Un libro teso e appassionante sul tema dell’ingegneria genetica e delle sue implicazioni eticheLicia Troisi.

“Chi è l’Angelo della Morte? Quali terribili segreti si celano dietro la sua comparsa a Gothica? In una megalopoli di un possibile futuro, dominata dai membri dello Scisma e dal clero della Chiesa, Frederick Volk, presidente di una multinazionale dell’industria genetica, sta portando avanti un programma di manipolazioni genetiche su piante, animali e uomini. Sulle attività della Mimesis Corporation si addensano molti sospetti, ma occorre trovare le prove dei suoi abomini. Muovendosi tra esperimenti di chimerismo e xenotrapianti, in una ragnatela di interessi che coinvolge anche chi dovrebbe esserne immune, HelenaWolff indaga sulle attività di Volk, fino all’ultimo, definitivo scontro. A metà strada tra fantasy ed ecomafia, Gothica rappresenta una riuscita incursione in un territorio in cui la fantasia rappresenta un’inquietante anticipazione del nostro futuro.”

Lontani. Distanti. Nel tempo come nello spazio. Via da tutto quello che sono stati (per chi li ha letti) Estasia e Prodigium. Gothica: L’Angelo della Morte, il nuovo romanzo dell’autore grossetano Francesco Falconi, è un potente e violento pugno nello stomaco. Un romanzo conclusivo che cala questo scrittore nel buio più profondo. La prosa si fa più secca e viscerale, lo stile maturo e adulto.

I temi trattati aggiungono una nota cupa al romanzo, ma quest’ultima non è propriamente voluta. Non è quella che aleggia per tutte le 272 pagine del romanzo. Si percepisce a pelle, come una sensazione non espressa e volutamente fra le righe. Questa prende vita da sola, senza un motivo apparente. È, o almeno così l’interpretiamo noi, un senso di disagio per delle realtà di tutti i giorni, che tocchiamo con mano e che l'autore ha saputo trasmettere senza per forza di cose doverle “dire”.

Il merito va certamente all’ambientazione. Gothica potrebbe avere qualsiasi altro nome, di una qualsiasi altra città di oggi. Non c'è bisogno di spingersi molto lontano. Le sue verità e le sue menzogne esistono già, e Gothica potrebbe essere una nostra metropoli, con le sue illusioni, i suoi lustrini e le sue emozioni di plastica pronte per essere vendute al miglior offerente. L'incubo che avanza, lentamente, imperterrito e inesorabile: senza che nessuno di noi possa fare nulla per impedirlo. Sta scritto, verrebbe da dire. Qui come nel fato cui andiamo incontro.

I personaggi principali sono perfetto contraltare l'uno dell'altra. Helena è la donna dal temperamento ardente, che sa agire e imporsi. Padre Faust, per quanto tridimensionale, si crogiola forse troppo nei suoi dubbi e nelle sue incertezze. Helena è azione. Faust riflessione. Il contraltare perfetto. Ma c'è un ma. E il ma è che con questo lavoro si va oltre i personaggi e il contesto che è l'ambientazione. È evidente che l’autore non voleva mettere date. Non voleva, perché non era nei suoi intenti, perdersi nelle descrizioni di luoghi e tempi che, alla fin fine, non hanno ragione di esistere in un libro come questo (che in alcuni capitoli, pur col rischio di rallentare di molto il ritmo della lettura, sfocia nel saggio). Questa, tuttavia, è una storia che come vero protagonista ha i suoi contenuti. I messaggi. Le parole. Gli eventi.

Il vero protagonista è il monito che aleggia pagina dopo pagina in L'Angelo della Morte. L'effetto thriller e noir è un pretesto, come gli eventi e la storia, il contenuto in sé è il protagonista assoluto. Ciò che trapela dal nero più nero dell'inchiostro. La paura. Il dubbio. Il groviglio di emozioni contrastanti e l'abisso che separa e al tempo stesso avvicina scienza e fede.

Un romanzo complesso e adulto, da affrontare con un forte desiderio di andare oltre i soliti romanzi fantastici.