La copertina di Mistborn – The Final Empire
La copertina di Mistborn – The Final Empire

È la convinzione delle popolazioni delle Dominazioni che vivono sotto il giogo del Lord Reggente, costrette in schiavitù, mentre il potere è in mano a una minoranza, i nobili e il clero; solo un uomo, Kelsier, si erge contro il sistema, convinto che le cose possano essere cambiate. Ed è grazie alla sua volontà indomita che il cambiamento viene messo in atto, dando il via agli eventi che porteranno le profezie dei tempi passati, quasi dimenticate, a trovare compimento. Profezie oscure, il cui significato non è chiaro, ancora di più dato che sono state modificate perché si adempiano in maniera differente dal loro vero intento. Manipolazione effettuata da Rovina, un’entità capace di alterare qualsiasi scritto (tranne quelli incisi nell’acciaio), che fa leva sull’altruismo, sul presunto bene superiore, per liberare ciò che non deve essere liberato, che spinge a cedere il potere facendolo credere qualcosa di malvagio, portatore di terribili conseguenze per il mondo.

Il Campione sarebbe stato emarginato dal suo popolo. Eppure li avrebbe salvati.

I Terrisiani lo respinsero, ma lui era venuto a guidarli.

Non sarebbe nato da re, ma lo sarebbe diventato comunque.

Comandò re e, anche se non cercava un impero, divenne più grande di tutti quelli che erano venuti prima di lui.

Non mise al mondo figli, eppure tutta la terra divenne sua progenie.

Fu costretto ad andare in guerra per un malinteso – e affermò sempre di non essere un guerriero – tuttavia arrivò a combattere come ogni uomo.

Egli non era un semplice soldato. Era un vero comandante, un uomo che il fato stesso sembrava sostenere.

Lasciò rovina nella sua scia, ma fu dimenticato. Creò regni e poi li distrusse mentre ricreava il mondo.

Il futuro del mondo intero sarà sulle sue braccia.

Il Campione avrà il potere di salvare il mondo. Ma avrà anche il potere di distruggerlo. (11)

Come si nota, per il Campione delle Ere, ritenuto Salvatore delle Dominazioni, nelle profezie si usa il pronome neutro per non far intendere se debba essere uomo o donna perché come ogni profezia, il suo significato è chiaro solo quando essa si sta realizzando: le cose accadono sempre nel modo in cui non lo si aspetta, non importa quanto studio e attenzione sono stati riversati su di esse. Brandon Sanderson è stato bravo con la trilogia dei Mistborn a mostrare tutto questo, magnifico nel giocare con il lettore e a sorprenderlo, nonostante abbia messo sotto i suoi occhi tutti gli indizi necessari per giungere alla giusta deduzione.

Di carattere non meno epico sono le profezie create da Robert Jordan quando ha dato vita a la Ruota del Tempo, dove tutto gira attorno al Drago Rinato: una storia millenaria che vede l’eterna lotta tra caos e ordine, tra distruzione e preservazione, mostrando in un contesto fantasy ciò che viene raccontato da molte religioni, ovvero l’imperfezione, l’elemento destabilizzante che va a guastare la perfezione di quanto creato. Shaitan, il Tenebroso, è l’entità imprigionata dal Creatore che ricorda molto il Satana che la religione cristiana relega all’inferno, il nemico che secondo le profezie sarà sempre contrastato dal campione della Luce a ogni ruotare delle ere.

Jordan ha saputo creare un mondo ricco, focalizzando l’attenzione spesso sullo scavare in un passato dimenticato, perché la conoscenza delle origini è necessaria se si vuole dare adempimento al piano salvifico lasciato dalle profezie.

E accadrà che quanto gli uomini hanno costruito sarà distrutto, l'Ombra si stenderà sul Disegno delle Epoche e il Tenebroso poserà ancora una volta la propria mano sul mondo dei vivi. Le donne piangeranno e gli uomini si perderanno d'animo, mentre le nazioni della terra saranno ridotte a brandelli come stracci consunti. Non resterà più nulla

Eppure un uomo nascerà per fronteggiare l'Ombra, nascerà ancora una volta come nacque in passato e rinascerà di nuovo, per sempre. Il Drago rinascerà e ci saranno gemiti e digrignarsi di denti al suo avvento. Egli vestirà le genti di ceneri e stracci, e con la sua venuta spezzerà di nuovo il mondo, lacerando tutti i legami che lo mantengono unito. Come un'alba liberata dalle catene, egli ci accecherà e ci brucerà, ma il Drago Rinato si confronterà con l'Ombra nell'Ultima Battaglia e il suo sangue ci darà la luce. Lasciate scorrere le lacrime, o popoli del mondo. Piangete per la vostra salvezza.

-Il ciclo Karaethon: Le profezie del Drago, tradotto da Ellaine Marisé idin Alshinn, somma bibliotecaria alla corte di Arafel, nell'anno di grazia 231della Nuova Era, la Terza Epoca (12)