Quest'anno a Lucca Comics & Games abbiamo incontrato Adrian Smith, uno dei più noti illustratori fantasy contemporanei. Dopo aver lavorato su Warhammer 40.000 alla fine degli anni ’80, ha realizzato diverse carte di Magic: The Gathering per Wizard of the Coast. Ha scritto e disegnato il fumetto Chronicles of HATE, per la Image Comics, ha lavorato al gioco da tavolo di Conan per la Monolith e ha stretto una solida collaborazione con CMON per cui ha illustrato Blood Rage, Zombicide, The Others – Seven Sins, Rising Sun, HATE e Cthulhu: Death May Die.

Adrian Smith ospite di Luk 4 Fantasy

Adrian Smith ospite di Luk 4 Fantasy

Articolo di Irene Grazzini Lunedì, 7 ottobre 2019

In collaborazione con CMON, Lucca Comics & Games celebrerà Adrian Smith con una mostra dedicata al Palazzo Arnolfini. L’illustratore farà parte del programma dell’Area Performance.

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Adrian Smith, in collaborazione con CMON, è stato ospite a Lucca Comics & Games, che lo ha celebrato con una mostra dedicatagli al Palazzo Arnolfini (la sua prima mostra in Italia, dopo l'esperienza di Parigi e in attesa della mostra in Russia del prossimo anno), e ne abbiamo approfittato per una breve intervista.

Come ha cominciato la sua carriera di illustratore?

Già a diciannove anni ero un illustratore freelancer, frequentavo molti workshop di settore. Poi mi sono trasferito in Scozia e ho lavorato per qualche tempo per una piccola compagnia, Fantasy Forge. Poi ho sempre preferito lavorare come freelancer, anche se al momento sto lavorando bene insieme a CMON.

Perché nelle tue illustrazioni hai scelto di evocare atmosfere così dark? Cosa vuoi esprimere con il tuo lavoro?

Mi piacciono queste atmosfere, anche un po' inquietanti e spaventose. Quello che voglio esprimere con il mio lavoro… forse proprio che c'è bisogno nell'illustrazione di queste atmosfere inquietanti.

Come è stata la tua esperienza di illustratore di carte di Magic?

In realtà non mi piaceva molto realizzare le carte, perché erano troppo piccole, ed è difficile condensare un'illustrazione in uno spazio del genere. Inoltre, non sono propriamente un amante della letteratura fantasy, pur lavorando su commissione su questo genere; se posso, preferisco leggere sci-fi.

Dopo i noti lavori su Warhammer 40k e Magic, ha cominciato a lavorare nel mondo del gioco da tavolo. Tra i suoi lavori su Zombicide, per esempio, si annoverano personaggi come abomini (tra cui Doom e Gloom) e alcuni sopravvissuti meravigliosamente disegnati. Come è illustrare un gioco da tavolo? È anche lei un giocatore?

Confesso che non ho mai giocato. Tuttavia nel settore dei giochi da tavolo mi piace lavorare, di solito in Cool Mini or Not mi lasciano libero di illustrare liberamente e di gettarmi nella creazione di personaggi e ambientazioni.

Sempre con CMON hai curato la grafica del gioco HATE, da cui hai realizzato anche un graphic novel, Chronicle of Hate. Da dove hai preso ispirazione? E cosa ne pensi del crescente interesse del pubblico per le graphic novels?

L'ispirazione è venuta dalla mia testa. Chronicle of HATE è un progetto che ho iniziato per me, mettendo le tavole su facebook, poi Image Comics mi ha contattato. Per quanto riguarda la moda crescente delle graphic novels… ne sono contento.

Nella sua opera ritiene che sia più importante la storia o la veste grafica?

Chronicle of HATE all'inizio doveva essere solo arte visiva, senza dialoghi, la storia si snodava solo attraverso le immagini. Poi le parole le ho inserite successivamente, soprattutto per l'editore, ma per me la pittura era già dialogo.

In Chronicle of HATE ho creato un eroe in un mondo ostile, uno schiavo che scappa, tormentato da sogni che riguardano la Madre Terra, e vive un sacco di cupe avventure. È più che altro un eroe per caso che si muove in un'ambientazione post-apocalittica, malevola, piena di persone che si odiano… ma io la trovo divertente da esplorare. La storia forse non è originale, ma è il modo in cui l'ho disegnato che è importante.

Che tecnica di illustrazione utilizzi di solito?

Un po' tutte, comunque disegno a mano.

Quali sono i tuoi progetti futuri?
Sto lavorando al libro 3 di Chronicle of HATE, che sarà un prequel, e di sicuro continuerò a lavorare nel settore dei giochi da tavolo. 
E infine… come si chiama il tuo cane nella foto?

Goblin!