Chi sarà il sostituto di Guillermo del Toro? A dire il vero è proprio una decisione difficile. Ufficialmente non c'è neanche la conferma definitiva che The Hobbit si faccia, inoltre la prospettiva di passare tre anni o giù di lì in Nuova Zelanda può non essere gradita a tutti, perciò qualche potenziale nuovo regista rischia di essere scoraggiato fin dalla partenza. Senza contare il fatto che non basta essere un regista affermato: è necessario avere una compatibilità con la visione della Terra di Mezzo già creata da Peter Jackson.

Parlando di Peter Jackson, la prima scelta cadrebbe ovviamente su di lui. Il regista però ha un impegno cui non può sottrarsi facilmente: il secondo film della serie d Tintin (Spielberg si occupa della regia del primo). E sembra che sia vincolato da altri contratti. Tuttavia non è escluso che riesca a occuparsi personalmente di The Hobbit, nonostante abbia avuto un diverbio non proprio leggero, per questioni finanziarie, con gli amministratori della New Line, la casa cinematografica per cui aveva già diretto la serie del Signore degli Anelli.

Sam Raimi era già stato visto come possibile regista per questo film (anzi, l'unico che gli è stato preferito è proprio Guillermo del Toro). In disaccordo con la Marvel sullo sviluppo di Spider-Man, Raimi ha perso la direzione della serie e potrebbe essere tentato da The Hobbit, nonostante altri impegni.

Alfonso Cuaron, affine allo stile di del Toro per il lavoro svolto assieme, potrebbe essere una scelta valida. Anche perché se l'è cavata più che egregiamente con la direzione di un film della serie di Harry Potter, a detta della stessa J. K. Rowling, l'autrice della serie di libri sul celebre maghetto. Attualmente già impegnato nelle riprese di Gravity, ma potrebbe farcela.

Peter Jackson all'interno di una casa Hobbit
Peter Jackson all'interno di una casa Hobbit

Neill Blomkamp ha avuto successo e guadagnato fama di brillante regista dopo District 9. Potrebbe essere arruolato da Peter Jackson, che ha collaborato alla realizzazione del suo film: ma non sembra particolarmente incline a impegnarsi in film con un grande budget.

Anche Gore Verbinski, famoso per i Pirati dei Caraibi, regista del remake di The Ring, potrebbe essere adatto all'impresa.

Steven Spielberg invece, nonostante la sua fama e l'indubbia capacità a cavarsela egregiamente in grosse produzioni, sembra più adatto alla fantascienza e non ha avuto un buon risultato proprio quando si è trovato a dirigere Hook (il suo Capitan Uncino del 1991). Inoltre, a parte il già citato Tintin, ha parecchi progetti di cui occuparsi.

Il regista inglese Edgar Wright (affermatosi con Shaun of the Dead) non ha mai affrontato nulla della complessità di The Hobbit. Anche David Yates, che ha girato diversi film della serie di Harry Potter, può senz'altro essere definito un regista di successo e di grandi incassi ma ha poco da vantare oltre a quella serie. Anche per lui The Hobbit può essere troppo.

Spike Jonze (regista di Essere John Malkovich) ha invece dimostrato un'affinità per lo strano e il bizzarro, ma è tutto da vedere se un film dal passo epico può fare per lui.

Per quanto celebre e acclamato, anche il visionario Terry Gilliam sembra lontanissimo dal tipo di storia tradizionale che offre The Hobbit. Un po' lo stesso discorso potremmo farlo per il pur famoso Tim Burton.

Peter Weir (regista australiano, affermatissimo con film come L'Attimo Fuggente, Master and Commander) ha fatto di tutto tranne un vero e proprio fantasy. E' possibile che un film sulla Terra di Mezzo non rientri nei suoi gusti.

Ridley Scott ha già girato un fantasy con Legend. Al momento è molto impegnato, però. E il tipo di calore emozionale che dovrebbero evocare i personaggi di una storia di Tolkien non fa molto per lui.

Robert Zemeckis si è sempre più specializzato negli effetti speciali e nella freddezza del digitale (Beowulf) perciò non sembra affatto adatto. Per Ron Howard potrebbe valere lo stesso discorso.

Jon Favreau (Iron Man) non ha il tocco epico necessario, e comunque ha altri impegni. Christopher Nolan (che ha fatto ripartire in grande stile la saga di Batman) sembra allo stesso modo impostato a uno stile contemporaneo, The Hobbit probabilmente non fa per lui. A parte questo, è già impegnato.

In conclusione, ci sono alcune valide scelte. Ma se i primi nominativi che abbiamo elencato non dovessero essere disponibili, il futuro di The Hobbit potrebbe dimostrarsi davvero incerto.

Voi cosa ne pensate?