Le riprese del film, di cui avevamo dato notizia più di un anno fa (notizie/1526/), sono iniziate a Montreal, in Canada, alla metà di ottobre, sotto l’egida della Warner Bros.  

Se il nome della casa americana e il budget impegnato (si parla di circa 60 milioni di dollari) sembrano garantire una certa qualità alla produzione, qualche dubbio in più lo sia ha andando a vedere i nomi coinvolti: il regista è infatti Zack Snyder, un quasi esordiente che per il grande schermo ha sinora diretto soltanto il remake del 2004 dell'Alba dei morti viventi, film che ha registrato anche buone critiche, ma che non basta a rassicurare sulle doti di Snyder, mentre il protagonista principale, ovvero Leonida, sarà Gerard Butler, attore scozzese specializzato in pellicole d’azione e noto principalmente come protagonista maschile del secondo Tombraider; pare invece definitivamente tramontata, almeno secondo l’Internet Movie Database, la candidatura di Sienna Miller per il ruolo della Regina di Sparta, in favore della meno nota Lena Headey (Il gioco di Ripley, I fratelli Grimm).

Speriamo che la produzione riesca a rendere le particolari atmosfere dell’opera di Frank Miller, cosa che è riuscita benissimo, almeno secondo la maggior parte dei critici e degli appassionati, a Robert Rodriguez nella trasposizione su pellicola di Sin City. 

In realtà le fonti d’ispirazione per portare la vicenda della battaglia delle Termopili sul grande schermo non mancano certo; per esempio, oltre ai racconti degli storici dell’età classica, Erodoto innanzitutto, esiste il pregevole romanzo di Steven Pressfield, Le porte di fuoco, ma la Warner Bros, ha preferito scegliere l’opera a fumetti di Miller, decidendo di mantenere lo stesso titolo anche per il film. Alla base della scelta probabilmente il taglio che Miller ha dato alla vicenda nella sua versione del racconto; nel fumetto infatti, oltre all’ovvia analisi del coraggio e della forza di volontà dei protagonisti, e a una certa glorificazione delle virtù spartane, esiste anche un’analisi quasi ideologica del conflitto, che viene letto come la disperata resistenza dei greci, uomini liberi e razionali, contro la marea persiana rappresentante la tirannia.