Con la terza stagione è finalmente arrivato il momento di recarci a Delta delle Acque. Game of Thrones, la serie televisiva tratta dalle Cronache del ghiaccio e del fuoco di George R.R. Martin, prosegue senza sosta.

La recente aggiunta al già vastissimo cast dei nomi di Clive Russell nel ruolo di ser Brynden Tully detto il Pesce Nero e di Tobias Menzies in quello di Edmure Tully non aveva fatto altro che confermare la crescente importanza per la serie della famiglia di origine di Catelyn Tully, vedova di Ned Stark. Uno snodo fondamentale della trama è legato a loro, a uno dei due in particolare, e non c'era modo di eliminarlo o modificarlo senza snaturare la trama, perciò la loro presenza era soltanto naturale, anche se è stata posticipata di due stagioni rispetto a quanto accade nei romanzi.

Il castello prescelto per questa nuova ambientazione è il Gosford Castle di Markethill, nell'Irlanda del Nord. Nelle prime immagini diffuse da HBO si inizia a vedere qualche affascinante dettaglio della fortezza. Piccoli elementi, la trota simbolo della famiglia, accostata ai colori araldici rosso e azzurro, o un dettaglio di un'imbarcazione, anch'essa decorata con la trota, la cui funzione i lettori ben conoscono. In precedenza tutte le scene che si sarebbero dovute svolgere a Delta delle Acque erano state invece ambientate nell'accampamento di Robb Stark. Ora però per almeno alcuni episodi la cosa non è più possibile e la nuova fortezza entra a far parte dei luoghi creati appositamente per la storia, anche se ancora è troppo presto per sapere quanto a fondo la potremo conoscere.

I lavori proseguono e le aspettative per una saga che si sta avviando verso uno dei suoi momenti più forti continuano a crescere.

La conclusione della stagione sarà quasi certamente dedicata alle NR, la scena di A Storm of Swords che Martin ha maggiormente faticato a scrivere. La scelta di quei fatti per chiudere la serie è certamente dovuto al loro forte impatto emotivo, un po' come successo con la decisione di anticipare i fatti del prologo del terzo romanzo alla conclusione della seconda stagione televisiva, in modo da creare una forte attesa per quello che accadrà in seguito.

Un'impostazione di questo tipo, che non rispecchia fedelmente le tempistiche dei romanzi in favore di scelte prettamente televisive, ha anche un risvolto imprevisto per i lettori e spettatori italiani. Quella scena avviene, più che a metà del romanzo, intorno ai due terzi, quindi in Italia si trova nella seconda metà dei Fiumi della guerra, con la conseguenza che lo scarto fra quanto sarà possibile vedere in televisione e quanto sarà possibile acquistare in libreria sarà notevole.

Al di là di questi problemi puramente nostrani, la scelta sottolinea una volta di più come David Benioff e D.B. Weiss siano impegnati a realizzare un'opera monumentale piuttosto che tante piccole opere successive l'una all'altra. Se nelle prime interviste i due produttori avevano affermato che ciascuna stagione sarebbe equivalsa a un romanzo, ultimamente sono passati a dire che loro non stanno adattando i singoli romanzi ma Le cronache del ghiaccio e del fuoco nel loro complesso, e quindi sono liberi di anticipare o posticipare le scene per ottenere un maggiore effetto drammatico. La cosa è confermata anche dal fatto che i singoli episodi della seconda stagione non sono numerati dall'uno al dieci ma dall'undici al venti. Questa è una storia che prosegue, e se gli appassionati per anni hanno continuato a chiedersi fino a quando sarebbe andata avanti, ora una risposta è arrivata da uno dei responsabile della programmazione di HBO Richard Pepler.

"Finché Martin continuerà a scrivere" ha dichiarato "noi continueremo a produrre, e lui sembra molto eccitato da quest'affermazione. Fino a quando lui andrà avanti a creare, noi faremo lo stesso". Un altro direttore che si trovava con lui, Michael Lombardo, ha confermato queste parole.

Gosford Castle
Gosford Castle
Intanto la seconda stagione inizia a ricevere i primi riconoscimenti. Se lo scorso anno aveva conquistato un TCA, il premio assegnato dall'Associazione Critici Televisivi, come miglior nuovo programma, quest'anno ha ottenuto il premio più importante, quello di programma dell'anno. Un buon biglietto di presentazione in attesa degli Emmy, che saranno assegnati a settembre.

E se ormai il successo non è davvero tale se non è accompagnato da una parodia, ecco che in un breve filmato l'intera seconda stagione è stata riassunta in stile videogioco. Attenzione agli spoiler!