A due anni circa dalla pubblicazione del primo volume arriva il romanzo Luci dell’impero (Lamplighter, 2008) secondo volume della trilogia Monster Blood Tattoo scritta dall’autore australiano David M. Cornish.

In una nota l’editore avverte il lettore che, data la mole del volume originale, è stato scelto di dividerlo in due tomi.

La trilogia è composta dai seguenti volumi:

The Foundling (2006)             -  Io sono Rossamünd

Lamplighter  (2008)               -  Luci dell’impero (prima parte)

Factotum (pubblicazione prevista per il 2010)

Nel primo volume abbiamo conosciuto il protagonista, Rossamünd, un trovatello che è stato allevato in un “orfanile” della Stimata Società Nautica per Trovatelli di Madame Opera.

Lui non conosce le sue origini e non sa nulla del mondo esterno, però diventato grande gli viene affidato un incarico e deve partire dalla città di Boschenberg e recarsi nella lontana provincia di High Versting, attraversando il  selvaggio Mezzo-Continente che è un territorio pericoloso, in cui uomini e mostri vivono fianco a fianco, in perenne ostilità. Città e villaggi, viandanti e agricoltori, hanno bisogno di essere difesi, e individui che un’oscura chirurgia ha dotato di poteri eccezionali hanno fatto della protezione dietro compenso il proprio mestiere.

Gli Skold da oltre un millennio combattono i mostri con ogni sorta di preparati chimici, poi ci sono i Lahzar che tramite operazioni chirurgiche hanno acquisito poteri terribili. I Lahzar si dividono in due specie: i Fulgar e i Senni.

Il viaggio di Rossamünd sarà lungo e pieno di avventure i incidenti ed entrerà in contatto con la più famosa Lahzar del regno.

Arrivato finalmente a destinazione, il secondo volume descrive come il protagonista lavori come apprendista lampionaio; ma altre pericolose

avventure lo attendono.

L’autore:

David M.Cornish è nato nel 1972 ad Adelaide (Australia), e come lui stesso racconta appena in tempo per vedere il primo episodio di Guerre Stellari.

Aveva quindi solo cinque anni quando vide il film e ne rimase grandemente colpito; il suo pensiero al momento fu che i film erano molto importanti ma più tardi, leggendo i romanzi di Tolkien, capì che erano gli scrittori ad avere “la chiave” di quelle straordinarie avventure.

Nel frattempo qualcuno gli aveva detto che disegnava bene e David, da allora in poi, non smise più di usare anche matita e colori per dare forma alla sua fantasia.

Durante gli studi universitari iniziò a mettere per iscritto, su di un quaderno, tutte le avventure che lui si immaginava, in un mondo fantastico che esisteva all’interno della sua mente. Era il suo quaderno numero uno. Qualche anno dopo, arrivato al quaderno numero ventitré, si accorse di aver completato la trilogia di Monster Blood Tattoo, e che era tempo di farla conoscere anche ad altre persone.

Con il primo romanzo  ha vinto il premio letterario Aurealis Award 2006.

la “quarta”:

Rossamünd è finalmente giunto nella fortezza di Winstermill, dove svolge il suo apprendistato da lampionaio.

Le giornate degli apprendisti, scandite dalle lezioni e dai turni di ronda, vengono improvvisamente sconvolte da un terribile attacco di mostri. L’obiettivo è un gruppetto di donne guerriere, le calendar, con cui viaggia un’altra aspirante apprendista,Threnody. Fra passaggi nascosti, inquietanti personaggi, ritorni inaspettati e nuove conoscenze, Rossamund dovrà cercare di dominare la paura e dar risposta a domande che, forse, avrebbe fatto meglio a non porsi.

D. M. Cornish, Luci dell’impero. Monster Blood Tattoo (Monster Blood Tattoo: Lamplighter, 2008)

Traduzione Roberta Verde, Istituto Geografico De Agostini, pagg. 310, euro 14,90)

ISBN 978-88-418-5387-0