Due produzioni che hanno già fatto parlare di sé e raccolto commenti molto positivi. Si tratta di Hero e Hellboy, che finalmente abbiamo la possibilità di vedere sui nostri schermi.

Presentato al Festival di Cannes, Hero è l'ultimo film del regista Zhang Yimou, che si addentra nel territorio della leggenda cinese, rievocando un'epoca misteriosa e affascinante, quella che dal 475 al 221 a.C. vede la Cina divisa in sette grandi regni in continua guerra fra loro. In questo periodo Sun Tzu scrisse il celebre trattato sull'arte della guerra, considerato una Bibbia.

Durante il periodo dei cosiddetti Stati Guerrieri, il re di Qin era il più determinato tra i sovrani a conquistare tutta la Cina per diventarne il Primo Imperatore. Per questo numerosi killer, eroi solitari, avevano tentato nel tempo di colpirlo. Ma lui - che ne temeva sopratutto tre: Spada Spezzata, Neve che vola e Cielo - aveva promesso denaro e un'udienza a chiunque li avesse sconfitti. Un giorno arrivò al palazzo Senza Nome recando le armi leggendarie di tutti e tre. Su richiesta del sovrano raccontò come era riuscito a vincerli ma il re aveva una storia diversa che spiegava perchè Senza Nome fosse seduto al suo cospetto. Niente è come appare.

Lo sfondo in cui si muove Hellboy è quello della seconda guerra mondiale, dove i nazisti in combutta con il malvagio Rasputin riescono ad aprire una porta spazio-temporale che accede all'Inferno usando la magia nera per i loro scopi. Gli americani, tuttavia, riescono a interrompere il trasferimento delle forze infernali in arrivo sulla terra. Un esperto di forze oscure li avvisa, però, che si devono fare altre ricerche perché il male non è ancora debellato. Infatti viene trovato un diavoletto, Hellboy, che viene allevato dal professor Trevor "Broom" Bruttenholm, esperto di occultismo. Il diavoletto intanto cresce, si innamora di Liz, una ragazza dotata di poteri paranormali, e collabora con un'agenzia governativa americana per combattere il male nel mondo.