“Perdere la fanciullezza è perdere tutto. E’ dubitare. E’ vedere le cose attraverso la nebbia fuorviante dei pregiudizi e dello scetticismo.” Boris Pasternak. 

«Estasia non è solo un romanzo fantastico in bilico tra terre magiche e sortilegi. E’ un volo nel sogno, un viaggio all'interno di noi stessi, dove ogni percezione è viva e palpitante e dove anche l'impossibile diventa reale. Danny Martine è il Bianco Prescelto alla ricerca delle Nove Luci della Corona Incantata, capaci di svegliare la regina Darmha dal Sonno del NonQuando. Accompagnato da Coran, maestosa pantera alata, e dal simpatico lucertolone Bolak, attraversa il Regno dalle Nove Punte pronto ad affrontare ogni sfida. Ma Disperio, dagli abissi del Palazzo dell'Inverso, ostacola il suo cammino per raggiungere un potere ben più grande. Luce, Musica e paesaggi sconfinati, Pietre del Tempo, dell'Equilibrio e della Perfezione, amici sinceri e avventure mozzafiato al limite dell'incredibile... Estasia è un libro per ragazzi ma anche per adulti, che regala un messaggio liberatorio, trasmutando nella fantasia la realtà di ogni giorno e dipingendo l'Armoniosa Assonanza dell'immaginazione e della verità…» 

Sì, Estasia - Danny Martine e La Corona Incantata, del grossetano Francesco Falconi (classe 1976), è un romanzo per ragazzi e per adulti; un abile intreccio di meraviglia infantile e acuta analisi del mondo che ci circonda. E’ un volume piacevole, forse, all’apparenza – se non si scava in profondità tra quelle tante pagine –, una semplice e pregevole lettura per trascorre qualche ora in piacevole compagnia, specie nei primi capitoli, dove gli omaggi e i richiami a Michael Ende (1929 – 1995) e al suo romanzo capolavoro, La Storia Infinita, si fanno oltremodo fitti e precisi. Ma Estasia non è solo questo, non del tutto perlomeno. C’è di più. 

In Estasia si respira dell’altro, e la base stessa su cui poggia il romanzo – gli intenti di fondo, il messaggio – sono unici e originali, da non confondersi con i tanti richiami a grandi opere del passato e del presente letterario (come la già citata Storia Infinita, o l’inferno Dantesco). Lo si capisce nel capitolo intitolato Il Dubbio, e ancor più quando si arriva a contatto con l’Armoniosa Assonanza, chiave di volta di un palazzo eretto su emozioni sempre più vere e tangibili, viscerali. Da questo punto in poi, ogni richiamo a opere passate sfuma e si dissolve in un qualcosa di molto più autentico e personale. 

L’autore bambino (il romanzo fu iniziato da Falconi a soli quattordici anni), lascia il passo all’autore adulto, senza tuttavia perdere quella freschezza che aveva caratterizzato i primi capitoli. Quest’ultima è sempre lì, forse un po’ più nascosta, ma sempre presente. La meraviglia dell’infanzia si fonde e si stempera così con la sottigliezza indagatrice dell’età adulta, dando vita a qualcosa di ibrido ma pursempre piacevole alla lettura. 

E’ vero, alcune mancanze nel testo a volte si fanno evidenti, specie nella forma: quando a emergere è la scrittura del giovane autore quattordicenne, dallo stile non certo impeccabile (insicurezze nella punteggiatura ed eccessi nell’uso degli aggettivi), e dalle caratterizzazioni a volte affrettate. Questo accade anche col protagonista della storia, Danny, col quale si ha difatti l’impressione che tutto sia sempre certo, fattibile (in particolare all’inizio del libro, prima del capitolo Il Dubbio che riporta equilibro su tutto). Granitico nelle sue certezze, forte dell’incarico ricevuto dal saggio Cathbad e dalla regina Darmha, non teme né la morte che su tutto aleggia, né le conseguenze di un viaggio spesso incredibile, gravoso da sostenere per un giovane prescelto della sua età. A equilibrare il viaggio subentra tuttavia la rassicurante presenza di Bolak, idea vincente partorita dall’autore adulto, che si caratterizza molto bene e che rende con sapienza l’immagine del lucertolone simpatico, ingordo e chiacchierone. 

L’avventura non manca e le scene a effetto nemmeno; la trama man mano che si procede si fa serrata e spesso presenta guizzi notevoli. Estasia diventa così un gioco di fini contrappesi – infanzia ed età adulta, coraggio e arrendevolezza, lealtà e tradimento –, in un eterno equilibrio di piacevolezze letterarie e sincere spontaneità narrative che lasciano nel lettore tracce emotivamente profonde, fino all’imprevedibile finale aperto. 

Qui il mistero si infittisce, la scrittura si fa matura e precisa, l’atmosfera tagliente, l’ansia del lettore sempre più grande. E tuttavia, come se il momento non fosse ancora propizio per raccontarci “altro”, il libro termina… e non ci resta altro da fare che attendere davanti a un decimo, inquietante cancello, il proseguo di questa pregevolissima storia.