Le dichiarazioni di Universal Pictures sul nuovo film della Mummia, che non sarà un seguito dei primi due ma una sorta di rivisitazione, cominciano ad avere un senso (notizie/6356). Circolano in rete notizie davvero succose sulla trama, e qualche dichiarazione dei protagonisti.

I fan e i puristi possono stare tranquilli: pare che non rivedremo al cinema un rifacimento con attori più ganzi, pupe più scosciate e un milione di effetti speciali in più della prima pellicola.

Sappiamo già che il protagonista Rick O’Connell continuerà ad avere l’ironia e i pettorali di Brendan Fraser, e ora potrebbe aggiungersi al cast anche Rachel Weisz, nei panni dell’egittologa pasticciona Evelyn Carnahan nei primi due film. Ricordiamo che nella Mummia: il ritorno, Evelyn era la moglie del protagonista, con tanto di prole al seguito (il piccolo Freddie Boath era Alex).

Il sito francese ecranlarge.com ha intervistato la bella attrice al recente Festival del Cinema di Deauville, dove la Weisz stava promovendo The Fountain (film/6333/). Pare che Rachel abbia per le mai una prima versione del copione del nuovo film, ma che non abbia ancora avuto occasione di leggerlo. Se dovesse essere interessata, comunque, non si parla di farne parte prima dell’estate prossima.  

Ma di che racconterà mai questo copione?

Già qualche mese fa Fraser aveva lasciato trapelare un suo possibile coinvolgimento in un film sulla Mummia, per poi affrettarsi a dire che non c'era nulla di ufficiale. Ora, dato che è certa la sua partecipazione, è probabile che quello che si è lasciato scappare allora non fossero proprio tutte stupidaggini.

Si diceva che il nostro mascelluto protagonista questa volta sarà dalle parti della Cina (l’Oriente va di gran moda, vedi terzo film sui pirati: notizie/6317/). E la mummia in questione altri non sarà se non quel Qin Shihuangdi imperatore strafamoso in tutto il mondo, fra le tante cose per lo straordinario lascito di un esercito di terracotta. Ci sarebbe quindi da aspettarsi un'armata di ben settemila guerrieri non morti, o qualcosa del genere.

L'armata di Qin Shihuangdi, da un'immagine di Wikipedia
L'armata di Qin Shihuangdi, da un'immagine di Wikipedia
Non ce ne vogliano gli archeologi, sappiamo l’enorme importanza storico-antropologica che riveste l’esercito di Qin Shihuangdi, ma vedere animarsi in un film fantastico quelle meravigliose statue, ci sembra un’idea accattivante e originale, almeno per il cinema hollywoodiano.

Il mausoleo dove sono custoditi i guerrieri di terracotta si trova a Xi'an, nella Cina occidentale. È una delle tombe più grandi mai costruite, è famoso come le Piramidi e viene a buon titolo chiamato "l’ottava meraviglia del mondo". È una scoperta molto recente, dato che risale al 1974, e c’è chi pensa che non sia stato riportato tutto alla luce. In effetti negli ultimi anni sono emersi più di cinquantamila cimeli storici, come una carrozza di bronzo scoperta nel 1980.

Finora sono stati trovati nelle varie fosse 7000 guerrieri di terracotta, in origine attrezzati con armi vere (ne sono state trovate poche), oltre 100 cavalli, servi, consiglieri, concubine, oggetti di vita quotidiana e carrozze in legno.

Qin Shihuangdi (nato col nome di Ying Zhen) è vissuto nel III secolo a.C. ed è stato il primo e unico imperatore della dinastia Qin, nonché colui che per primo ha unificato la Cina. Nientemeno.

Oltre a essere un personaggio storico di enorme importanza e carisma, è responsabile della costruzione di un’altra cosuccia, anche lei un tantino famosa: la Grande Muraglia, unica opera dell’uomo visibile dallo spazio.

Altro che sacerdoti egizi.

 

Per la regia del film è stato fatto il nome di Joe Johnston (Jurassic Prak IV), mentre la sceneggiatura è opera di Alfred Gough e Miles Millar, autori di Smalville. Le riprese non sono ancora iniziate, ma si parla dell’anno prossimo. Del cast potrebbe tornare a far parte anche Oded Fehr, nei panni di Ardeth Bay (notizie/6103/).