Un uomo prende in ostaggio gli occupanti di un autobus e minaccia di far scoppiare una bomba se non viene chiamato immediatamente il vicesindaco Zheng Gang. Sembra che l’unica intenzione del pazzo sia quella di accusare il politico di crimini imprecisati prima di farsi esplodere in diretta. Ad assistere all’attentato è presente Jianming, un poliziotto che viene incaricato del caso, che è però anche il figlio d’adozione del vicesindaco con il quale non ha un buon rapporto. Le indagini fanno scoprire all’uomo i rapporti ambigui tra il padre ed il presidente del gruppo industriale più potente della città, che sembra in qualche modo implicato nell’incidente. Grazie a una complicata rete di infiltrati da entrambe le parti la matassa pare sbrogliarsi e per Jianming quello che sembra solo un caso di corruzione si trasforma nell’indagine su un passato che ignora completamente.

Era da La locanda della felicità del 2000 che Zhang Yimou non rappresentava la società urbana contemporanea, e Under The Light girato nel 2019 ha dovuto aspettare ancora la bellezza di quattro anni per essere distribuito nelle sale cinesi. Il film nella versione distribuita è però il frutto di un compromesso a causa di tagli che lo accorciano di una trentina di minuti, dovuti a temi evidentemente sentiti come scomodi, primo fra tutti quello della corruzione dilagante nel Paese. Under The Light usa il genere noir per parlare del presente, non limitandosi infatti alla classica storia di gangster e poliziotti. Come nella tradizione del genere tutto si svolge in un paesaggio notturno che ha però come sfondo una città futuristica fatta di luci, con un’atmosfera simile alla Los Angeles di Blade Runner.

La rappresentazione della città fatta da Zhang Yimou è abbagliante quasi si trattasse di un casinò pieno di slot machine pronte a inghiottire denaro e vita. Chongqing dove è stato girato il film è una megalopoli da 32 milioni di abitanti, trasformata dal regista nell’immaginaria Jinjiang, che rappresenta non solo lo sfondo in cui si muovono i personaggi ma è essa stessa uno dei protagonisti. Al pari dell’opulenza dei film in costume anche il paesaggio urbano del noir nella visione di Zhang Yimou diventa un elemento narrativo chiave, bello e dannato in egual misura. Under The Light è senza dubbio una pellicola che denuncia la corruzione del potere ma è anche un film di genere e, più in generale una visione personale di cinema che lascia senza fiato per maestria e lucidità.