Ricapitoliamo: alla prima ufficiale di Harry Potter and the Cursed Child al Palace Theatre di Londra, intervistata sull’argomento J.K. Rowling ha risposto che la storia di Harry, con l’arrivo della nuova generazione, si chiuderà qui.

Una dichiarazione così drastica o sorprendente? Nessuno se lo aspettava?  Vi sentite davvero sconsolati e depressi all'idea?  Direi proprio di no,  per cui anche se tutti i giornali e i siti nazionali e internazionali ne stanno dando notizia come fosse chissà quale rivelazione, siamo tutti abbastanza smaliziati per prendere coi dovuti accorgimenti questa affermazione.

Ammesso e non concesso analizzando un attimo la dichiarazione parla di “storia di Harry”, il che significherebbe al massimo che Harry non sarà più il protagonista centrale delle storie ambientate nel mondo di Hogwarts, come già sta succedendo, penso ce lo immaginiamo tutti già dalla lettura della sinossi, in The Cursed Child. Considerato, poi, che a novembre uscirà il primo film della serie (perché come già vi abbiamo detto giorni fa, sembra che anche questi saranno tre capitoli) degli Animali Fantastici, dichiarare sabato 30 luglio 2016, ancora una volta, che con l’ottavo libro-opera teatrale si chiuderà la storia di Harry, a parere di chi scrive, lascia un po’ il tempo che trova.

Harry Potter and the Cursed Child è un’opera in due atti, per un totale di cinque ore. La sensazione è che possano aprirsi tante di quelle sinapsi dell’ispirazione che, come è già successo, potrebbe darsi che in un futuro neanche troppo lontano qualche nuova storia, che sia del passato (a mò di prequel) o del “futuro” ma sempre del mondo gravitante intorno a Hogwarts potremo sentir parlare ancora a lungo, malgrado Jo Rowling abbia anche detto di essere stata “provocata” dal materiale sottopostole da Jack Thorne (vero autore dell’opera teatrale, ndr).

Non ci resta che vivere l'attimo, e vedere cosa rimesterà nel calderone la strega della letteratura fantastica, quella che ci ha insegnato a dire

 Fatto il misfatto.