Lungo la strada... Con queste parole esordisce ognuno dei dieci racconti presenti in Symposium, antologia pubblicata da GDS Edizioni e curata da Alexia Bianchini (Minon), ma le somiglianze finiscono qui. Horror, fantascienza, fantasy classico, mitologia, sono solo alcune delle strade del Fantastico che gli autori di Symposium, i Bardi oltre la soglia, hanno scelto di percorrere, con risultati alterni. Prima di procedere all'analisi racconto per racconto, mi piacerebbe ricordare che, come rivelato dal comunicato stampa diffuso in concomitanza con l'uscita del volume, il processo di scrittura dell'antologia è avvenuto su Facebook, nel gruppo segreto Symposium - Lungo la strada, ora aperto al pubblico e a cui, se interessati, potete iscrivervi qui. La quota dei diritti di vendita spettante agli autori dell'antologia verrà interamente devoluta a favore dell'associazione per la salvaguardia degli animali Liberi tutti. La copertina del volume è di Max Rambaldi.

Tagli netti sulla nuda pelle, di Alexia Bianchini, illustrazione di Saveria Valentina Maschio

I "tagli netti sulla nuda pelle" sono la piaga che sta uccidendo la giovane nobile Selene De Lais. Il dottor Daniel Lentini vorrebbe salvare Selene e scoprire l'origine del suo male. La ragazza, dai capelli scuri, la carnagione diafana e le labbra rosse come il peccato, sembra godere della sua sofferenza, e si strugge per un misterioso "principe triste". In Tagli netti sulla nuda pelle l'amore si fonde con la morte, il dolore diventa piacere in un'atmosfera gotica che ricorda per certi versi il Dracula di Bram Stoker. I personaggi ben delineati e il colpo di scena finale completano il quadro, in un racconto dark godibile e ispirato.

Voto 4/5

Le figlie dell'Arca di Samantha Baldin, illustrazione di Francesco Simone

Esistono alcune donne che si risvegliano su di una spiaggia senza alcun ricordo, e poi trovano una capanna all'interno della quale scelgono gli oggetti che le accompagneranno per tutta la vita. Arca è una di loro e lo scopo della sua vita è cercare un uomo di nome John Connor, l'unico che potrebbe salvare le sorti del mondo post apocalittico in cui Arca vive. L'incontro con un villaggio di ibridi cambierà la vita di Arca in un modo che la giovane non avrebbe mai creduto possibile, che potrebbe sconvolgere tutto ciò che ha sempre creduto su se stessa... Samantha Baldin ci regala un bel racconto in cui al tema della scoperta di sé si unisce una ambientazione volutamente sfumata ma efficace e adatta al tono narrativo. Un racconto da leggere fino alla finale chiusura del cerchio.

Voto 4/5

Polvere di Nicola D'Onofrio, illustrazione di Terry Gu

La sacerdotessa Lerya, lo storico Nolan e il mago Ashram stanno esplorando le rovine dell'antica città nanesca di Dierem in cerca di un misterioso manufatto prima che lo trovino gli emissari del Consiglio, sulle loro tracce. Ma quale maledizione si nasconde dietro la città fantasma di Dierem? Perché è stata abbandonata da tutti i suoi abitanti? Nicola D'Onofrio opta per un racconto vicino al fantasy classico con tanti di elfi, nani e maghi. Seppur stilisticamente il racconto sia ben scritto, l'ambientazione e i personaggi svelano una capacità narrativa ancora acerba: la caratterizzazione dei personaggi è inesistente e le atmosfere ricordano da vicino i GdR, soprattutto dal momento che i tre personaggi che ci vengono presentati sembrano i classici membri di una compagnia ruolistica.

Voto 2/5

Filakismeno Soma di Claudio Cordella, illustrazione di Sara Cuccu

Cosa si prova a tornare umani dopo aver trascorso un periodo come Intelligenza Artificiale in un mondo perfetto, creato con la tecnologia? Un senso di disgusto per ogni aspetto fisico dell'esistenza, o almeno così è per Kayla Musume finché conosce un'Intelligenza Artificiale di nome Nymphadora Mos per cui scopre di provare, ricambiata, dei sentimenti. Un viaggio di recupero dell'umanità perduta che si conclude con un colpo di scena finale, perché essere umani significa anche soffrire, venire manipolati e, in ultima analisi, essere imperfetti. Claudio Cordella suddivide il suo racconto in tre parti, di cui la prima, introduttiva, meno delineata delle altre. Ne risulta un incipit che mette in difficoltà il lettore, in cui alcuni passaggi restano oscuri, mentre le altre due sono sviluppate meglio.

