E' confermato, Jon Favreau regista di Iron Man e del suo seguito, non dirigerà il terzo episodio.

Lo ha confermato lo stesso regista sul suo account Twitter.

Varie sono le speculazioni sul perché il regista, accreditato come produttore esecutivo di The Avengers non dirigerà il film. La cosa certa è che non abbandona la Disney, visto che si dedicherà al progetto Magic Kingdom.

Secondo indiscrezioni in rete la Marvel starebbe cercando di abbassare il profilo produttivo della produzioni supereroistiche, cosa che avrebbe preoccupato e non poco il regista, anche per ragioni artistiche, e non solo monetarie. A fianco di Robert Downey Jr. dovrebbero apparire personaggi di secondo livello, da lanciare poi in successive produzioni cinematografiche e televisivo a budget più basso di quello messo a disposizione di Favreau nei precedenti episodi, rispettivamente di 140 e 200 milioni di dollari.

Favreu ha espresso  le sue preoccupazioni in una recente intervista a MTV News, dichiarando che la stessa dirigenza Marvel non avrebbe le idee ben chiare su come espandere l'universo cinematografico.

La seconda teoria ha a che fare con il denaro. Quando Favreau diresse il primo film era un regista praticamente esordiente, valido professionista proveniente dalla TV, nulla di più. Il suo compenso è aumentato in proporzione agli incassi che ha conseguito con Iron Man. Il suo compenso per il secondo film è stato di 10 milioni di dollari. Si potrebbe anche dire che lo stesso ragionamento valga per Robert Downey Jr. che è praticamente rinato con il ruolo di Tony Stark. Prima era un rischio, ora che si è messo alle spalle i problemi di alcool e droga è diventato uno dei divi più pagati di Hollywood, uno di quelli la cui presenza è capace di determinare il successo di una produzione.

Ma se l'obiettivo della Marvel è contenere il budget almeno entro quello del secondo episodio, l'elemento meno appariscente dell'equazione è il regista. Difficile pensare che IM3 avrebbe lo stesso appeal sul pubblico se al posto di Tony Stark ci fosse un altro volto, a meno di non effettuare un prematuro reboot. Ma Downey Jr. è destinato a essere Tony Stark anche in The Avengers, non ci piove. Rinunciare a lui sarebbe suicida. La buona riuscita del risultato complessivo è dipesa gran parte dalla sua caratterizzazione del personaggio.

Ricordiamo che nella logica di contenimento dei costi, ci fu l'avvicendamento tra Terrence Howard e Don Cheadle nel ruolo di James Rhodes, tra il primo e secondo film. Il budget della produzione era sì lievitato, ma non poteva crescere ancora e le pretese dell'interprete del personaggio del primo episodio furono giudicate eccessive per un personaggio di secondo piano.

Jon Favreau è visto dalla produzione come un buon manager, capace di gestire le problematiche di una grande produzione, che non è un ruolo da sottovalutare a dire il vero, ma nella logica di una multinazionale personaggi del genere sono sostituibili. Resterà da valutare la verità di questa tesi.