"Ribadisco che Harry Potter è un personaggio di fantasia, non è ispirato ad amici o parenti che avessero occhiali, cicatrici, o che abbiano frequentato una scuola privata o che siano stati a scuola insieme a me. Un momento, però, aspettate! Adesso che mi ci fate pensare, IO ho gli occhiali, ho una cicatrice, sono stata in collegio, mi mettevo spesso nei guai... Sono io che ho ispirato il mio personaggio! Andando avanti di questo passo uno di questi giorni leggeremo, su qualche giornale scandalistico, «J. K. Rowling reclama metà dei diritti d’autore da se stessa!»."

Questa dichiarazione, comparsa sul sito ufficiale della scrittrice, è l’ennesima smentita all’ultimo pettegolezzo a proposito dei rapporti tra la sua vita privata e la saga da lei creata.

Dopo un ex-marito e un sedicente cugino, elegantemente eliminati dalla corsa alla notorietà di riflesso, qualsiasi altro amico, conoscente o parente che reputi di avere tratti in comune con uno dei personaggi creati da J.K. Rowling si ritenga avvisato.