Francesco Falconi è senza dubbio uno degli autori fantasy italiani più noti del momento. Di origini toscane, nato a Grosseto nel 1976, risiede attualmente a Roma, dove svolge consulenza nell'ambito della telefonia di terza generazione e delle telecomunicazioni. Si è laureato in ingegneria delle telecomunicazioni nel 2002, all'università di Siena, ma una grande passione per la scrittura l’ha in seguito portato alla pubblicazione, per la Armando Curcio Editore, di Estasia - Danny Martine e la Corona Incantata (2006). Dopo il successo di quel primo volume in bilico tra fantasy per ragazzi e romanzo per adulti, ecco che per il mese di marzo 2008 (sempre per la Curcio Editore), l’autore si accinge a pubblicarne un seguito: Estasia – Il Sigillo del Triadema.

 

Tale, in breve, l’excursus che ha fatto di Falconi e della sua Estasia un nome e una saga di punta nella fantasy nostrana. Abbiamo perciò scambiato quattro chiacchiere con l’autore, per conoscerlo un po’ meglio e per capire quali sono i progetti futuri che ha in serbo per tutti i suoi lettori. 

Prima di ogni altra cosa, Francesco, bentornato su FantasyMagazine. E grazie per aver accettato di scambiare quattro chiacchiere con noi. Iniziamo questa nostra intervista chiedendoti: chi è Francesco Falconi? Quando ha iniziato a scrivere? E che cosa?

Un saluto a tutto lo Staff di FantasyMagazine e ai suoi lettori. Chi è Francesco Falconi? Oddio, domanda alquanto complicata. Un ragazzo che negli ultimi anni ha viaggiato un po’ troppo per lavoro in diverse città della Toscana e nel Lazio, fino a trovare stabilità (forse) a Roma. Una persona che adora nutrirsi di fantasia, unico rimedio per re-inventare un sorriso quotidiano. Uno come tanti che ama l’ironia ma che troppo spesso si trova travolto dalla frenesia e dagli isterismi che lo circondano. Insomma, uno come tanti.

La passione per la scrittura è nata nello stesso momento in cui ho iniziato a leggere. Scrivere per me è una forma d’arte creativa espressione del mio essere più intimo. Il che comprende la creazione di romanzi, di piccoli post giornalieri sul mio blog oppure di  storie brevi o appunti. Ecco il mio problema: amo troppo scrivere ma odio quasi tutto di ciò che scrivo.

Estasia – Danny Martine e la Corona Incantata è il tuo primo romanzo, edito dalla Armando Curcio Editore nel 2006. Sappiamo che a marzo 2008 uscirà il secondo volume della serie, intitolato Estasia – Il Sigillo del Triadema, che continua la storia là dove questa si era interrotta. Francesco, cosa puoi dirci di questa nuova impresa letteraria? Come hai affrontato la stesura di questo romanzo? È cambiato qualcosa rispetto al primo volume di Estasia?

Estasia – Il Sigillo del Triadema ha una storia per certi versi più complicata del primo volume. Estasia – Danny Martine e la Corona Incantata nasce nel lontano 1990, dall’idea di un semplice ragazzo di 14 anni, senza pretese ma solo con il desiderio ardente di raccontare il “suo” mondo fantastico. Il proseguo della saga non può prescindere dalla consapevolezza di una scrittura più matura e dalle aspettative dei

Estasia di Francesco Falconi
Estasia di Francesco Falconi
lettori. Ho deciso di seguire comunque la strada della libera creatività, ma sono stato più intransigente con me stesso. Non ho dato nulla per scontato, non mi sono permesso sconti. L’obiettivo primario era fornire una storia più curata a livello stilistico e con una trama decisamente più complessa della precedente.

Ho cercato al massimo di evitare esondazioni creative per rispettare la linea base di Estasia. Ciò implica uno spirito sarcastico e pungente con una critica sottile verso il nostro mondo, senza risparmiare allusioni allo star system, all’egemonie economiche e sociali, fino a temi scottanti come la pena di morte, le imposizioni religiose e filosofiche e i problemi giovanili. Ma Estasia è un mondo di colori, per cui l’ironia di Bolak saprà strappare ancora una volta un sorriso ai lettori. Un’avventura ricca di fantasia, colpi di scena e nuovi personaggi. Tuttavia, anche un libro caratterizzato da una vena meno ottimistica della precedente storia, specie nel finale con la tragica scomparsa di un personaggio molto amato della saga.

Restiamo sui tuoi romanzi. Dicci, come vengono alla luce? Come li progetti? Quanto metti di tuo in un libro? Personaggi, situazioni, modi di vedere e interpretare le cose che ti circondano…  Quanto ti rispecchia, per esempio, Estasia? E, per concludere, stai lavorando su qualche nuovo progetto?

