Dopo aver dato vita alla storia delle origini del gruppo, lo sceneggiatore dei Fantastici 4 e Silver Surfer, Don Payne, un appassionato di lunga data dei fumetti del gruppo, ha lavorato per compiere il passo successivo all’interno della serie. “Volevo che questo film fosse uno di quei rari sequel migliori dell’originale, con più emozioni, dramma, umorismo e azione”, sostiene Payne. “Desideravo anche esplorare approfonditamente a che punto si trovano i personaggi nelle loro vite. Sono sicuramente in migliori condizioni economiche, ma devono anche convivere con il lato negativo della celebrità. Sue e Reed stanno facendo progressi e cercano di sposarsi. Ben e Alicia si godono il fatto di essere una coppia felice, mentre Johnny hai i suoi problemi personali. Così, stanno accadendo delle cose importanti a questi personaggi e nei loro rapporti. Ma io sono emozionato soprattutto per lo spessore che viene aggiunto alla storia grazie a Silver Surfer”.

I Fantastici 4 e Silver Surfer attinge ad un mix di storie diverse tratte dai fumetti dei Fantastici Quattro, ma presenta anche nuovi personaggi e sviluppi narrativi. “Il film prende spunto dalla prima apparizione di Silver Surfer in Fantastici Quattro 48-50”, rivela Payne. “Ma utilizziamo anche degli elementi narrativi di Fantastici Quattro 57-60, in cui Silver Surfer incontra il dottor Destino. Inoltre, ci sono un paio di momenti ispirati alla recente serie Ultimate Extinction”.

Ma il pezzo forte del film, da cui prende avvio tutta la storia, è il fantastico ‘Matrimonio del secolo’. Conosciute da diverse generazioni di appassionati di fumetti, le nozze tra Reed Richards e Sue Storm, mostrate per la prima volta nel 1965 nel terzo Fantastic Four King Size Annual, sono l’equivalente fumettistico dello storico matrimonio tra il Principe Carlo e Lady Diana. 

I preparativi per l’evento vengono rovinati dall’arrivo di Silver Surfer, quando delle misteriose anomalie iniziano ad avvenire sulla Terra, provocando notevole distruzione, e i Fantastici Quattro sono chiamati all’azione.

La trama e lo sfondo riflettono anche gli orizzonti globali dei Fantastici Quattro. Mentre il primo film era interamente ambientato nella città natale del gruppo, New York, il sequel si svolge su un palcoscenico internazionale. Spiega lo sceneggiatore Don Payne: “E’ importante, perché i Fantastici Four stanno fronteggiando una minaccia globale, non solo nei loro confronti o di New York, ma dell’intero pianeta. Questa volta, stiamo dipingendo il nostro quadro su una tela molto più grande”.

“Molti film tratti da fumetti usciti recentemente sono ambientati in un’unica città e in un posto solo”, nota Tim Story. “La cosa importante di questa serie è che i Fantastici Quattro viaggiano molto. Sembrano quasi degli esploratori e dei viaggiatori, piuttosto che dei supereroi. Loro vanno a Shanghai e poi in tutta Europa. E’ uno degli elementi più affascinanti del fumetto, che noi volevamo sfruttare completamente, perché penso che sia quello che ci permetterà di distinguerci dalla concorrenza.