E’ stata la Twilight Saga (composta da Twilight, New Moon, Eclipse, Breaking Dawn e dall’incompiuto Midnight Sun) di Stephenie Meyer a catturare milioni di giovani e a inaugurare il trend letterario legato al vampirismo degli ultimi anni.
La Meyer, tuttavia, non è la prima né l’unica autrice a scrivere di Non Morti, un filone dalle radici letterarie (come non citare Dracula di Bram Stocker, Il vampiro di Polidori e Carmilla di Le Fanu) ripreso con magistralità da Anne Rice, autrice delle Cronache dei Vampiri, ciclo inaugurato dal romanzo Intervista col Vampiro del 1976.
In tempi più recenti, è stato un pugno di scrittrici - curiosamente tutte donne – a dedicarsi ai predatori della notte, con stili e risultati differenti: andiamo a tracciarne un identikit.
Il primo volume (in originale Guilty Pleasures) risale al 1992, e in esso fa la sua comparsa Anita Blake, 24 anni, Risvegliante di zombi per professione, Sterminatrice di vampiri per passione e saltuariamente collaboratrice con la polizia di St. Louis. Il mondo di Anita è simile al nostro, tranne per il fatto che vampiri, lupi mannari e creature sovrannaturali di vario genere vivono integrate agli umani, in armonia (quasi) perfetta. Lo stile narrativo della Hamilton è caratterizzato da uno spiccato gusto pulp, con venature splatter e frequenti intermezzi di humor e sarcasmo; non mancano gli inserti di natura sensuale su cui è costruita buona parte del successo delle storie di vampiri: Anita si trova suo malgrado al centro di un menage a trois che vede coinvolti il vampiro Master della città, l’affascinante Jean Claude, e l’Ulfric (il maschio alfa) del locale branco di lupi mannari, Richard, con ben 14 anni di anticipo rispetto alla Meyer. Dai romanzi di Laurell Hamilton è stata tratta una serie di Comics editi dalla Marvel, che non è stata tradotta in italiano.
Innamoratasi del vampiro e vicino di casa Bill Compton, Sookie si trova suo malgrado coinvolta nelle lotte di potere interne alla comunità di vampiri del Distretto 5, di cui il vampiro Eric, amico, capo e rivale in amore di Bill, è Sceriffo. L’universo della Harris è riccamente popolato anche da altre creature sovrannaturali, come i Mutaforme, che possono essere lupi e pantere mannare, ma anche adorabili randagi dall’apparenza innocua. Gialli più che noir (non dimentichiamoci che la Harris è membro della Mystery Writers of America e American Crime Writers League), i romanzi di Sookie Stackhouse risentono chiaramente dell’influenza di Laurell Hamilton per lo stile e il tono generale della narrazione: anche in questo caso la vicenda ruota attorno a una donna giovane e indipendente e la prima persona aiuta a identificarsi in Sookie, che sarebbe la perfetta ragazza della porta accanto se non fosse in grado di ascoltare i pensieri di tutto il vicinato! Le avventure di Sookie Stackhouse proseguono in originale con All Together Dead, From Dead to Worse e Dead and Gone.
Dai romanzi di Charlaine Harris è stata tratta la serie tv True Blood, giunta negli Stati Uniti alla seconda stagione.
La protagonista della serie è l’investigatrice privata Vicky Nelson, costretta a lasciare il suo impiego in polizia a causa di una rara malattia agli occhi che riduce la visione periferica e notturna. Victoria è affiancata nelle sue indagini dal vampiro Henry Fitzroy, un figlio illegittimo di Enrico VIII che si guadagna da vivere come scrittore di romanzi rosa.
Lo stile della Huff è più vicino al mistery che al noir e ha il merito di offrire un buono spaccato della realtà canadese, una novità rispetto alle scelte di ambientazione più classiche della Hamilton e della Harris (Anne Rice docet). La Huff predilige inoltre, a differenza delle sue colleghe, il punto di vista alternato: oltre ai brani in cui il narratore segue i pensieri di Vicky, sono presenti sezioni di cui sono protagonisti gli altri personaggi della vicenda, in particolare Henry. Lo stile è leggero e divertente, pur senza toccare i picchi di sarcasmo tipici della serie di Anita Blake.
Dalla saga è stato tratto l’omonimo serial tv attualmente in onda negli Stati Uniti. La vicenda presenta toni decisamente più adolescenziali rispetto alle serie della Hamilton, della Harris, della Huff e della Gleason: la protagonista è Elena, una ragazza di soli diciassette anni divisa tra due fratelli vampiri in lotta tra loro da secoli, Stefan e Damon. Lo stile della Smith, o meglio di LJSmith, suo nuovo pseudonimo, è semplice e scorrevole e i suoi libri sono rivolti a un pubblico molto giovane, come dimostrato anche dalle trame in alcuni tratti decisamente elementari.
Della Smith la Newton sta pubblicando anche la serie La Setta dei Vampiri, che attualmente conta due titoli, Il Segreto e Le Figlie dell’Oscurità.
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