Nella narrativa fantasy sia italiana che estera vale sempre di più la frase: “Largo ai giovani”.

A questa sempre più folta schiera si aggiunge ora un nome nuovo: Marta Marat autrice romana di soli diciotto anni che esordisce con il romanzo L’assassino nero (2010) primo titolo della Saga di Esmeria.

L’autrice ha dichiarato che iniziò a scrivere questa saga  quando aveva “solo” tredici anni durante le vacanze di natale, poi dopo qualche anno e dopo aver completato il primo romanzo è iniziata la travagliata fase per poter trovare un editore, cosa che è avvenuta quando la casa editrice Cavallo di ferro l’ha trovato interessante; un impegnativo lavoro sulle bozze, alcuni cambiamenti dovuti sia a una rilettura attenta e sia perchè l’autrice nel contempo era “cresciuta” e si è arrivati finalmente alla pubblicazione.

Il romanzo prende l’avvio con una situazione che possiamo definire gotica: una terribile figura demoniaca che stermina una famiglia in viaggio. Da questo sterminio si salvano solo due fratellini, Ràvul e Johan, salvati e allevati da re Diamid del regno di Esmeria.

L’autrice ha saputo creare un mondo fantastico, popolato da strane creature a volte feroci e a volte dotate di particolari poteri, un mondo intriso di magia e ben descritto che farà da palcoscenico a uno scontro tra il bene e il male. La storia seguirà le vicende dei due fratelli legati da un segreto e in particolare di Ràvul che sentendosi poco amato finirà, ancora piccolo, per lasciare la sicurezza della casa del re e avventurarsi solo e senza aiuti per questo mondo.

Sarà un viaggio pericoloso e avventuroso alla ricerca delle sue origini e non solo

L’autrice

Marta Marat è nata a Roma nel 1992. Attualmente  è all'ultimo anno di

liceo classico al Tasso di Roma. Ha vissuto tre mesi in Nuova Zelanda e adora viaggiare: finora è stata in sedici paesi.

Ha praticato basket per otto anni e pallanuoto per quattro a livello agonistico, partecipando alle Nazionali del 2005. Appassionata di archeologia fa parte del gruppo archeologico del suo liceo.

Fin da piccola ha sempre letto (soprattutto romanzi del ciclo bretone) e scritto.

Orgoglio e disperazione degli insegnanti di italiano costretti a correggere temi di 20 pagine. Le prime cose che ha scritto sono state poesie e dopo una serie di racconti annotati su fogli qualsiasi, a tredici anni ha iniziato a scrivere la Saga di Esmeria, completandola a quindici.  L’Assassino Nero è il suo primo romanzo.

Un brano

Con un rombo assordante la porta andò in mille pezzi e una figura bianca entrò. Avanzava calma, a passi misurati, le braccia distese lungo i fianchi. Gli occhi rossi come braci ardenti fissavano il vuoto. Sotto il mantello non s'intravedeva nessun movimento; il petto non si alzava e abbassava come avrebbe dovuto. Sembrava una statua di marmo creata a rappresentare il tormento e l'angoscia dello scultore.

Uno scintillio oltre l'orlo della manica bianca e apparve la punta di una lama opaca. Veloce come un fulmine e con l'evanescenza di un'ombra, la figura si mosse. Una furia scatenata dall'Inferno.

L'urlo straziato della donna che risaliva dalla cantina riempì tutto, mentre un lungo schizzo di sangue tracciava una linea perfetta sul pavimento.

La quarta di copertina

Una notte, nel cuore di una foresta, una demoniaca figura bianca attacca una famiglia in fuga. Gli unici superstiti saranno i piccoli Ràvul e Johan. I due però non sono orfani qualunque, perché re Diamid in persona organizza una spedizione per recuperarli e portarli ad Amiares, la capitale del regno di Esmeria.

Johan diventa subito il pupillo del tiranno e del suo tutore, il generale Haicko, così Ràvul, quasi dimenticato da tutti, decide di scappare.

Ma come può sopravvivere un ragazzino di undici anni da solo e senza mezzi? Questa è la condanna di Ràvul, che lo trasformerà nel temibile Assassino Nero, un mercenario senza pietà né coscienza.

Un giorno, però, qualcosa cambia e Ràvul si ritrova davanti una verità sconvolgente, che lo costringerà a fare i conti non solo con feroci creature e nemici dai poteri sovrumani, ma anche con l'unico amore della sua vita e l'irresistibile richiamo del suo stesso sangue.

La Saga di Esmeria, oltre che la storia di due fratelli legati da un segreto, è la rappresentazione di un vero e proprio mondo fantastico, popolato di creature bizzarre e intriso di magia. Lo scenario perfetto per uno scontro fra bene e male dai risvolti sorprendenti.

Marta Marat, L’assassino nero. La saga di Esmeria (2010)

Cavallo di Ferro, pagg. 271, euro 16,00

ISBN 978-88-7907-083-6