Negli ultimi anni, l’approccio alla prima stesura è cambiato radicalmente. Estasia 1 prende spunto da uno storia scritta da un ragazzo di 14 anni, per cui la sua struttura ha fatto perno su qualcosa di già esistente.  Operazione niente affatto banale, in quanto era alto il rischio di cadere nella confusione e rendere il romanzo non omogeneo (cosa evidenziata da alcuni lettori). Adesso ho una metodologia più pragmatica e seguo dei precisi schemi di lavoro. Prima di iniziare la stesura di un libro, impiego circa due mesi per costruire trama, storyline e scheda dei personaggi. Solo dopo che ho in mano un package sostanzioso e convincente mi accingo alla prima stesura.

Un libro non può che rispecchiare le mie idee ed emozioni: se così non fosse avrei scritto qualcosa di artificioso e poco credibile. Il mondo che mi circonda e gli eventi dei nostri anni vanno a tessere la trama dei miei romanzi in modo del tutto naturale. Proprio per questo, amo scrivere fantasy moderno contaminato dall’attualità.

L'autore
L'autore
Estasia – Il Sigillo del Triadema è un libro  più vicino alle mie idee, in quanto è stato scritto nel 2007. Un romanzo che vuole accendere luci su alcune tematiche, senza però imporre alcuna ideologia in modo intrusivo.  A volte mi sono divertito a estremizzare alcuni personaggi prendendo in giro me stesso. Ho molti progetti in ballo. In primis, la promozione del secondo volume di Estasia: un tour di presentazioni che solo nei mesi di marzo e aprile toccherà alcune città del centro Italia come Grosseto, Monterotondo, Roma e Perugia. Una promozione che si estenderà anche ai canali virtuali come il blog di Estasia, per vincere copie del romanzo e leggere capitoli inediti.

In cantiere ho anche un nuovo romanzo fuori dalla saga di Estasia, ogni tanto ne parlo sul mio blog con il nome in codice “Pro.fi.el.”. Infine sto progettando un nuovo libro, e l’idea è di scriverlo a quattro mani con una scrittrice fantasy italiana. Con questa persona, su cui mantengo l’assoluto riserbo, stiamo già progettando il mondo.

Ora una domanda classica in queste nostre interviste per FantasyMagazine. Il fantasy in Italia e il suo graduale ma costante invadere le librerie. Cosa ne pensi di questa fioritura? Leggi autori fantasy italiani? Credi ci sia stata una svolta nella produzione nostrana?

Senza dubbio negli ultimi anni il fantasy sta vivendo un periodo d’oro, sia nel campo cinematografico che letterario. Questo è un bene, in quanto finalmente la letteratura fantastica sta uscendo dal concetto di nicchia per espandersi a una massa di lettori più ampia. Credo tuttavia sia assolutamente prematuro e fuori luogo parlare di una svolta epocale. Il fantasy stenta a uscire dalla classificazione generalista di letteratura di serie B, anche i se numeri danno contro questo concetto anacronismo e classista, e soffre ancora di pregiudizi di esterofilia.

Le stesse case editrici, benché siano più aperte verso gli esordienti italiani, muovono passi cauti e raramente si lanciano allo sbaraglio. Ovvio, sto parlando di case editrici medio grandi, escludendo le auto pubblicazioni o l’editoria a pagamento, che meriterebbero un discorso a parte.

Concludendo, Francesco, ti ringrazio per aver accettato di parlare con noi e con i nostri lettori. Resta l’ultima domanda, quella che sempre chiude queste interviste. Ti andrebbe di rivolgere un consiglio a chi spera un giorno di vedere una propria opera in libreria? Per te, un esordiente in cerca di editore cosa dovrebbe fare? Come comportarsi?

La ricetta per tentare la strada della pubblicazione consta dei soliti ingredienti, non aggiungerò nulla di sconosciuto: leggere molto e spaziare su vari generi, sviluppare una capacità di analisi e critica verso le proprie opere con tanta pazienza e costanza, evitare revisioni frettolose e superficiali, cercare di recepire e metabolizzare qualche buon consiglio senza illudersi di avere un best seller nel cassetto. Una volta che il testo è stato scritto e corretto più volte, lasciarlo fermentare qualche mese per raggiungere un distaccamento oggettivo: un’ulteriore lettura rivelerà punti critici prima ignoti. Evitare di farlo leggere ad amici e parenti, nella fase delle stesure non occorrono incoraggiamenti ma stroncature e sorgenti di dubbi.

Infine, scegliere accuratamente le case editrici che hanno in essere collane coerenti con la nostra opera e contattarle con una sinossi o una scheda. Ulteriore ingrediente: una buona dose di fortuna. Non è detto che se hai scritto un buon libro possa rientrare nel piano attuale della casa editrice, ma se è di qualità ed è un prodotto commerciabile prima o poi troverà una collocazione.

Infine una nota: la vera vittoria non è la pubblicazione del primo libro ma nel riuscire a convincere i lettori sul secondo.

Il sito ufficiale di Francesco Falconi è: www.francescofalconi.it