Il profilo della casa editrice

Lapis Edizioni è una casa editrice indipendente specializzata in letteratura per l’infanzia. Da oltre dieci anni pubblica libri per bambini e ragazzi differenziando il proprio catalogo per generi ed età. È nata con una proposta di divulgazione: guide turistiche pensate per i più piccoli, ma nel corso degli anni il catalogo si è ampliato e anche l'arte e la scienza, come la narrativa e l'illustrazione, sono diventati i suoi tratti originali e distintivi. Lapis ha un progetto editoriale di forte impronta culturale, caratterizzato da una attenta cura dei testi, da una selezione dei contenuti altrettanto rigorosa e da una costante ricerca grafica.

Indicazioni per l'invio dei testi

Qui di seguito riepiloghiamo le indicazioni per il corretto invio degli elaborati a questa casa editrice.  

La lettera di presentazione non è indispensabile. E non perché non sia importante il percorso personale o la motivazione di chi invia un progetto, ma perché ciò che conta, a prescindere da provenienza, studi, esperienze (o ‘nonostante’ queste), è la storia. Se funziona o se non funziona.

C’è tutto il tempo, poi, per conoscersi.

Una sinossi breve e ragionata è sempre gradita. Prima di tutto perché fornisce una sintesi del progetto e in un attimo mette al riparo dalle tante proposte che non hanno nulla a che fare con il catalogo. Poi perché è uno strumento molto utile per capire se l’autore conosce davvero a fondo la sua storia e se ci crede lui per primo. In più, perché è un incrocio tra una cartina di tornasole e un biglietto da visita  per lo stile e il ritmo del testo vero e proprio.

Per essere valutato, il testo va inviato per intero. Se l’autore preferisce non svelare troppo – a suo rischio e pericolo – tre capitoli, o una trentina di pagine, sono sufficienti per veicolare un’idea del progetto e capire se ha le caratteristiche per diventare un titolo Lapis.

L’invio dei manoscritti può avvenire per email o per posta ordinaria. L’importante è che sia sempre indicata una email per comunicare l’esito, in mancanza della quale il materiale viene cestinato.

Se avviene per posta, non vi è comunque necessità di accludere busta preaffrancata per la risposta.

I tempi di lettura possono variare da uno a sei mesi.

Lapis risponde a tutti, qualunque sia l’esito. Con un’unica precisazione: poiché il materiale ricevuto è tantissimo e l’attività di una casa editrice è sempre frenetica, non è ovviamente possibile entrare troppo nel merito in caso di rifiuto.

Non sono richieste formattazioni particolari di font, dimensione caratteri, interlinea, rientri, etc.

Gli elaborati non vengono restituiti.

L'intervista

Fare gli editori oggi è una grossa sfida: come mai avete deciso di intraprendere questa strada e, soprattutto, come mai la scelta di pubblicare nel Fantastico?

L’avventura di Lapis Edizioni inizia alla fine del 1996, quando le due amiche fondatrici – Rosaria Punzi e Anna Parisi – decidono di creare un progetto comune per bambini: una guida turistica di Roma antica. E così, un po’ per caso, un po’ per passione e un po’ per scommessa, è nato il primo titolo Lapis (I bambini alla scoperta di Roma antica) che ha avuto un grandissimo e inaspettato successo e ha trasformato quella scommessa in una realtà editoriale.

Negli anni Lapis ha arricchito la propria proposta affiancando alle collane di divulgazione nuovi progetti di narrativa, albi illustrati, libri senza parole, libri gioco e manualistica sia per ragazzi sia per insegnanti e operatori fino ad arrivare ai quasi 300 titoli che compongono oggi il nostro catalogo. Quanto al fantastico: c’è da dire che per una casa editrice specializzata in letteratura per bambini e ragazzi, quello del fantastico è stato un approdo “naturale”, indubbiamente favorito dall’incontro con l’autore Nicola Brunialti (Pennino Finnegan e la fabbrica di Baci, Il fantastico mondo di Willy Morgan, Willy Morgan e l’isola dei cinque anelli), di cui siamo stati il primo editore.

Nel vostro cammino, avete raccolto qualche aneddoto meritevole di essere raccontato in questa sede?

Tantissimi aneddoti. Impossibile sceglierne uno.

Quali sono le difficoltà più frequenti in cui vi imbattete quotidianamente?

I momenti critici da affrontare non mancano e coinvolgono tutte le fasi del lavoro in una casa editrice, dalla cura del libro in fase di produzione alla sua promozione. Tra le difficoltà più grandi c’è quella di riuscire a coniugare le aspirazioni culturali con le necessità prettamente commerciali perché non sempre le due cose vanno nella stessa direzione. È una sorta di sfida, decisamente stimolante.

E le soddisfazioni più grosse?

La soddisfazione più grande per noi è vedere i ragazzi affezionarsi alle nostre collane e ai nostri autori… E naturalmente vedere i nostri autori affezionarsi a noi!

Nel vostro mondo ideale, che volto avrebbe l'editoria?

Nel mondo ideale? Sicuramente un'editoria preoccupata più della qualità che della quantità. E un mercato che premi la prima, dove il libro non è visto solo come un "prodotto".

Con quali criteri scegliete un libro di genere Fantastico? Che caratteristiche avrebbe il libro che sognate di scoprire?