Il dipinto originale del pittore Josef Madlener, che pare ispirò a J.R.R. Tolkien il personaggio di Gandalf, creduto perduto, è ora stato ritrovato e sta per essere messo all’asta da Sotheby’s.

Nella sua biografia su Tolkien, Humphrey Carpenter raccontava i dettagli del viaggio compiuto in Svizzera nel 1911 dal professore.

“Prima di tornare in Inghilterra, Tolkien acquistò alcune cartoline illustrate, tra cui la riproduzione di un quadro di un artista tedesco, J. Madlener (1881-1967, autore di diverse illustrazioni su libri per bambini).

Il suo titolo è Der Berggeist (Lo spirito della montagna) e raffigura un vecchio con una lunga barba bianca seduto su una roccia sotto un pino, con indosso un cappello rotondo a tesa larga e un lungo mantello. Sta parlando a un cerbiatto bianco che fruga con il muso tra le sue mani voltate verso l’alto, e ha un’espressione divertita e compassionevole insieme. In distanza si intravedono montagne rocciose (il proprietario attuale ha ricordato che le montagne usate per lo sfondo sono le Dolomiti).

Tolkien conservò questa cartolina con ogni cura, e molto tempo dopo scrisse, sul frontespizio della cartellina in cui la conservava, “Ispirazione di Gandalf”.

Questo dipinto, noto finora solo grazie alle riproduzioni sulla famosa cartolina, assunse un peso molto rilevante per gli studi tolkieniani. Un articolo dello studioso Manfred Zimmerman, dal titolo Le origini di Gandalf e Josef Madlener del 1983, prometteva ulteriori ricerche su questo “tesoro perduto” concludendo: “… per quanto riguarda l’originale, nessuno ha la più pallida idea di dove si trovi… forse sta a prendere polvere nella soffitta di qualcuno, privato degli onori e dei riconoscimenti che si è guadagnato”.

Secondo alcune indagini svolte dallo stesso Zimmerman il quadro potrebbe essere datato intorno agli anni Venti e a chi ha fatto notare la discrepanza tra le date, Carpenter ha puntualizzato che le sue affermazioni erano fedelmente basate sugli appunti scritti di pugno da Tolkien sulla busta che conteneva la cartolina e che lui riteneva rigorosamente autentici.

Nonostante la discordanza temporale di ben undici anni, oggi è comunque comunemente accettato il fatto che Tolkien venne in possesso di una copia in cartolina del dipinto intorno alla metà del 1920, più o meno nello stesso periodo in cui cominciava a raccontare ai suoi figli una fiaba che poi sarebbe diventata Lo Hobbit.

Il dipinto, che fino a questo momento ha fatto parte di una collezione privata, ha un valore che è stato stimato dalle 20mila alle 30mila sterline e verrà messo all’asta dalla prestigiosa casa londinese il prossimo 12 luglio insieme a due copie de Lo Hobbit, una copia di presentazione del Signore degli Anelli e due lettere autografe di Tolkien in cui è descritta l’origine del nome Bag End (Casa Baggins) e un’elaborazione dello Hobbit.