La notizia era nell'aria, ma è stata ufficializzata solo qualche giorno fa: Stan Lee apparirà anche in Thor.

L'eclettico e arzillo autore, il cui nome rimane indissolubilmente legato al marchio Marvel, ha confermato la sua partecipazione al film diretto da Kenneth Branagh con qualche breve messaggio su Twitter.

"Ho ricevuto una email dal super talentuoso regista di Thor, Kenneth Branagh. Non c'è abbastanza spazio per dire cosa mi ha detto, continuate a seguirmi"

"Kenneth Branagh (ovviamente io lo chiamo Ken) mi ha detto che è stato stabilito il mio cameo per film di Thor. Per lui è un cameo, per me è un ruolo!"

"Ero stato tranquillo con Ken Branagh quando abbiamo discusso del mio ruolo in Thor. Dissi che non avrei insistito per avere il mio nome in cima ai titoli, credo che lui ne sia stato riconoscente."

"L'ho chiamato Ken Banagh alcune volte, ma vi avevo avvisato che sbaglio i nomi. Seriamente: con lui alla regia, Thor sarà grande."

"Ovviamente in quanto ho postato in precedenza ho rivelato la mia innata modestia. Intendevo dire: grazie al mio cammeo, Thor sarà davvero grande."

Del coinvolgimento di Lee nell'adattamento del fumetto si parlava da fine novembre, ossia da quando l'autore ha incontrato il regista.

"Ho pranzato con Branagh, che è una persona davvero piacevole e ricca di talento. Mi ha detto che avrebbe voluto pensare un cameo per me.

A fine pranzo ero convinto che avesse chiesto di incontrarmi per offrirmi il ruolo di Odino (Anthony Hopkins). E' stata una grande delusione. Già mi vedevo portare la sua lancia."

Per l'ottantenne autore, produttore e attore quasi a tempo pieno si prefigura un periodo molto intenso: oltre a girare con Branagh, sarà impegnato anche sul set di Iron Man 2 e forse su quello di Spider-Man 4.

Per il secondo film ispirato al super eroe dalla corazza scalatta, Lee, che nel primo interpretava un ricco uomo d'affari modellato sulla figura di Hugh Hefner, dovrebbe diventare un mezzo busto televisivo alla 

Larry King (giornalista tevisivo di punta della CNN).

"Per qualche ragione, vogliono che indossi delle bretelle e spessi occhiali. Mi trattano come se pensassero davvero che sono Larry King. Così finalmente, per la prima volta, mi sento come se fossi una celebrità."

Secondo le prime ipotesi, il regista Jon Favreau avrebbe in mente qualcosa di più di un cameo: Lee, comodamente seduto in uno studio televisivo, dovrebbe intervistare Tony Stark/Iron Man (Robert Downey Jr.).

Stan Lee

Classe 1922, Stanley Martin Lieber ha fatto il suo ingresso nel campo dell'editoria da una porta sul retro, come addetto alle copie della piccola azienda che sarebbe poi diventata la Marvel Comics. Si mise in luce come autore di riempitivi tanto che a 17 anni fu promosso sceneggiatore di fumetti. In collaborazione con altri creativi della Marvel, Lee creò I fantastici 4, L'incredibile Hulk, Iron Man, gli X-Men e l'Uomo Ragno.

Nell'ultimo decennio, Lee si è inventato una nuova carriera: quella di guest star nei film dei super eroi. E' stato un venditore di hot dog in X-Men e un abitante dei sobborghi intento ad innaffiare il prato in X-Men: Conflitto finale, un astante al World Unity Festival in Spider-Man, una guardia giurata in Hulk mentre nell'Incredibile Hulk è colui che beve la bevanda contaminata dal DNA di Bruce Banner. Come passante ha partecipato a Daredevil, a Spider-Man 2 e 3.

Il passo da semplice comparsa ad attore parlante è stato fatto con I Fantastici Quattro, in cui interpreta il postino Willy Lumpkin. Nel sequel, I Fantastici Quattro e Silver Surfer, è uno degli invitati al matrimonio di Sue Storm e Reed Richards. Sempre di party si parla in Iron Man, in cui Tony Stark lo confonde con il magnate dell'editoria Hugh Hefner.

In ambito non supereroistico, insospettabile e inspiegabile la sua partecipazione a Principe azzurro cercasi (Princess Diaries 2), in cui stringe entusiasticamente la mano alla regina Julie Andrews.