E' stato venduto dal sito di aste online Heritage, per 286.800 dollari, il disegno originale di John Romita Sr. per la copertina di Amazing Spider-Man 121.

Si tratta di una delle cover più famose tra le tantissime disegnate, quella di uno degli albi più tragici della saga ragnesca, La notte in cui Gwen Stacy morì (The Night Gwen Stacy Died), scritto da Gerry Conway e disegnato all'interno da Gil Kane, pubblicato negli Stati Uniti nel giugno 1973, e da noi nel 1975 nel numero 133 della collana L'Uomo Ragno delle Edizioni Corno.

Dal punto di vista commerciale si tratta della più alta quotazione raggiunta attualmente da una copertina di Romita, che ne ha disegnate circa un centinaio tra il 1966 e il 1977. Infatti nonostante avesse smesso di disegnare le storie con regolarità già nel 1969, per i troppi impegni come art director della Marvel, rimase per molti anni il copertinista ufficiale della collana, dandole la sua iconfondibile impronta.

La copertina di Amazing Spider-Man 49 è stata quotata 167.300$ nel 2011, quella del numero 43 cover 101.700$ nel 2006, mentre quella di Amazing Spider-Man Annual 3 venne aggiudicata 104.562$ nel 2012.

La quotazione di 286.800$ di Amazing Spider-Man 121 fa entrare il disegno nella classifica dei primi 5 albi disegni più quotati di sempre.

La quotazione più alta è stata raggiunta dal disegno della copertina di Amazing Spider-Man 328, di Todd McFarlane, che nel 2012 è stato venduto a 675.250$.

Amazing Spider-Man 121, disegno di John Romita Sr.
Amazing Spider-Man 121, disegno di John Romita Sr.
Il titolo della storia sarebbe oggi considerato uno spoiler. Ma la copertina non riportava, come è tradizione statunitense, il titolo della storia contenuta all'interno. Pertanto la cover lasciava intuire che ci sarebbe stata una morte importante nel cast dei personaggi, ma non si sbilanciava oltre. In realtà persino il titolo della storia appariva nell'ultima drammatica vignetta, alla quale i lettori pervennero con un senso di tragedia imminente per tutto l'albo. 

Come è scritto anche nel sito di aste, si tratta di uno dei più importanti momenti della cosiddetta età del Bronzo della storia dei comics, anzi forse rappresenta la vera fine della Silver Age, ossia la fine dell'innocenza nel mondo dei fumetti. Perché fu la prima e più impressionante morte di un coprotagonista, dalla quale non ci fu mai ritorno.

Sono d'accordo con l'affermazione che si tratti di una delle più belle storie mai scritte.

Vignetta finale di The Amazing Spider-Man 121. Disegno di Gil Kane.
Vignetta finale di The Amazing Spider-Man 121. Disegno di Gil Kane.
Nell'albo Norman Osborn, alias Green Goblin, rapisce la ragazza e la espone come un trofeo sulla sommità del George Washington Bridge. Norman infatti conosceva l'identità segreta di Peter Parker e decise il rapimento come supremo atto di persecuzione contro il suo rivale. 

Quanto Spider-Man accorre in soccorso, Goblin getta la ragazza giù dal ponte. L'Uomo Ragno lancia la sua tela per fermare il volo della ragazza... d'istinto. La tela raggiunge il polpaccio di Gwen e la caduta si arresa bruscamente.

Ma è proprio questo gesto istintivo a essere fatale alla ragazza. Quando Peter la tira su infatti non può che constatare che è già morta.

La tesi più accreditata oggi è che fu proprio il contraccolpo sulla spina dorsale di Gwen a causare la sua morte, non la spinta di Goblin.

Una tesi non dichiarata all'inizio, sulla quale hanno dibattuto tutti i fan per anni. Un forte indizio era proprio da una onomatopea disegnata proprio accanto al collo della ragazza, un sinistro "snap" che turbò tutti noi ragno dipendenti e Peter per anni.

In effetti le leggi della fisica sembrano confermare la tesi che fu quella decelerazione a uccidere Gwen.

Infatti, supponendo che Gwen sia caduta da circa 150 metri, data g l'accelerazione di gravità (circa 9,8 m/s2), per la formula

v2 = 2gh

Ne segue che v è circa 54 m/s ossia circa 195 km/h.

La tela di Peter ha effettimante fermare la ragazza, portando la sua velocità da 195 km/h a 0, in più o meno mezzo secondo.

La seconda legge della dinamica ci dice che 

F  = m * Dv/Dt

Il nostro Dt è di 0,5 sec, abbiamo già detto che Dv è di 195 km/h, ossia 54 m/s circa, considerato che la ragazza non dovrebbe pesare più di una quarantina di chilogrammi, ne segue che la forza a cui il suo corpo è stata sottoposta per fermarla è di circa 4320 Newton (40 * 54/0,5). Poiché il Newton è l'espressione del rapporto (kg*m)/s2, ne consegue che la tela di Peter ha sollecitato Gwen di una forza di più di undici volte superiore alla sua forza peso, di circa 392N (40 *9,8).

img src=Appurato quanto è di facile intuizione, ossia che nel mondo reale, nessuno potrebbe sopravvivere a una simile caduta, fu l'editor della testata, Roy Thomas, che dalla rubrica della posta diede una interpretazione autentica, in risposta alle numerose lettere di protesta dei fan, affermando che sì, il colpo di frusta uccise Gwen, ma che in quella drammatica situazione Peter non avrebbe avuto il tempo di fare altro, pertanto la ragazza sarebbe morta lo stesso. Fu una scelta precisa di Conway quella di di mettere all'angolo Peter, portandolo davanti a una situazione senza uscita.

Un fatto incontestabile è che in tutti i successivi salvataggi di altri amori o donzelle in pericolo, come Mary Jane, anche in quelli cinematografici, Peter non abbia più usato la tecnica che fu fatale a Gwen, ma abbia sfruttato la sua abilità ragnesca per afferrare la sua amata al volo. 

Insomma il Marvel Universe è un mondo in cui esistono i super poteri, in cui non è facile rassegnarsi alle leggi della fisica, pertanto il giovane Peter è arrivato a ritenere che forse il amore avrebbe potuto essere salvato in altro modo, convivendo con questo dolore per tutta la sua vita.