Eccolo lì, l'Uomo Ragno, incarnazione stessa del "non per i soldi ma per la gloria". Nei panni del giovane Parker lava la divisa da supereroe nelle lavanderie a gettoni, getta nell'immondizia le tute troppo rovinate, viene licenziato sia come portatore di pizze a domicilio che come paparazzo. E ancora: le ragnatele a volte non funzionano e rischia di rompersi l'osso del collo, zia May ha problemi con l'affitto, la bella Mary Jane riprende a tirarsela e fa gli occhi dolci a un astronauta. Insomma, un momentaccio.

Dal 30 giugno negli Usa, ritorna il più scapestrato dei supereroi, con il volto di Tobey Maguire e diretto da Sam Raimi, e questa volta, come preannunciato, il pericolo si chiama Dottor Octavius. Frattanto, ancora prima che il film esca, si parla già di un Uomo Ragno 3, atteso verso il 2006.

E' proprio Sam Raimi a volere così il secondo Spiderman, un supereroe invincibile ma con problematiche comuni e umane. Parker non ce la fa più, dopo il college è difficile tenere un lavoro e tutto, fuori dalla tuta da ragno, sembra perfino più complicato. Cosa passerà nella testa del giovane quando arriverà la terribile minaccia di un antagonista tecnologico che si muove con tentacoli d'acciaio? In Italia, purtroppo, lo sapremo solo con il fresco di fine estate.