I film della serie Guerre Stellari sono ormai da anni molto più di una serie di pellicole, ma piuttosto un vero e proprio fenomeno di costume. Ogni nuova uscita legata all'universo creato da George Lucas solleva un vero polverone mediatico, che negli ultimi anni è però spesso accompagnato da polemiche, in molti casi provenienti dagli stessi appassionati dei film. Ci si stupiva del perché un gruppo così strettamente legato alle nuove tecnologie, quale è la Lucasfilm, tardasse così tanto a ristampare in dvd la trilogia originale, e il motivo risiedeva probabilmente nell'intenzione di fare qualcosa di più di un semplice riversamento su supporto digitale. Così, nell'interregno tra l'uscita del secondo e l'attesa del terzo capitolo dei prequel, annunciato per il maggio 2005, si è finalmente trovato il tempo per l'uscita di questo cofanetto, contenente i tre film più un disco bonus, tutto di contenuti speciali.

Il cofanetto

Nel corso degli anni, vi sono state almeno quattro diverse versioni in videocassetta della trilogia originale, tanto che risulta difficile inventarsi qualcosa di nuovo nel design. Si sono persi nelle nebbie del tempo tanto la prima versione su vhs, dalle copertine bianche zeppe di refusi (“la più grande sagra di tutti i tempi”), quanto la più recente edizione pan & scan, in custodia multipla di colore azzurro. Nel 1997, l'Edizione Speciale riportò i film al cinema, con gli effetti speciali rifatti digitalmente e sequenze inedite, e il seguente cofanetto aveva già la poco solida struttura in cartone, dorata e riportante sulla costa il celebre casco di Darth Vader. Quella dell'attuale cofanetto in dvd è molto simile, con la differenza di essere argentata. Su un lato trova posto una versione in rilievo della primissima locandina, ovviamente ritoccata perché curiosamente non includeva Han Solo tra i protagonisti, mentre sul lato opposto c'è di nuovo il casco di Vader, ma in un'angolazione stravagante e incompleta, che lascia il dubbio se sia una licenza poetica o solo una brutta illustrazione. Le custodie dei singoli dischi sono molto pratiche, in linea con quelle di La minaccia fantasma e L'attacco dei cloni, con composizioni di copertina ancora una volta inedite.

In ogni custodia è presente un foglietto con i titoli delle tracce, tradotto con un'approssimazione imbarazzante. La Fox, messa alle strette da una petizione del vasto fandom italiano di Star Wars, ha detto che si tratta di refusi, e che ne fornirà versioni corrette a chi ne farà richiesta (per info: www.guerrestellari.net).

La scelta delle versione

La speranza di molti fan che sui dischi trovasse posto anche la versione precedente al restauro digitale è stata disattesa, perché Lucas ritiene l'Edizione Speciale del 1997 l'unica effettiva. Sono in molti infatti a non apprezzare particolarmente le modifiche fatte dal regista a posteriori, come il cacciatore di taglie Greedo che spara per primo ad Han. La sequenza è brutta visivamente, in quanto posticcia, e soprattutto smontava l'evoluzione del personaggio Han Solo, da poco di buono che uccide a bruciapelo a uomo di coscienza. Quando si è saputo che Lucas avrebbe ulteriormente rimaneggiato i film, autentico terrore è serpeggiato tra i fan, con rumors di intere sequenze girate ex-novo per dare coerenza all'esalogia finale, ma di fatto estranee ai film. Va detto invece come le nuove alterazioni vadano per fortuna nella direzione di correggere gli ultimi errori residui, e anche sistemare le scelte più dubbie dell'Edizione Speciale. Han e Greedo sparano ora quasi contemporaneamente, e il Jabba aggiunto in CGI è stato ridisegnato, risultando più credibile. In L'Impero colpisce ancora, la prima apparizione dell'Imperatore, con fattezze diverse da quelle effettive di Il ritorno dello Jedi, è stata sostituita da un nuovo dialogo, in cui appare l'attore Ian McDiarmid, che dà il volto al personaggio sia nel terzo film che nei prequel. Massimo Foschi, voce originale di Lord Vader, ha doppiato la nuova sequenza, che risulta così meno fastidiosa pur essendo inedita. Scompare anche un altro elemento che aveva suscitato polemiche, ovvero le urla di Luke quando si getta nell'abisso di Cloud City: il suo è un suicidio volontario, non ha senso che strepiti come chi cade accidentalmente. Il ritorno dello Jedi ha in sé la modifica più temuta, e purtroppo effettiva. Compare Naboo nel festeggiamento finale (praticamente innocuo), ma Sebastian Shaw, che interpretava l'Anakin redento, viene sostituito da Hayden Christensen, con un ghigno odioso sulla faccia che uccide la poesia della scena. Lucas, nel commento al film, spiega come Obi-Wan e Yoda abbiano imparato a unirsi alla Forza senza perdere la propria individualità, così hanno permesso al redento Anakin di riprendere i panni del giovane che era prima della caduta.

