È stato un brusco risveglio per gli appassionati di fumetto, quando è arrivata la notizia della morte di Alfredo Castelli, noto come ideatore di Martin Mystère, autore e promotore di alcune delle idee più innovative del fumetto italiano.

Se infatti è facile ricordarlo per l'archeologo avventuriero in edicola dal 1982, bisogna ricordare che la fervida fantasia, curiosità e inventiva di Castelli lo hanno portato spesso a osare, sperimentare, pur rimanendo nel solco di una narrazione popolare e accessibile.

Io ricorderò con piacere la verve dei suoi Aristocratici, la multidisciplinarietà della sua gestione, insieme a Silver, della rivista Eureka! negli anni '80, nel quale gradito omaggio fu un manuale di scrittura di fumetti che tutt'oggi è considerato il punto di inizio della carriera di molti fumettisti. Ma sono giusto alcuni esempi di una carriera lunga e piena di soddisfazioni.

Disponibile e schietto negli incontri con il pubblico e con l'AMYS, l'associazione di fan di Martin Mystère, in qualsiasi occasione parlasse non poteva non risaltare una logorrea giustificata da un sapere quasi enciclopedico, capace di collegare argomenti apparentemente scollegati tra loro. 

Il sottoscritto e la redazione si uniscono al cordoglio della famiglia, amici e appassionati.