Life Zero è un progetto di Stefano Vietti, già co-creatore del fantasy bonelliano Dragonero con Luca Enoch, e Marco Checchetto, disegnatore Marvel di albi come Star Wars e Guardiani della Galassia (guida marvel.com). Il fumetto che ha unito i due sotto la bandiera della Panini Comics si compone di tre numeri, l’ultimo di recente uscita.

Tutto ha inizio con una nube tossica che colpisce la città di New Easton, nello stato di New York, trasformando i cittadini prima in morti, poi in zombi. Una squadra speciale di soldati americani deve fare irruzione in città per rintracciare il proprio capitano, Derek Shako, detenuto nella prigione di massima sicurezza per aver commesso un omicidio. Ma, si sa, situazioni speciali richiedono uomini speciali, e l’esercito non può fare a meno del suo uomo migliore per far fronte a questa crisi che rischia di espandersi a tutto il mondo.

Il capitano Shako, assieme alla propria squadra e alla ex-moglie, si troverà a muoversi per le vie della città popolata da zombi, alla ricerca della figlia.

Molte domande dovranno trovare risposta, e la troveranno, all’interno dei tre numeri di cui Life Zero si compone.

Stefano Vietti aveva già dato prova di grande abilità con l’ultimo numero di Dragonero Speciale, di cui ha curato la sceneggiatura.

Il Globo delle Anime

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Articolo di Simone Bonaccorso Giovedì, 4 agosto 2016

La recensione del terzo appuntamento annuale con lo speciale di Dragonero, fumetto fantasy edito da Sergio Bonelli Editore e creato da Luca Enoch e Stefano Vietti.

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Life Zero trascina il lettore in uno scenario distopico piuttosto conosciuto dai fan del genere, che non avranno perso il film con Will Smith, Io Sono Leggenda (2008), e ne avranno subito notato la somiglianza nell’inizio della storia.

Vietti, però, costruisce un’intera squadra di soldati, uomini e donne con sentimenti ed emozioni che vengono spediti all’interno della zona contaminata, facendoli crescere negli orrori che vedono e vivono e vi immerge il lettore, portandolo a identificarsi con essi.

I disegni di Marco Checchetto sono molto realistici, nudi e crudi, non risparmiano nulla a chi guarda. Carne putrefatta, morti, organi interni, tutto disegnato nei minimi dettagli con uno stile molto simile a quello della Casa delle Idee per cui Checchetto ha lavorato.

Un fumetto a cinque stelle tutto italiano. Un lavoro che per crudezza nella storia e nei disegni, nonché per la forte distopia concepita al suo interno, potrebbe ricordare due lavori del duo Mark Millar e Steve McNiven: Nemesis (2010) e Vecchio Logan (2008/09). Sicuramente, questo duo può fare strada. Se siete appassionati del genere distopico/postapocalittico non perdete Life Zero.