Valutazione tecnica

Ciò che salta agli occhi è la straordinaria qualità video e audio, soprattutto se consideriamo che si tratta di pellicole con più di vent'anni. Ripulito il negativo, le immagini sono di una limpidezza che le vecchie e amate versioni vhs anteriori al '97 non possono più restituirci. La compressione è praticamente priva di errori, se si esclude strani lampi rosa nelle scene di battaglie a colpi di blaster. Sul versante opposto, però, il trattamento dei colori migliora anche effetti speciali relativamente datati, come i contorni troppo marcati (frutto della composizione ottica) nella scena in cui Luke affronta il rancor nel palazzo di Jabba. Il doppiaggio originale italiano è stato mantenuto, ed è quasi sempre in mixaggio perfetto con gli altri elementi. Anche l'adattamento dell'audio nel dolby 5.1 ha la sua efficacia, tanto da non farne quasi percepire l'artificiosità. Sui menù animati non si è badato a spese, e per quanto possano sembrare un inutile spreco di effetti speciali, colpiscono favorevolmente per la loro qualità. Ogni disco contenente un film ha tre menù diversi, ognuno rappresentante un differente pianeta, scelti casualmente al caricamento. Oltre all'audio originale e in italiano, è presente il commento di George Lucas, dell'attrice Carrie Fisher, del sound designer Ben Burtt e del supervisore degli effetti speciali Dennis Muren, a cui si aggiunge nel secondo capitolo il regista Irvin Kershner. Si può scegliere tra il commento, ovviamente in inglese, oppure semplicemente i suoi sottotitoli: per quanto la traduzione non sia perfetta, permette di ascoltare i dialoghi del film dando di tanto in tanto una scorsa a quanto dicono gli autori.

Extra

In proporzione alle sovrabbondanze di contenuti speciali a cui ci hanno abituato i dvd di molti blockbuster, tutto sommato un solo disco per tre film sembra poco. La scelta è probabilmente in favore della qualità piuttosto che della quantità, visto che tra tutto il (comunque ricco) materiale, non si trova nulla che rischi la definizione di superfluo. Il piatto forte è il documentario Empire of dreams, che presenta in oltre due ore di interviste e materiale inedito la storia cinematografica della trilogia, dal concepimento da parte di Lucas fino al successo planetario. Si sospetta in alcuni momenti una discreta faziosità del documentario, per esempio nell'ignorare completamente le dispute con il responsabile degli effetti speciali di Una nuova speranza John Dysktra, il suo abbandono della ILM in favore di Battlestar Galactica e la causa legale che ne seguì, ma la spiegazione più ovvia è una scelta di sintesi. Le tre featurette riguardano rispettivamente lo sviluppo dei personaggi, della spada laser e le influenze della trilogia sui cineasti successivi. Più interessante per i legami con il resto del cinema è probabilmente quest'ultima, in cui intervengono Peter Jackson, James Cameron, Ridley Scott e Lawrence Kasdan, anche se sarebbe stato curioso sentire anche l'opinione di più giovani fanatici starwarsiani come Kevin Smith. Vi sono poi brevi anteprime del videogioco Star Wars – Battlefront, di Episodio III, e trailer televisivi e cinematografici d'epoca. Da non trascurare la galleria delle immagini, che permette un'ulteriore occhiata nel dietro le quinte dei film, corredata da ironiche didascalie.