Playmobil – The Movie è il film sugli omonimi giocattoli di Lino DiSalvo, alla sua prima esperienza come regista. Prodotto da On Animation Studios e distribuito in Italia da Notorious Pictures, la pellicola annovera nel proprio cast originale Anya Taylor-Joy (la voce di Brea di Dark Crystal: la resistenza) e Gabriel Bateman (Lights Out – Terrore nel buio), rispettivamente nei panni dei protagonisti Marla e Charlie. Ma a dare la voce a uno dei personaggi animati troviamo anche una vecchia conoscenza dei fan di Harry Potter: Daniel Radcliffe. L'ex-maghetto dà la propria voce all'agente segreto Rex Dasher.

Tra le voci italiane, invece, troviamo il rapper J-Ax nel ruolo del cattivo Imperatore Maximus e la voce delle sigle animate Cristina D'Avena in quello della Fata Madrina.

Un assaggio della trama

Marla e Charlie sono due ridenti fratelli che giocano sempre insieme con i loro giocattoli Playmobil preferiti. Lui è un vichingo grosso e muscoloso, mentre lei un valoroso cavaliere in armatura scintillante.

Finite le superiori, Marla si prepara ad andare al college, ma prima, come molti suoi coetanei, è desiderosa di viaggiare ed ha da poco ottenuto il passaporto. Deve solo convincere mamma e papà a lasciarla partire.

Se non fosse che la vita ha altri piani. Dopo un brutto incidente, i genitori dei due non tornano a casa e Marla è costretta ad abbandonare i propri sogni, crescere in fretta e prendersi cura del fratello. Charlie, invece, non vede l'ora di tornare a giocare con la sorella come facevano un tempo e la trascina al museo del giocattolo, dove i due vengono trascinati nel mondo Playmobil da una magia.

Un mondo piccolo, ma troppo vasto

Nonostante il film inizi come un normale live-action, una volta che i protagonisti entrano nel mondo dei Playmobil il tutto si trasforma in una pellicola di animazione, per poi riprendere il proprio "aspetto" solo sul finale. Nonostante i disegni e le animazioni siano piacevoli, la pellicola risulta carente sotto molti punti di vista.

La trama è banale, persino per un film dedicato solo al target dei bambini che giocano con i Playmobil. I protagonisti sono dei copia e incolla di altre storie simili, dove fratello e sorella affrontano una qualche avventura, vengono separati, si ritrovano, si perdono di nuovo e così via finché non si torna a casa. Fino alla fine non prendono mai in mano la situazione, lasciandosi trasportare su e giù dagli eventi e dai personaggi intorno a loro. Che non se la cavano meglio, puntando su qualche battuta e situazione comica, piuttosto che sull'originalità.

Inoltre, l'ambientazione è un insieme disomogeneo di tutte le ambientazioni dei giocattoli della casa produttrice. Un mix senza pretese di pirati, gladiatori, vichinghi, spie, fate e unicorni. Tutto a misura di Playmobil.

Aggiungiamo il fatto che gli intrecci sono caotici e servono quasi solo a poter fare azioni straordinarie e pose cool, inserire canzoni e qualche scena toccante.

Il doppiaggio italiano

Come per la trama, i dialoghi sono banali e scontati. Inoltre, la scelta di inserire J-Ax nel ruolo dell'Imperatore Maximus fa sì che il cattivo abbia un forte accento, come quello del rapper che non è stato smorzato da alcun tentativo di dizione. Dubbia anche la scelta di adattare i dialoghi dell'Imperatore con uno slang più da strada e parlato da ragazzi decisamente fuori target per questo film.

L'altra ospite speciale del film se la cava decisamente meglio. Cristina D'Avena, che dà la voce alla Fata Madrina, è una scelta azzeccata per quel ruolo e la canzone da lei cantata riporta alla mente le sigle dei cartoni animati, riuscendo a coinvolgere anche i più grandi.

Per concludere

Tirando le somme, Playmobil – The Movie intrattiene, ma non diverte. La varietà e la vastità di ambientazioni e personaggi possibili non vengono sfruttate dalla produzione, che punta su una trama sicura e banale, invece di provare a stupire il proprio pubblico. Le canzoni sono simpatiche, ma non sempre interpretate al meglio. La pellicola diventa un'occasione poco sfruttata e una prova deludente.