Voto 3/5

Stavros, di Anna Grieco, illustrazione di Jessica Primani 

Un tuffo nella mitologia greca quello di Anna Grieco, che con il suo Stavros ci cala in un mondo antico e violento, in cui un neonato viene separato con il sangue dai suoi genitori a causa di una profezia secondo la quale da grande decreterà la fine di suo nonno, il re di Corinto Gerione. Gli Déi mettono sul suo cammino il centauro Chirone, che lo aiuterà a compiere il suo destino e diventare un eroe. Il racconto è ben scritto e spicca soprattutto l'abilità della Grieco nel gestire al meglio il limite di battute imposto dal formato antologico. 

Voto 4/5

Genetrix, di Gaetana Fiorella, illustrazione di Francesco Simone

In un universo fantascientifico dove convivono Humans, Evolution e Revolution, l'equilibrio non può che essere instabile. La protagonista del racconto di Gaetana Fiorella è una Evolutions che ha giurato di non uccidere più Humans, a costo di restare uccisa. Braccata dai Revolutions e guardata con odio e sospetto da Humans, Genetrix ha perso tutto e sta cercando se stessa attraverso la possibilità di riconquistare la sua umanità. Ma a volte ciò che si cerca è a portata di mano, solo che fatichiamo a comprenderlo... 

Voto 3/5

Anche gli orchi piangono, di Stefano Sacchini, illustrazione di Lucia Alocchi

A metà strada tra fantasy umoristico e mistery, anche gli orchi piangono è forse il racconto migliore dell'intera antologia. Stefano Sacchini riesce a presentare una trama coerente che si lascia pregustare senza svelarsi eccessivamente, condendo il tutto con un tono ironico e una scrittura fluida, con delle atmosfere che hanno in sé un certo quid che fa tornare in mente Terry Pratchett.

Voto 5/5

Deterso dalla brace delle mie dita, di Maurizio Landini, illustrazione di Lucia Alocchi

Ispirato a un passo del libro dell'Esodo, il racconto di Maurizio Landini è il più breve dell'antologia per numero di pagine. Deterso dalla brace delle mie dita presenta una realtà post apocalittica in cui tuttavia gli scontri sono ancora in atto e una fine potrebbe facilmente trasformarsi in un nuovo inizio. Nonostante la fluidità della scrittura poetica di Landini, il racconto non riesce a esprimere pienamente il suo potenziale, risultando a tratti confuso e ostico.  

Voto 2/5

Libertus, di Serena M. Barbacetto, illustrazione di Saveria Valentina Maschio

A metà strada tra fantascienza e spy story, Libertus di Serena M. Barbacetto racconta senza troppi preamboli una storia che sin dal titolo ha echi lontani, che affondano le radici nell'antica Roma. Abbiamo un giovane protagonista che si risveglia in stato confusionale dopo una lunga prigionia e una donna che cerca di aiutarlo, ma della quale non ci si può fidare pienamente. Il finale a sorpresa non basta a riscattare un racconto che complessivamente non lascia molto al lettore, nonostante la scrittura di buon livello.

Voto 2/5

Servo della luna, di Sabrina Rizzo, illustrazione di Saveria Valentina Maschio

L'idea di partenza del racconto, seppur non particolarmente originale, si presterebbe a buoni spunti: una stirpe di lupi mannari carpaziani amanti della violenza e del sangue e un lupo alfa che tiene in scacco la sua "prole" a eccezione di alcuni ribelli che si alleeranno per schiacciarlo con una donna, sorella di una vittima della lussuria del "mostro". Sono le scene dialogate del racconto a non convincere, quelle in cui veniamo a conoscenza dei retroscena psicologici, un po' troppo "raccontati" e poco vissuti e a tratti didascalici, con tanto di spiegone per chiarire alcuni punti.

Voto 2/5