Marvel Comics ha annunciato che Marvelman ritornerà in ristampa la prossima estate. Il volume celebrativo si intitolerà Marvelman Classic Primer, stampato con copertina rigida, e racconterà il passato e i retroscena del personaggio creato da Mick Anglo, ma non solo. Al suo interno, infatti, verrano incluse alcune interviste ai collaboratori storici di Marverlman, tra i quali Neil Gaiman. Classic Primer conterrà anche i disegni dei personaggi chiave della serie, realizzati nel corso degli anni da artisti quali Mike Perkins, Doug Braithwaite, Miguel Angel Sepulveda, Jae Lee, Khoi Pham e Ben Oliver.

Di seguito, i passi più importanti della storia di Marvelman:

1. Nel 1939 la casa editrice statunitense Fawcett crea Capitan Marvel, uno dei primissimi supereroi nati sull’onda del successo ottenuto dal fumetto di  Superman; in Inghilterra i diritti del personaggio vengono acquistati dalla casa editrice L. Miller & Son limited. Capitan Marvel incontra ben presto i favori del pubblico ma in Usa scoppia una diatriba che finisce in tribunale: infatti la DC, casa editrice di Superman, accusa la Fawcett di aver plagiato l’immagine dell’ultimo kryptoniano. Con il crollo delle vendite dei fumetti supereroistici negli anni Sessanta, la Fawcett decide di non proseguire la causa legale e così i diritti del personaggio diventano della DC. Tuttavia la casa editrice gioca un’ultima carta per trattenere alcuni lettori: affida allo scrittore Mick Anglo il compito di creare un nuovo personaggio capace di catturare l’attenzione dello zoccolo duro degli appassionati che ancora seguono gli eroi in costume. Nel 1953 esce quindi il primo numero di Miracle Man, e la testata, tra alti e bassi, resisterà ben 10 anni, fino al 1963.

2. E’ il 1982 quando il geniale scrittore britannico Alan Moore recupera dall’oblio editoriale Miracle Man, creando un nuovo ciclo edito dalla Quality Communications. Le nuove storie, ben lontane dalle atmosfere ingenue degli anni Cinquanta, ottengono un grande successo di pubblico e critica nel Regno Unito, convincendo così l’editore americano Eclipse ad acquistarne i diritti: Marvel Man sbarca negli Usa.

3. Nel 1985 la casa editrice Marvel, indispettita dal termine "marvel", impone a questo supereroe un cambio di nome: Marvelman diventa così Miracleman. Agli inizi degli anni Novanta lo scrittore della serie diventa l’inglese Neil Gaiman. Nel 1993, però, causa problemi economici, la Eclipse è costretta ad interrompere la serie che si conclude così dopo 24 numeri, non lasciando a Gaiman il tempo di terminare il suo lavoro. Due anni dopo la Eclipse dichiara fallimento.

4. Nel 1998 Todd McFarlane (creatore di Spawn, fondatore della Image nonché proprietario dell'omonima casa produttrice di action figures) acquista ad un’asta i diritti dei personaggi della Eclipse con lo scopo di poter ottenere il personaggio di Miracleman. Si presentano, tuttavia, i problemi inerenti proprio ai diritti di questo personaggio: essi infatti non appartengono alla Eclipse e neppure al creatore del personaggio, Mick Anglo (che non si è mai preoccupato di farseli registrare). Gli unici a poter rivendicare diritti sul personaggio erano infatti gli editori della L. Miller & Son limited, scomparsa da anni.

5. A questo punto si fa avanti Neil Gaiman il quale afferma che, stando così le cose, gli attuali aventi diritto sul copyright di Miracleman sono gli autori che si sono avvicendati nel corso degli anni, dal ritorno del personaggio, nel 1982: in altri termini scrittori e disegnatori si sono automaticamente trasmessi i diritti tra di loro e pertanto Gaiman, essendo stato l’ultimo ad aver scritto Miracleman, si sente legittimato a rivendicarne la proprietà; a fondamento di tale teoria, lo scrittore cita i credits apparsi su ogni episodio. Nasce così una lunga e dispendiosa battaglia legale tra Todd McFarlane e Neil Gaiman. Fintanto lo scrittore inglese Mick Anglo, presa coscienza del problema, corre a farsi registrare i diritti delle storie da lui create in Inghilterra apparse negli anni Cinquanta, quando il personaggio era conosciuto ancora con il nome di Marvelman.

6. Mentre nelle aule giudiziarie imperversa lo scontro legale, Gaiman fonda la Marvels & Miracles LLC insieme a Mark Buckingam, che avendo disegnato le storie scritte da Gaiman, può anch’egli accampare diritti sul supereroe; Todd McFarlane invece cerca invano di utilizzare il personaggio, per il quale prepara una apposita action figure ma il giudice ne impedisce la distribuzione. Nel frattempo, Gaiman, le cui finanze vengono messe a dura prova dalla causa, riceve un aiuto da Joe Quesada, direttore editoriale della Marvel, che nel 2004 gli commissiona una serie a fumetti intitolata "1602", che lo porterà a mettere da parte altri soldi per l'interminabile battaglia sui diritti d’autore.

7. E’ il 2009 quando la disputa viene risolta con una mossa a sorpresa di Joe Quesada. La Marvel acquista da Mick Anglo i diritti delle storie scritte negli anni Cinquanta, ottenendo così la possibilità di pubblicare le storie di MiracleMan, o meglio, Marvelman. Neil Gaiman, in ottimi rapporti sia con Quesada che con la Marvel, è libero di poter tornare a lavorare sul personaggio.

Il ritorno di Marvelman è legato anche a un'altra uscita: un nuovo fumetto intitolato Marvelman Family's Finest, che verrà pubblicato nel mese di luglio. Oltre a Classic Primer, la Marvel è decisa a ristampare anche le prime avventure del supereroe ideato da Anglo, con il lancio di Marvelman Classic volume 1, anch'esso in uscita a giugno.