Arrivano ben due nuove serie per gli ormai amatissimi Draghi di McFarlane.

Già uno dei produttori di action figures per adulti (nel senso che molti dei suoi modellini hanno componenti horror e splatter non adatte ai bambini), nonché celebre fumettista e inventore del personaggio icona di Spawn, sembra che Todd McFarlane con le sue serie di draghi abbia raggiunto un pubblico ben più ampio di quello fedele, spendaccione, ma pur sempre esiguo degli ultrafan e collezionisti.

Oltre che nei negozi specializzati, nei videogames store e nelle fumetterie, ora gli scagliosi e ultra particolareggiati bestioni di plastica fanno capolino anche nei centri commerciali italiani (almeno nel milanese).

Questo luglio 2007 verrà distribuita la serie numero 6, mentre da ottobre avremo nei negozi la numero 7. non esistono edizioni italiane, ma nelle confezioni originali americane gli amati dragoni sono di solito disponibili quasi da subito anche da noi. Al posto dei soliti sei esemplari, questa volta le due nuove serie comprendono solo cinque pezzi.

Ci sono anche nuove tipologie, “clan”, rispetto ai soliti Berserker, Komodo, Stregoni, Eternal, d’Acqua e di Fuoco.

E così ecco che nelle sesta serie un ossuto, e un po’ più posabile del solito, Drago del Clan Fossile mostra la sagoma scarnificata e il collo fiammeggiante, mentre calpesta quello che pare terreno vulcanico.

Un Dragone Cacciatore, appiattito al suolo in attesa della preda, sembra essersi evoluto per adempiere al suo ruolo di predatore, fino quasi a somigliare a uno dei grandi felini africani.

Il Dragone del Clan di Ghiaccio ha ali atrofizzate e forme aliene; posa piano sulla neve fresca gli enormi piedi pelosi mentre segue la maga che gli fa da guida o da padrona.

Il Dragone del Clan dei Mangiatori di Carogne pare alla ricerca di una carcassa da spolpare, mentre si contorce in volo sopra i resti di un’antica abitazione del deserto.

È bipede la postura del Drago del Clan Guerriero, cavalcato da un piccolo mago umano, selvaggio e terribile con le sue pitture di guerra e l’armatura adornata di lame e borchie.

 

La Serie 7 parte con un contorto Dragone Hydra dalle tre teste e altrettante code, contro il quale lo stesso Ercole non avrebbe saputo trattenere un fremito di paura.

È più classico il Dragone del Clan di Fuoco, forse per soddisfare il palato di fan che non gradiscono troppo i modellini che si discostano dalla classica iconografia dei mostri scagliosi.

Stesso discorso vale per il Dragone del Clan di Ghiaccio, che però si contraddistingue per le spettacolari stalagmiti gelate che gli pendono da fauci, ali, zanne e spuntoni vari.

Anche il nuovo Dragone d’Acqua appare meno originale di quelli che abbiamo visto nelle prime cinque serie, fatta eccezione per i colori che gli segnano il muso da predatore e le ali.

Si conclude con un nerboruto, corazzato e cornuto Dragone del Clan Guerriero, deciso a mostrare le zanne a un ipotetico inseguitore alle sue spalle.

 

Con queste ultime due uscite (qui le altre: notizie/5688;

notizie/3756/; notizie/2303/; notizie/6553/), i Draghi di McFarlane, il titolo delle serie è The Fall of the Dragon Kingdom, arriveranno a quaranta. Sono bellissimi, ma viene spontaneo rivolgere una domanda ai collezionisti: è rimasto un po’ di posto in casa?