo grazie.

Il difetto stilistico più evidente del romanzo è nel prologo, in cui si avverte una certa confusione nei punti di vista: a una prima lettura (e anche a una seconda e terza…) non si capisce bene su quale personaggio focalizzare l’attenzione e, in un paio di punti, chi sta parlando.

In sostanza il libro è onesto e non promette più di quanto sia capace di offrire: una storia d’evasione improntata sul romantico, che non richiede una grande concentrazione, adatta a un momento di pausa e alla voglia di tornare ragazzine.