- Non credo che sappiano cos'è la pace.

- Il Comandante lo sa.

- È una ragazzina. Sono guidati da una ragazzina.

- … anche noi. 

La seconda stagione di The 100, uscita in America nel 2015 e arrivata da noi solo l'anno scorso, è da considerarsi di passaggio e di semina, l'anello di congiunzione tra l'introduzione al mondo ideato da Kass Morgan e tradotto in serie tv da Jason Rothenberg e i futuri sviluppi. Non per questo è da sottovalutare, anzi, è probabilmente il tassello fondamentale per comprendere le future stagioni, ben più della prima: si tratta di sedici episodi ben concepiti e ottimamente strutturati, in cui la storia si sviluppa in modo spesso inaspettato (sia nel bene che nel male, questa considerazione può pertanto mettere d'accordo riscontri soggettivi), non si sofferma sulle classiche tematiche da serie tv per ingraziarsi un solo target di spettatori e mantiene viva la tensione dello spettatore.

The 100, la serie, in breve (potenziale spoiler sulla prima stagione)

A novantasette anni da una guerra nucleare globale che ha sconvolto la Terra, la stazione spaziale chiamata Arca, composta da dodici stazioni minori, a causa dell'aumento della popolazione al suo interno e a causa del deteriorarsi degli impianti di riciclo decide che sia il momento di fare ritorno sull'amato pianeta. Non sapendo in che condizioni esso versi, tantomeno sulla sua effettiva abitabilità, i membri del Consiglio decidono di inviare sulla Terra cento delinquenti minorenni per verificarlo. Questi, di varia estrazione sociale, con un passato più o meno turbolento, dopo un rovinoso atterraggio dovranno trovare un modo per superare le differenze, unire le forze superare le insidie che la Terra metterà davanti… o meglio, i suoi abitanti.

Se inizialmente il problema sembrava essere costituito dai Terrestri, un popolo selvaggio con leggi arcane, che parla un inglese antico (il creolo, creato per la serie dagli esperti linguisti del Trono di Spade) Clarke e i propri amici scopriranno che Mount Weather, considerato il Santo Graal per ricominciare una nuova vita, non è ciò che il Cancelliere Jaha e i suoi consiglieri Marcus Kane e Abby Griffin credevano che fosse.

La sinossi 

La Seconda Stagione inizia con Clarke e i suoi amici segregati nel Mount Weather, un bunker ricavato all’interno di una montagna dove nessuno è al sicuro, specialmente i 100. Quando Clarke riesce a fuggire, darà inizio a una serie di eventi che porteranno a nuove alleanze e litigi tra amici. Ognuno è concentrato per la propria sopravvivenza e i nostri eroi si chiederanno fino a dove possono spingersi per salvare le persone che amano. Molti combatteranno, altri moriranno, tutto può succedere.

Dal libro alla serie tv, un commento sulla seconda stagione

Oltre ai sedici episodi che, vi accorgerete, si susseguiranno a ritmo incalzante, nutrita è la quantità di contenuti speciali anche nel formato DVD che, ultimamente, risulta sempre più scarno rispetto ad altre opzioni per l'home video.

Oltre alle scene tagliate (quasi una per episodio), se le gag e le papere in qualche modo ci ricordano che i protagonisti della serie, in realtà, sono normalissimi esseri umani, anche molto spiritosi, che stanno interpretando una parte, dall'altro lato abbiamo davanti professionisti di interessante talento, dai più noti come lo straordinario ed eclettico Isaiah Washington ad attori meno noti ma che, negli ultimi anni, hanno incrementato le loro opportunità artistiche.

Per quanto, inizialmente, la protagonista della serie possa sembrare Clarke, con il trascorrere delle puntate ci rendiamo conto di quanto il tutto sia un grande racconto corale, meccanismo che scatta se una saga viene realizzata con tutti i crismi, senza indugiare su dettagli inutili ma concentrandosi sullo sviluppo della storia, anche laddove si riscontrassero le necessarie differenze per una trasposizione televisiva rispetto ai libri (la seconda serie coincide con The 100 – 21). Non tanto per via della progressiva caratterizzazione di ciascun personaggio, quanto per il merito di Rothenberg e del cast tecnico di aver curato molto i dettagli, le sfaccettature, i luoghi e lo svolgersi degli avvenimenti. Indubbio è che abbiano indirizzato al meglio il cast nell'approfondire i rispettivi personaggi.

Se una storia è ben congeniata, l'immedesimazione o lo schieramento con un personaggio risultano più complessi: l'arcano problema di dove siano il bene o il male, anche qui, torna a mettere in dubbio qualche certezza. L'istinto di sopravvivenza, la lealtà, le alleanze, ciò che è giusto e ciò che è più facile, il passato che ha cambiato una persona, i pregiudizi, l'amore, la sete di potere, il desiderio di prevalere, le strategie, il bisogno di pace, il bisogno di lasciarsi alle spalle ciò che ha portato dolore, il non voler ripetere ancora errori: c'è un solo popolo o una sola persona buona? Chi è in realtà il più spietato? Il cambiamento è reale o le vicende e le nostre reazioni, anche le più inaspettate, ci mostrano ciò che siamo veramente?

Questi aspetti, oltre a emergere chiaramente durante la visione della serie, ci vengono raccontati nei contenuti speciali e, in parte, confermati dal Panel della San Diego Comic Con 2014 che vi suonerà un po' anacronistico, se la vedrete dopo l'intera serie, ma non per questo noioso.

Se siete arrivati fin qui, non vi resta che riprendere la serie dalla prima stagione e attendere le nostre prossime recensioni.

Valutazione tecnica

A parte la regolazione manuale della luminosità le qualità audio e video sono più che buone.

Extra

The 100: Unlocking the Mountain

The 100 Pre-Viz Stunts

2014 San Diego Comic Con Panel

Le Gag

Scene eliminate