Arriva al cinema soltanto il 2, 3 e 4 dicembre I figli del mare, colossal d'animazione dello Studio 4°C che ha richiesto cinque anni di lavorazione e centinaia di animatori.

Dopo City Hunter. Private eyes e Weathering with you Nexo Digital e Dynit concludono la  Stagione degli Anime al Cinema con la pellicola diretta da Ayumu Watanabe. Il film, tratto dal manga di Daisuke Igarashi, è arricchito dalle musiche composte da Joe Hisaishi, storico collaboratore dello Studio Ghibli.

Con Kenichi Konishi (Tokyo Godfathers, La Storia della Principessa Splendente) come direttore dell’animazione e character designer, I figli del mare racconta la storia di Ruka, liceale ribelle, che viene esclusa dall'attività del club per l'intera durata delle vacanze scolastiche; fortemente annoiata, la ragazza decide di visitare il padre all’acquario dove lavora. Qui farà uno strano incontro con Umi (mare) un ragazzo straniero che sembra cresciuto fra strani e straordinari segreti. Affascinata dal suo modo di nuotare, che lo fa sembrare un uccello in volo, Ruka si trova, suo malgrado, a far parte di un complesso ingranaggio più grande di lei. Nel contempo, tutto il mondo è sconvolto da un'anomalia mai vista prima: tutti i pesci stanno scomparendo.

Il nostro Simon Saretto ha visto il film in anteprima a Lucca Comics & Games 2019:

I figli del mare

I figli del mare

Articolo di Simon Saretto Lunedì, 2 dicembre 2019

La recensione de I figli del mare, film d'animazione di Ayumu Watanabe con le musiche di Joe Hisaishi. Nelle sale solo il 2, 3 e 4 dicembre.

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Sinossi

Ruka è una studentessa che vive con la madre. Appassionata di pallamano, viene esclusa dalla squadra il primo giorno di vacanza. Furiosa, decide di andare a fare visita al padre nell'acquario in cui lavora. Qui, ha modo di conoscere Umi, che sembra avere il dono di poter comunicare con gli animali marini. Ruka ne rimane affascinata. Una sera, però, cominciano a verificarsi eventi soprannaturali.